TERENCE HILL – DON CAMILLO

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TERENCE HILL – DON CAMILLO

TERENCE HILL – DON CAMILLO

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INIZIO FILM – SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – CONTENUTI EXTRA (Terence Hill; Colin Blakely; Mimsy Farmer; Intervista a Terence Hill; Tra la via Emilia e il Cinema; Scene addizionali)

Pomponesco, piccolo paesino del mantovano, risulta diviso tra i seguaci del sindaco, il comunista Peppone Bottazzi, e quelli del pugnace e deciso parroco Don Camillo… Tra continue liti e dispetti, la vita scorre vivace ma, sostanzialmente, tranquilla…

Dopo la riconferma elettorale di Peppone, Don Camillo si lamenta con il crocefisso parlante che tiene in chiesa, ora che il rivale si appresta a costruire una casa del popolo, con richiesta al parroco di benedire la prima pietra… Come sempre, il Cristo lo induce a tornare sui propri passi, come in occasione del battesimo del figlio del sindaco… Dopo una scazzottata, eseguirà il battesimo con il nome assegnato al bimbo di Libero Camillo Lenin…

Per costringere Peppone a confessarsi, Don Camillo inscena uno sciopero della fame in prossimità della partita annuale di calcio tra gli Angeli e i Diavoli… Il match finisce 3 a 2 per i Diavoli, mandando su tutte le furie Don Camillo per via dell’avvenuta corruzione dell’arbitro da parte dei comunisti… Per le intemperanze sarà richiamato dal vescovo, così come per l’aver fatto pattinare due ragazze in chiesa…

Deciso a vendicarsi, Don Camillo gioca a carte con Peppone, vincendo barando al torneo di scopa… Smascherato da Cristo, accetta così di giocare ancora con il sindaco che, vincendo, può riprendersi l’amato fucile da caccia… usando a sua volta un mazzo truccato…

Quando Peppone vince trecento milioni al Totocalcio, al fine di non farsi bollare come borghese dai compagni, incarica Don Camillo di incassare la vincita… che tiene in parte per sé fruttando l’anagramma Giuseppe Bottezzi, dal nome indicato da Peppone, suo zio… Devolverà i soldi alla chiesa… Peppone prova a vendicarsi cercando di boicottare la visita del vescovo in paese, salvo… ritrovarsi lui stesso ad accompagnarlo a piedi in paese… Alla presenza dell’ospite, si tiene una nuova partita tra Angeli e Diavoli che, però, finisce in una colossale rissa, a causa della quale Don Camillo viene trasferito in una parrocchia di montagna…

Il giorno della partenza, per ordine di Peppone, nessuno si fa trovare a salutare il parroco… I fedeli lo attendono allora alla stazione… Ma, a sorpresa, alla stazione successiva, sul binario, è lo stesso Peppone con una delegazione comunista ad omaggiarlo e augurargli un pronto ritorno…