WILLIAM BUTLER YEATS – BISANZIO
ACQUAVIVA – MAGGIO 2012
A CURA DI: Giuseppe D’ambrosio Angelillo
Nel volume sono raccolti ventiquattro componimenti di W. B. Yeates, arricchiti da illustrazioni e foto che ritraggono lo scrittore…
NAVIGANDO VERSO BISANZIO
II
Un uomo anziano
non è che un miserabile,
una giacca strappata su un bastone,
a meno che l’anima
non si metta a battere le mani e a cantare,
e canti più forte per ogni strappo
nel suo abito mortale,
non c’è altra scuola di canto se non lo studio
dei monumenti nella loro magnificenza,
e per questo io ho navigato i mari
e sono arrivato nella sacra città di Bisanzio.
III
O saggi che ve ne state
nel sacro fuoco di Dio
come nel mosaico d’oro di un muro,
scendete dal sacro fuoco, girate in una spirale,
e siate i maestri di canto della mia anima.
Consumate tutto il mio cuore,
malato di desiderio
e legato a un animale mortale
che non sa quello che è,
e accoglietemi nell’artificio dell’eternità.
IV
Una volta fuori dalla natura io non prenderò
mai più la mia forma corporea
da una qualsiasi cosa naturale,
ma coem una forma che fanno
gli orefici greci dall’oro battuto
e dalle sfoglie d’oro
per tenere sveglio un Imperatore sonnolento,
o posato su un ramo dorato a cantare
ai signori e alle dame di Bisanzio
di ciò che è passato, o passa, o che verrà. (pp. 6 -7)
QUESTE SONO LE NUVOLE
Queste sono le nuvole
attorno al sole che tramonta,
la maestà che chiude il suo occhio bruciante:
il debole prende su ciò il forte ha fatto,
finché non fa crollare
ciò che era stato sollevato in alto,
e la discordia supera l’armonia,
e tutte le cose vanno sullo stesso livello. (p. 11)
LA MONGOLFIERA DELLA MENTE
Mani, fate ciò che vi è stato ordinato:
portate la mongolfiera della mente
che si gonfia e vola nel vento
nella sua stretta rimessa. (p. 24)
GIÙ PER I GIARDINI DI SALICI
Giù per i giardini di salici
il mio amore e io ci incontrammo,
lei passava per i giardini di salici
con i suoi piedi bianchi come la neve,
mi suggerì
di prendere l’amore come veniva,
come le foglie crescono sull’albero.
Ma io, essendo giovane e stupido,
non fui d’accordo con la sua proposta.
In un campo lungo il fiume
il mio amore e io ci fermammo,
e lei posò la sua mano bianca come la neve
sulla mia spalla che si appoggiava.
Lei mi suggerì
di prendere la vita come veniva,
come l’erba cresce sulle rive,
ma io ero giovane e stupido,
e ora sono pieno di lacrime. (p. 37)