GIOACCHINO ROSSINI – LA PIETRA DEL PARAGONE. MELODRAMMA GIOCOSO IN DUE ATTI DI LUIGI ROMANELLI

GIOACCHINO ROSSINI – LA PIETRA DEL PARAGONE. MELODRAMMA GIOCOSO IN DUE ATTI DI LUIGI ROMANELLI
GIOACCHINO ROSSINI – LA PIETRA DEL PARAGONE. MELODRAMMA GIOCOSO IN DUE ATTI DI LUIGI ROMANELLI

GIOACCHINO ROSSINI – LA PIETRA DEL PARAGONE. MELODRAMMA GIOCOSO IN DUE ATTI DI LUIGI ROMANELLI

EDIZIONI OTOS – ?

NEWTON COMPTON – 1997

L’azione si svolge in un popolato e ricco borgo, poco lontano da una delle principiali città d’Italia; nelle vicinanze del borgo medesimo, e particolarmente in un’amena villeggiatura del Conte Asdrubale, ivi situata.

ATTO PRIMO

SCENA PRIMA

Il giardino della villa del conte Asdrubale è pieno di ospiti e giardinieri. Il coro loda la liberalità del padrone di casa, invero restio a prendere moglie. Tra i presenti, Pacuvio, poeta da strapazzo, intento a studiare alcune carte, sue poesie che tenta invano di leggere agli infastiditi ospiti. Scorto il maestro di corte, Fabrizio, gli si fa incontro, da quello invero evitato. Il maestro viene chiamato dalla Baronessa Aspasia, tormentata a sua volta da Pacuvio. Il poeta viene infine invocato da Fulvia, lieta di ascoltarlo…

SCENA II

Fulvia conferma al poeta di voler sposare il conte… Se ci riuscirà, lo nominerà poeta di corte. Nello scorgere l’odiato Giocondo, poeta e confidente del conte, innamorato non corrisposto della Marchesa Clarice, lui in compagnia di Macrobio, giornalista, si spostano in un’altra stanza…

SCENA III

Giocondo e Macrobio entrano altercando, con il poeta a rifiutare la sua collaborazione al giornale dell’altro. Macrobio chiede infine chi ritiene sarà la sposa del conte… La Marchesa, replica afflitto Giocondo, dando così modo all’altro di ritenerlo della donna innamorato…

SCENA IV

La Marchesa lamenta il suo interesse non corrisposto per il conte, con qualcuno a far tuttavia da eco alle sue parole, forse il conte stesso che vuol così dichiararlesi. Decisa a scoprire se ciò possa essere vero, si nasconde…

SCENA V

Il conte Asdrubale, trentenne, convinto non esista fedeltà nelle donne, si chiede quale delle tre vedovelle che ambiscono a sposarlo sia mossa da sincero sentimento…

SCENA VI

Il conte viene raggiunto da Clarice che gli chiede se l’eco sia maschio o femmina e se sia in grado di camminare. L’uomo fa il vago, sorpreso di ascoltarla dichiarare di volerlo maschio e con il suo aspetto… I due si separano infine…

SCENA VII

Macrobio corteggia la baronessa Aspasia che, tuttavia, si limita a nominarlo proprio cavalier servante qualora riesca a conquistare il conte…

SCENA VIII

Fulvia attende il ritorno di Pacuvio che ha modificato la sua strampalata poesia da presentare al conte…

SCENA IX

Il conte pensa alla Marchesa, lui che per lei ha un debole. Ma gli si parano innanzi Fulvia e Pacuvio che gli recita l’orrida poesia composta su commissione della donna…

SCENA X

Il conte annuncia al fido Fabrizio di voler adoperare la Pietra del paragone e di stare al gioco. Si vestirà da turco…

SCENA XI

Rimasto solo, Fabrizio riflette sull’eccentricità del padrone che, continuando così, resterà per sempre scapolo…

SCENA XII

Giocondo corteggia ancora Clarice, della quale vorrebbe tanto l’amore che lei riversa invece sul conte… All’arrivo di Macrobio, i due iniziano una nuova schermaglia, interrotta dall’arrivo del conte. Questi viene annoverato da Clarice tra quelli che hanno “l’usanza di operar senza un perché”… Giunge infine Fabrizio a consegnare, come da accordi, una lettera al conte. Questi, fingendo un grave turbamento, suscita una serie di dubbi sui presenti che, pensierosi, si allontanano…

SCENA XIII

Pacuvio e Fulvia si ritrovano. Il poetastro ha scritto una sestina che vuol proporre a Macrobio, del quale è in cerca la baronessa. Pacuvio s’incarica di rintracciarlo…

SCENA XIV

Le donne cercano d’ingelosirsi a vicenda, mentre Pacuvio torna con Macrobio al quale tenta invano di cedere l’orrendo componimento, lui uno dei tanti seccatori che si presentano nel suo studio in cerca di favori…

SCENA XV

Il coro annuncia l’abbattimento del conte, rinchiusosi in stanza. Clarice si allontana da Giocondo, mentre la Baronessa e Fulvia dichiarano infine la bancarotta del padrone di casa, liete di non esser divenute sue mogli…

SCENA XVI

Pacuvio e Macrobio annunciano l’arrivo di un mercante straniero a pretendere il saldo di un vecchio prestito. Ma la controcambiale non si trova… Chiederanno a lui ospitalità?… Disgustati dal loro comportamento, Clarice e Giocondo si allontanano…

SCENA XVII

Il conte, travestito da mercante straniero, pretende il pagamento di sei milioni. Fabrizio sta al gioco, fingendosi afflitto. Non essendoci denaro, saranno pignorati tutti i beni. Furenti, Pacuvio e gli altri pretendono di poter salvare i propri effetti personali…

