IACOPO PERI E IACOPO CORSI – LA DAFNE. PROLOGO E UN ATTO DI OTTAVIO RINUCCINI (1598)

IACOPO PERI E IACOPO CORSI – LA DAFNE. PROLOGO E UN ATTO DI OTTAVIO RINUCCINI (1598)
IACOPO PERI E IACOPO CORSI – LA DAFNE. PROLOGO E UN ATTO DI OTTAVIO RINUCCINI (1598)

IACOPO PERI E IACOPO CORSI – LA DAFNE. PROLOGO E UN ATTO DI OTTAVIO RINUCCINI (1598)

MONDADORI – I MERIDIANI. LIBRETTI D’OPERA ITALIANI DAL SEICENTO AL NOVECENTO – 1997

PROLOGO

Ovidio compare a narrare la storia d’amore tra Apollo e Dafne…

ATTO UNICO

Un gruppo di pastori e ninfe lamenta la presenza di una belva che divora le greggi, invocando aiuto. Apollo risponde ai preghi loro, uccidendo un pitone con il suo arco, per questo dai presenti lodato…

Il Dio s’imbatte poi in Venere e nel di lei figlio, Amore, del quale, scherzosamente offeso, provoca le ire e suscita brama di vendetta… E così, quando, poco dopo, Apollo s’imbatte nella bella cacciatrice Dafne, se ne innamora a prima vista… Ma la cacciatrice rifiuta la sua corte… “Altri che l’arco mio / non vo’ compagno: addio”, dichiara, fuggendo rapida…

Amore, intanto, si bea della vittoria conseguita, lui che osserva divertito lo struggimento amoroso di Apollo, vittima di un sentimento che trionfa su tutti i mortali…

Un pastore annuncia al coro di aver assistito alla trasformazione in arbusto di lauro di Dafne, in fuga da Apollo… Il Dio, devastato dal dolore, ne ha lungamente abbracciato e baciato il tronco prima di allontanarsi con mestizia… Ed eccolo giungere al loro cospetto, Apollo, deciso a tenere sempre con sé l’amata cingendosi il capo con un serto di lauro nel quale lei s’è trasformata…