JOHN MOORE – DIE HARD. UN BUON GIORNO PER MORIRE [A GOOD DAY TO DIE HARD]

JOHN MOORE – DIE HARD. UN BUON GIORNO PER MORIRE [A GOOD DAY TO DIE HARD]
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INIZIO FILM (Versione cinematografica o estesa) – CONFIGURAZIONE – INDICE – EXTRA (Scene tagliate,

Un milionario ex trafficante di armi e uranio russo agli arresti e in contatto con la CIA, Yuri Komorov, viene torchiato da un agente di Cagharin, suo ex complice. In suo soccorso gli statunitensi inviano uno dei loro agenti che elimina il boss Anton in un locale…
John McClane riesce a rintracciare il figlio Jack, del quale non ha notizie da anni, apprendendo essere quello sotto processo e a rischio di pena di morte… Il tenente decide così di recarsi a Mosca per cercare di salvarlo…
Agli inquisitori promette di testimoniare contro Komorov quale mandante dell’omicidio di Anton…
John è presente all’esterno del Tribunale, durante il dibattimento, assistendo all’esplosione di numerose bombe attivate da un commando che vuol liberare Komorov. Ma l’aula la trovano vuota, giacché Jack ha portato via il ricercato, imbattendosi, durante la fuga, nel padre!… Le grida di John attirano l’attenzione dei terroristi, costringendo il ragazzo a minacciarlo per allontanarsi, inseguito dall’autoblinda dei russi… Decide di seguirli a sua volta con una camionetta…
Jack contatta i superiori che lo informano però dell’impossibilità del recupero per il ritardo maturato e la chiusura del ponte indicatogli per la fuga da parte della polizia…
A seguito di un rocambolesco inseguimento, John riesce a fermare il veicolo dei terroristi, con Jack che torna indietro a riprenderlo trasportandolo fin nella base segreta della CIA. Il ragazzo dimostra così di essere una spia… Komorov accetta di collaborare e cedere il file avverso a Cigharin in cambio dell’estensione della protezione anche alla figlia, Irina. Mentre telefona, gli uomini di Cigharin aprono il fuoco uccidendo Mike, il capo di Jack, e ferendo lo stesso Komorov… I due McClane riescono a fuggire e il ragazzo decide di proseguire fino all’hotel nel quale la chiave della valigetta da ritirare è tenuta dalla di lui figlia, nonostante il ferimento di Komorov…
Raggiunto l’hotel, a John la situazione sembra sospetta, ma il figlio nega. La ragazza non sembra sincera e, guardando fuori dalla finestra, Jack si accorge della presenza di un elicottero. In stanza irrompono infatti gli uomini di Cigharin, guidati da Alik, che li prende in ostaggio. Ma i due McClane riescono a liberarsi e a sfuggire, sebbene Jack resti ferito. Irina ha venduto il padre a Cigharin…
John rivela al padre che nei file ci sono le prove contro Cigharin con il quale ha provocato l’esplosione di Chernobyl. L’aspirante dittatore ha poi fatto arrestare il vecchio socio pentito che lo vuole ora morto… Insieme si mettono in azione per fermare il criminale…
Komorov viene condotto nel luogo di detenzione della valigetta: Chernobil… Lì arrivano anche i due McClane, ignari che, all’interno, Alik viene ucciso con un colpo di pistola in testa proprio da Komorov, in combutta con la figlia per recuperare l’uranio ancora presente in centrale… Komorov telefona poi al mandante di Alik, Viktor, soffocato da quello che credeva essere un massaggiatore in sauna…
Al momento di darsi alla fuga, i due McClane, che hanno scoperto le vere intenzioni di Komorov, fermano il balordo, estorcendogli una confessione. Nessun file è mai esistito e lui si è servito sia di Cigharin, unico in grado di farlo fuggire, sia di John e della CIA…
Irina e gli altri, accortisi della minaccia, avviano uno scontro a fuoco… Mentre John sale a bordo della coda dell’elicottero, Jack avanza nella base per recuperare Komorov, allontanatosi nel mentre e lì in attesa di essere recuperato dallo stesso elicottero…
Per Jack sembra esser giunta la fine, bersagliato dall’elicottero, ma il padre collega un Suv al velivolo facendone perdere il controllo a Irina… Jack cattura Komorov, lanciandolo dal tetto e facendolo finire tranciato dalle eliche dell’elicottero…
John riesce a lanciarsi nell’edificio ormai in fiamme, dal quale fugge in tempo assieme al figlio nonostante lo schianto suicida di Irina nel tentativo di ucciderli…