ALDA MERINI – HO PECCATO ANCHE DI FELICITÀ. LETTERA A MONSIGNOR RAVASI

ALDA MERINI – HO PECCATO ANCHE DI FELICITÀ. LETTERA A MONSIGNOR RAVASI
ACQUAVIVA – DICEMBRE 2006
A cura di Giuseppe D’Ambrosio Angelillo

Il mio dilemma è: come si fa a essere delinquente a 20 anni quando intorno a loro fiorisce la primavera? Hanno già l’inferno nel cuore. (pp. 5-6)
In breve: non sono furba. La vita comincia a pesarmi addosso. (p. 8)
In breve: non so guardare in faccia il tradimento. Io continuo a credere ostinatamente che l’uomo sia una creatura divina. Invece è una bestia. (p. 9)
Mi sento castigata da Dio.[…]
Questa è la mia confessione di Natale. Ho peccato anche di felicità. E agli altri ha dato fastidio. (p. 11)
Mi domandavo perché ero felice in manicomio. Ero felice perché ero libera di amare. Ero libera. Avevo due ore d’aria come prigioniera. Ora non scendo più nemmeno per la via. Mi sono rassegnata.
Divento matta. Matta di questa lugubre odiosa prigione. Allora l’ho sopportata, ora ne sto morendo. (p. 12)
E così, caro Giuseppe, non scriverò più. La casa dei miei sogni non esiste più…
Diceva un grande Poeta: “non toccatemi i muri di casa: mi state spezzando il cuore”…. (p. 15)