JULES MASSENET – ERODIADE. OPERA-BALLO IN QUATTRO PARTI DI PAUL MILLIET E HENRI GRÉMONT. VERSIONE RITMICA DAL FRANCESE DI ANGELO ZANARDINI

JULES MASSENET – ERODIADE. OPERA-BALLO IN QUATTRO PARTI DI PAUL MILLIET E HENRI GRÉMONT. VERSIONE RITMICA DAL FRANCESE DI ANGELO ZANARDINI
JULES MASSENET – ERODIADE. OPERA-BALLO IN QUATTRO PARTI DI PAUL MILLIET E HENRI GRÉMONT. VERSIONE RITMICA DAL FRANCESE DI ANGELO ZANARDINI

JULES MASSENET – ERODIADE. OPERA-BALLO IN QUATTRO PARTI DI PAUL MILLIET E HENRI GRÉMONT. VERSIONE RITMICA DAL FRANCESE DI ANGELO ZANARDINI

RICORDI – 1882 *Versione in Tre atti

RICORDI – 1913

L’azione si svolge a Gerusalemme (Giudea) verso l’anno 30° dalla nascita di Gesù Cristo.

ATTO PRIMO

Un gran cortile nell’interno del palazzo di Erode

Condottieri e carovane riposano in attesa di riprendere la marcia verso Gerusalemme con il nuovo giorno…

Spuntata l’alba, l’accampamento si anima, con invero i mercanti, recanti doni per Erode, a iniziare una zuffa che cessa all’arrivo di Fanuele, astrologo caldeo… Questi deplora gli scontri fratricidi, invitando tutti a lottare contro l’oppressore romano, del quale prevede a breve la caduta con vari popoli che si stanno unendo nella lotta… I presenti si disperdono, mentre il vecchio viene raggiunto da Salomè, figlia della principessa Erodiade… Questa, affranta per la morte della madre non biologica, va in cerca del profeta ai cui piedi prostrarsi, da lui cresciuta, Jokanna… Fanuele la benedice e la ragazza si allontana…

Dai giardini di Erode escono intanto le schiave, poi lo stesso sovrano, infastidito di non più scorgere Salomè… Viene ivi raggiunto dall’agitata Erodiade, la quale, dopo aver rivelato di esser stata maledetta da Jokanna, gli chiede la punizione dello stesso… Erode rifiuta e così Erodiade giura di vendicarsi da sola, ma ecco irrompere in sala proprio il profeta, per nulla intimorito. Giunge poi Salomè a gettarsi ai piedi dell’uomo che ama!… Il profeta la respinge, invitandola a perseguire unicamente l’amore spirituale per Dio e rifuggire quello materiale. Ma la ragazza insiste, finendo immobile, in stato estatico, mentre l’altro si allontana additandole il cielo…

ATTO SECONDO

PARTE PRIMA

Le stanze di Erode

Invano le danzatrici cercano di rincuorare Erode, tormentato dal desiderio di rivedere Salomè… Una schiava gli porge una bevanda che potrà consentirgli di averne la visione… Erode beve, perdendo tuttavia i sensi… In stanza entra Fanuele… Ripresa coscienza, Erode ravvisa la presenza del profeta, lamentando l’assenza dell’amata. Tronfiamente, si dice sicuro di poter abbattere il giogo romano anche grazie all’opera di Jokanna…

PARTE SECONDA

Il Foro

Acclamato, Erode si presenta dunque al cospetto della folla, riunita del foro di Gerusalemme. Il sovrano chiede loro fedeltà nella lotta all’oppressore romano… Tutti giurano, offrendo in doni armi, carri e soldati… Ma ecco giungere i soldati romani guidati dal proconsole Vitellio… Tutti, mossi da timore, si prostrano, chiedendo a Vitellio di riavere il possesso del Tempio e del proprio culto. Giunge poi Jokanna seguito da un corteo di cananee, tra le quali Salomè… Erode ha così modo di rivedere la donna dei suoi sogni, additandola a Fanuele che dimostra di conoscerla… Lodando la giustizia divina e sfidando i romani, Jokanna si ritrova circondato e arrestato…

ATTO TERZO

PARTE PRIMA

La dimora di Fanuele

Inquieto, Fanuele osserva il cielo stellato, domandandosi chi sia il sovrano da tempo annunciato… Lo raggiunge, in preda all’agitazione, Erodiade… Questa gli chiede di rivelarle l’identità della donna che le ha sottratto l’amore di Erode… Fanuele la accontenta: è sua figlia Salomè che, nel mentre, sta per entrare nel Tempio! Irata, Erodiade la dichiara non più sua figlia, per questo biasimata dal vecchio astrologo…

PARTE SECONDA

Il Sacro Tempio

Salomè si aggira disperata per la sorte dell’amato Jokanna… In scena irrompe Erode, pronto a combattere contro l’imperatore Tiberio. Accortosi della presenza di una donna, è lieto di riconoscervi l’amata Salomè, alla quale confessa il proprio amore. Ma la ragazza lo respinge, lei già innamorata di un altro. Seppur furente, in preda alla gelosia, Erode è costretto ad allontanarsi nell’udire fedeli ebrei in avvicinamento…

Vitellio lascia Jokanna nelle mani di Erode, re di Galilea e per questo unico qualificato a giudicarlo… L’infido re prospetta di salvargli la vita, al fine di sfruttarlo poi nella rivolta contro i Romani… Erode interroga dunque Jokanna che conferma la base della sua predicazione. Per lui i sacerdoti invocano la morte, ma il re lo grazia come folle in vista del suo piano antiromano… Ma ecco irrompere in sala Salomè a dichiararsi decisa a seguire la sorte del suo amato. Furente, Erode muta parere, supportato da Erodiade… I due condannati sono così trascinati via, verso il supplizio, con Erodiade scossa da un moto di pietà, incalzata da Fanuele…

ATTO QUARTO

PARTE PRIMA

Un sotterraneo del Tempio

Jokanna è pronto a morire per il Vero e la Libertà, raggiunto da Salomè che, ancora una volta, rifiuta di abbandonarlo per condividerne la sorte… A separarli, sono però le sopraggiunte guardie che conducono al supplizio il profeta, al cospetto del re la donna…

PARTE SECONDA
Il Festino

Il coro di Romani esalta la gloria di Roma…

Salomè chiede a Erode di poter condividere la sorte di Jokanna. Le viene negato il permesso, con Fanuele a rivelare a Erodiade essere lei la figlia persa… Quando il boia entra con la spada insanguinata, Salomè si scaglia contro Erodiade. Appresala sua madre, si suicida, disgustata, al di lei cospetto…