AAVV – FELICITÀ


AAVV – FELICITÀ
ACQUAVIVA – 2007

A cura di Giuseppe D’Ambrosio Angelillo

Ma la vera follia, quando dispongono di ricchezze, possibilità e prestigio, è che si procurano tutto ciò che il denaro può offrire – cavalli, servi, vestititi di lusso, vasi preziosi -, ma non gli amici, il migliore, per così dire il più prezioso corredo della vita. […]
Di conseguenza, anche se conservassero quei beni, che sono come doni della Fortuna, una vita di solitudine, priva di amicizie non potrebbe dar la felicità.
Cicerone, De Amicitia (p. 2)

UN DONO

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare laddove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.
Mahtma Gandhi (p. 33)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Pablo Neruda (p. 36)

DESIDERATA

Va’ serenamente in mezzo al rumore e alla fretta e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.
Finché è possibile senza doverti arrendere conserva i buoni rapporti con tutti.
Di’ la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri, anche il noioso e l’ignorante, anch’essi hanno una loro storia da raccontare. Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro, perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile; è un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo è pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c’è di buono; molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita è piena di eroismo. (pp. 38-39)
Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.[…]
Accetta di buon grado l’insegnamento degli anni, abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo per difenderti dall’improvvisa sfortuna. Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai un preciso diritto ad essere qui. (p. 39)
[…]qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente. Fa di tutto per essere felice. (p. 40)

L’enigma è la madre della felicità e della beatitudine sensuale.
Giordano Bruno (p. 52)