TIM BURTON – LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (CHARLIE AND THE CHOCOLATE FACTORY)

TIM BURTON – LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (CHARLIE AND THE CHOCOLATE FACTORY)

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INIZIO FILM – DENTRO LA STORIA (Contenuti extra) – INSERTI AUDIO – GIOCHI – TRAILER

Nella gigantesca fabbrica di cioccolato Wonka sono prodotte quotidianamente tonnellate di dolciumi…
Questa è la storia di un normalissimo bambino, Charlie Bucket, racconta la voce fuori campo. Il giovane vive in una famiglia poverissima, pur essendo a sua insaputa fortunato…
Il padre lavora nella fabbrica di dentifricio, dalla quale recupera per il figlio pezzi di tappi dei tubetti venuti male con i quali il piccolo ricrea la fabbrica di Willy Wonka. Il nonno, Jo, dichiara di averci lavorato…
Flash-back. Venti anni prima. Il vecchio è impiegato in uno dei punti vendita. Cinque anni dopo Willy è ormai proprietario della più grande fabbrica di cioccolato del mondo. A lui un emiro indiano commissionò la realizzazione di un intero palazzo di cioccolato nel quale vuol vivere ma che presto si scioglie. Ne commissiona così la costruzione di uno nuovo. Ma Wonka è nel mentre costretto a difendersi dall’assalto delle spie dei concorrenti che vogliono carpire i segreti della sua fabbrica. E così gli affari calano per la crescita dei concorrenti con le ricette rubate, costringendolo infine a chiudere la fabbrica…
Dopo lungo tempo questa ha poi ripreso l’attività, sebbene nessun operaio viene scorto entrarvi ed uscirvi. Nessuno sa poi chi faccia funzionare le macchine. E di Wonka non ci sono tracce…
La notte stessa, alcuni inservienti affiggono l’annuncio di
Wonka: cinque bambini potranno visitare la fabbrica e uno di essi riceverà un premio speciale. I fortunati troveranno il biglietto dorato nascosto in una delle tavolette marca Wonka…
Charlie è triste, ricevendo una tavoletta all’anno solo per il proprio compleanno…
Un grasso ragazzino tedesco di Dusseldorf, Augustus Gloop, è il primo a trovare il biglietto dorato. Il secondo finisce nelle mani della ricca e viziata Veruca Salt, figlia del proprietario di una fabbrica di noci sgusciate. Il piccolo Charlie, che riceve una tavoletta in anticipo come dono dai propri genitori, non riesce invece a trovare l’agognato biglietto d’oro, il terzo dei quali viene trovato dalla violenta e altezzosa Violetta Beaudegarde, di Atlanta, antipatica campionessa di masticazione di chewing-gum… Il quarto viene rinvenuto dal cinico genio del computer e delle scienze, Mike Tivù di Denver, drogato di TV e computer, al quale neanche piace il cioccolato …
Il padre di Charlie viene licenziato dopo l’acquisto dell’azienda di un macchinario…
Il nonno dà a Charlie un dollaro che teneva nascosto per tentare con esso di vincere l’ultimo biglietto in palio. Ma, anche stavolta, la vincita non riesce…
Passeggiando fuori della fabbrica, Charlie trova una banconota da dieci con la quale acquista un’altra tavoletta di cioccolato all’interno della quale trova proprio il quinto ed ultimo biglietto dorato. Tentano di comprarglielo, ma l’edicolante lo convince a correre di corsa a casa dove annuncia la notizia a genitori e nonni. Il 1 febbraio, ossia l’indomani, dovrà presentarsi accompagnato da un familiare all’esterno della fabbrica. Charlie rifiuta, deciso a venderlo in cambio di denaro. Ma il nonno paterno lo convince ad andare… Sarà proprio nonno Jo, ex impiegato della fabbrica, ad accompagnarlo…
L’indomani i dieci fortunati possono così varcare i cancelli della fabbrica, accolti dall’eccentrico ed enigmatico Wonka, incredibilmente ancora giovane e con qualche rotella fuori posto… La fabbrica si rivela essere un mondo magico e colorato, con prati e fiumi di cioccolato. Lì lavorano i nani Umpa Lumpa, scovati da lui stesso in Umpalandia e ghiotti di cacao… Li ha convinti a venire a lavorare in cambio proprio di cacao…
