GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – LA VITA COMUNE. BRICIOLE DI FILOSOFIA OCCIDENTALE


GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – LA VITA COMUNE. BRICIOLE DI FILOSOFIA OCCIDENTALE
ACQUAVIVA – II ed 2001

I MOLTI

I molti, ognuno ha la sua pazzia. Eppure si segue la pubblica opinione quasi fosse la fonte della saggezza. E invece non è altro, a ben vedere, che un informe ammasso di stupidità. I popoli saggi di solito pensano la sapienza dei pochi grandi padri. (p. 7)

LA VITA COMUNE

La Vita è comune a tutti. Ma si vuole ciò che non è comune per distinguerci. L’ironia della realtà ci costringe quasi sempre in una distinzione superficiale, cioè di nuovo nel comune. E così, invece che nella saggezza del pensiero, gli uomini s’incontrano nelle banalità e nelle menzogne. (p. 11)

IL PROPRIO BENE

È da stolti trascurare il proprio Bene per pensare a quello degli altri. Il bene degli altri si vuole concretamente solo se questi passa attraverso il nostro Perché se si persegue esclusivamente il bene degli altri immancabilmente si finirà per odiarli tutti. E primi fra tutti proprio noi stessi. Dimostrando così che sempre la sorte del tutto ci è stata indifferente. (p. 16)

SAPIENZA FASULLA

Gli uomini sono sicuri di sapere molte cose. Tra cui anche cosa sia la Vita e cosa sia la morte. E invece muoiono e dicono di vivere. Vivono e dicono di voler morire. (p. 18)

LA COSA OTTIMA

(briciola di saggezza dostoevskijana)

La cosa ottima è essere il migliore ma apparire, se non tra i peggiori (benché proprio questa sia la sorte più solita), almeno tra i più modesti. In questo modo la tua saggezza arriverà ai più alti livelli possibili.
E con ciò se davvero sarai il migliore ti accorgerai molto presto che ben pochi oseranno sostenere il tuo sguardo, anche tra i più potenti, anche tra i più malvagi. (p. 26)

IN ARMONIA

Chi è in armonia con se stesso fa parte di un Tutto infinito. E lo sa. (p. 30)

CHI PENSA

Chi pensa vive nel mondo degli uomini. Chi segue la sua fissazione parte per l’isola deserta della sua pazzia solitaria. (p. 36)

LA SOLITUDINE DEL PENSATORE

La solitudine fa allargare l’Anima su tutta la città. E si capiscono cose che i più nemmeno notano. (p. 38)

ONTOLOGIA NICHILISTA

Se non ci fosse il mondo non ci sarebbero nemmeno gli stupidi. (p. 66)