SCENA XVIII

Clarice è triste per la sorte dell’amato conte che, confortato da Giocondo, torna in scena con i propri abiti. La baronessa e gli altri irridono Clarice, la quale può ora avere tutto per sé il conte. Quando questi chiede loro un aiuto, nessuno di loro offre nulla, eccetto Giocondo la propria casa e Clarice il proprio amore…

SCENA XIX

Fabrizio torna in scena dichiarando di aver trovato il controvaglia da sei milioni. Repente, la Baronessa e gli altri opportunisti si schierano nuovamente con il conte, allontanati però da Clarice e Giocondo…

ATTO SECONDO

SCENA PRIMA

Nel giardino si commenta la frettolosa partenza del turco, con la Baronessa e Fulvia decise a non chiedere scusa e a vendicare l’umiliazione subita… Pacuvio, invece, ne spara una delle sue: ha sfidato in duello e risparmiato la vita a Giocondo, nel mentre intento a parlare degli opportunisti ospiti con il conte. Questi invita tutti a una battuta di caccia, mandando a chiamare anche Clarice, con le sole Aspasia e Fulvia a non prendervi parte…

SCENA II

La baronessa intima a Macrobio di sfidare a duello il conte per difenderne l’onore, come da Pacuvio già fatto per Fulvia. Invano il giornalista azzarda essersi trattata di bugia, promettendo di farlo dopo la battuta di caccia…

SCENA III

Il goffo Pacuvio punta vari uccelli, senza mai sparare. S’accorge invero di non aver neanche montato il fucile. Dopo averlo fatto, è colto da un temporale. Smarrito, si ritrova a vagare nel bosco, senza più arma, a lamentarsi per le perdute poesie…

SCENA IV

Giocondo lamenta la sua condizione di amato non corrisposto, per giunta amico del suo “rivale”…

SCENA V

Clarice raggiunge Giocondo che, ancora una volta, è triste per l’amore non corrisposto che per lei nutre. La donna lo invita a sperare, forse un giorno, se sarà libera, potrà essere sua. Chiamato da Macrobio, il conte assiste con fastidio alla scena, avendo così conferma sull’infedeltà delle donne…

SCENA VI

I cacciatori lamentano la mancata cattura di prede, mentre Asdrubale ha potuto almeno sorprendere due merlotti… Giocondo si schermisce, irriso da Macrobio…

SCENA VII

Pacuvio entra in casa trafelato e in apprensione per le sue carte. A Fulvia, lieta di non essere uscita, porge un uccello morto dallo spavento, dichiarando che, qualora non ci fosse stato il temporale, avrebbe avuto tanta selvaggina da offrirle…

SCENA VIII

Giocondo dichiara l’innocenza di Clarice ad Asdrubale, invitandolo a sposarla in breve. Il conte taglia corto, volendo prima divertirsi a sfidare a duello Macrobio…

SCENA IX

Clarice irrompe in stanza trafelata e al culmine della gioia: ha ricevuto una lettera dall’amato fratello gemello, capitano Lucindo, del quale non ha notizia da ormai sette anni e da molti creduto morto. Con la sua compagnia è di stanza in città. Il conte invita la donna a invitare lui e i commilitoni in villa…

SCENA X

Pacuvio critica i musicisti contemporanei, con Clarice a recitare in sua vece un sonetto contro i plagiatori di Cimarosa…

SCENA XI

Pacuvio s’imbatte in Fulvia, alla quale rinfaccia di aver rivelato della (falsa) notizia del suo duello con Giocondo…

SCENA XII

Macrobio è in ansia per il duello, sfidato dal sopraggiunto Giocondo per le maldicenze sul suo conto profferite. Ma ecco il conte, a prenderne il posto. Ma sia lui che Giocondo cessano la tenzone, dichiarando dover essere Macrobio il primo a battersi. Quello li implora di trovare un cavillo che lo esenti. I due se la ridono: gli basta accettare gli insulti… Felice, il pavido giornalista incassa…

SCENA XIII

Pacuvio s’incontra con la furente Fulvia, infastidita dalle sue bugie. Arrivano anche la baronessa e Macrobio ad accusarlo del duello che il giornalista, a sua volta bugiardo, dichiara di aver superato con successo…

SCENA XIV

Fabrizio giunge ad annunciare il passaggio di Lucindo che desta la curiosità di tutti i presenti…

SCENA XV

Vestita da soldato, Clarice guida un corteo che inneggia a Marte e Amore, rientrando infine nella villa di Asdrubale…

SCENA SEDICESIMA

Colpite dalla bellezza del gemello, la baronessa e Fulvia decidono di presentarglisi…

SCENA DICIASSETTESIMA

Pacuvio commenta con Macrobio l’abbandono da parte delle due donne, chiedendo poi all’altro come sia andata realmente durante il duello. Il giornalista la spara grossa, lasciando scettico il poeta…

SCENA DICIOTTESIMA

Il falso capitano annuncia ad Asdrubale che la sorella non si farà mai più vedere, da lui offesa. Il conte è devastato dal dolore, pronto a morire a quella notizia, lui che dichiara tutto il proprio amore per la donna… Seppure dispiaciuto per quella “cattiveria”, Clarice è ora certa dei sentimenti del conte…

SCENA ULTIMA

Aspasia e Fulvia si avvicinano a Lucindo, al cospetto del quale si presenta Fabrizio con una lettera che firma. Poco dopo giunge Asdrubale, convinto quella sia la calligrafia di Clarice. La donna svela l’inganno: il fratello non è mai tornato… Il conte la perdona, lieto di poterla sposare… Poeta e giornalista invocano un lauto pasto, mentre lo stesso padrone di casa dichiara di rispettare maggiormente le donne di lì in avanti…