Il grasso Augusto finisce nel fiume di cioccolato, risucchiato da un macchinario per essere trasportato fino alla “stanza delle praline”, previa canzone balletto derisoria degli Umpa Lumpa. Willy ordina poi che la madre vada a cercare il ragazzino. Il fatto che i nani conoscessero il nome di Augustus, insospettisce i ragazzini…
Durante la navigazione del fiume di cioccolato, tramite flash-back, emerge la triste infanzia di Willy. Figlio del dentista Wilbur, gli è dal padre stato sempre proibito di mangiare dolci per evitare carie, sporcare l’apparecchio e scongiurare il rischio di allergie…
Masticando una “gomma da pranzo” sperimentale, Violetta si trasforma in un mirtillo. Gli Umpa Lumpa si esibiscono in una nuova danza-canzone denigratoria nei confronti della bambina che viene portata via per essere spremuta. La madre è costretta ad andare con loro…
La visita prosegue e Willy ricorda il primo dolce mangiato, un cioccolatino raccolto dalle ceneri del fuoco nel quale il padre l’aveva gettato dopo Halloween. Da quel momento diventa assuefatto alla cioccolata…
Per lo sgusciamento delle noci, Willy si serve di scoiattoli dei quali s’innamora Veruca. Al rifiuto di Willy di vendergliene uno, decide di raggiungere la postazione degli animali. Nel tentativo di prenderne uno, viene da essi accerchiata e spinta a terra. Ritenutala una noce vuota, la buttano nel buco degli scarti da incenerire. Il padre è costretto ad andare a soccorrerla mentre gli Humpa Lumpa tornano in scena per una nuova canzone-balletto…
La visita prosegue con soli cinque ospiti rimasti… L’odio e l’insensibilità di Tivù per i dolci, spinge Willy a ricordare l’addio alla casa paterna per recarsi in Baviera ad apprendere l’arte cioccolataia… Tivù contesta uno dei prototipi di Willy, volto alla spedizione di tavolette di cioccolata mediante la TV. Finirà per farsi trasferire, rimpicciolito, in un televisore. Un’altra canzone balletto degli Umpa Lumpa lo denigra… Viene ripescato dal padre in miniatura e posto nel “tiraimpasto” da Willy per allungarlo… Ad accompagnarlo è il genitore…
Willy rimane infine con il solo Charlie, unico dei bambini educato e interessato, e suo nonno Jo… Spetta dunque a lui il premio speciale…
Gli altri bambini escono intanto dalla fabbrica: Augustus ricoperto di cioccolato, Violetta ormai blu, Veruca ricoperta di spazzatura e Tivù sottile e allungato. Willy accompagna Charlie e Jo a casa con il suo ascensore volante. Lì comunica ai presenti di aver deciso di lasciare la fabbrica in eredità proprio al ragazzino. L’idea gli è venuta in mente durante l’ultimo taglio di capelli, nel corso del quale aveva trovato un capello bianco. Ha così ideato il concorso a premi per individuare il bambino meno fastidioso. Dovrà però trasferirsi a vivere alla Fabbrica. Ma, legato alla famiglia, il piccolo rifiuta. Deluso e incredulo, Willy torna alla fabbrica…
La vita dei Bucket migliora, con il padre di Charlie a ritrovare lavoro come meccanico riparatore. Willy invece finisce in analisi… Tempo dopo si fa lustrare le scarpe da Charlie che gli fa confessare il motivo della propria avversione per la famiglia: il pessimo rapporto avuto con il padre. Charlie gli propone allora di andarlo a trovare. Insieme suonano e, fingendosi un paziente, Willy viene fatto accomodare e visitare. Charlie scorge alle pareti foto e articoli di giornale su Willy. Wilbur riconosce dalla dentatura il figlio, con il quale si rappacifica…
Willy rinnova l’offerta a Charlie che, stavolta, accetta il trasferimento alla Fabbrica unicamente assieme al teletrasporto in essa della casa diroccata e di tutti i suoi parenti. Anche Willy ha finalmente trovato il calore e l’affetto di una famiglia…