SIDNEY LUMET – QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI [DOG DAY AFTERNOON]


SIDNEY LUMET – QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI [DOG DAY AFTERNOON]

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Brooklyn. 22 agosto 1972. Tre rapinatori entrano separatamente in una banca poco prima dell’orario di chiusura. Uno di loro, Salvatore Naturale, tiene in ostaggio il direttore puntandogli contro un mitra, mentre Sonny Wortzik resta ad occuparsi delle cassiere e dei clienti minacciandoli con un fucile con l’ausilio di Stewie che, però, sensibile e impacciato, non se la sente, allontanato da Salvatore…
Nonostante l’inesperienza e la goffezza, il colpo sembra riuscire, ma nella cassaforte sono rimasti solamente un migliaio di dollari in quanto un portavalori ha portato via gli incassi poco prima… Sonny, che ha lavorato in banca, si fa aprire le casse prelevando i pochi contatti non segnati, dando poi fuoco ai registri di cassa. Il fumo insospettisce però l’assicuratore dell’agenzia di fronte alla banca che il direttore riesce a mandare via con una scusa rassicurante…
Prima di uscire con un ostaggio, una telefonata della polizia per Sonny lo avvisa della presenza degli agenti tutt’attorno all’edificio. Le sirene annunciano la veridicità delle sue parole…
Sonny decide di tenere in ostaggio tutti i presenti, ma ben presto è costretto ad affrontare un attacco d’asma della guardia giurata, il vecchio afro Howard…
All’esterno, intanto, il sopraggiunto agente federale Sheldon inizia a seguire la trattativa, in collaborazione con il capo della polizia locale Eugene Moretti…
Moretti chiede, come segno di fiducia, il rilascio di un ostaggio. Sonny libera allora Howard senza annunciarne il rilascio per telefono e così l’afro viene scambiato per uno dei rapinatori. Moretti sfida Sonny a uscire in strada. Sonny accetta, constatando la massiccia presenza di forze dell’ordine tutt’intorno all’edificio. In preda al delirio, inizia a gridare Attica, riscuotendo il consenso dei curiosi presenti…
Rientrato, Sonny si ritrova intervistato da un’emittente che taglia la conversazione per via del suo linguaggio scurrile…
Salvatore, intanto, gli ricorda la promessa: uscirne puliti o suicidarsi…
Sonny esce, aggredito dal fidanzato di una delle cassiere, per chiedere a Moretti di fargli avere un elicottero e poi un aereo per lasciare la nazione. L’altro riferirà, ma chiede il rilascio di un altro ostaggio. Fa intanto chiamare la moglie, che rivela agli agenti che Sonny era diventato aggressivo, si era armato e frequentava tipi loschi negli ultimi tempi…
Prima del tramonto, dopo la telefonata di un mitomane che gli chiede se abbia già fatto qualcosa alle donne, Sonny si accorge del tentativo dei poliziotti di entrare da una porta di servizio, facendo così sparare un colpo a Salvatore. Il trambusto aggrava la condizione di Margaret, una delle cassiere… Moretti gli chiede allora di uscire per parlare, dichiarando di non aver ordinato a nessuno dei suoi di tentare l’irruzione… Lo informa che un pulmino è in arrivo per portarli in aeroporto e acconsente all’invio di cibo e bevande per gli ostaggi… Quando arriva il fattorino, Sonny manda in estasi la folla lanciando biglietti da cinque dollari…
In luogo di Angela, arriva intanto l’omosessuale Leon, suo amante, che dichiara di essersi sposati un anno prima… A suo dire la rapina è dovuta alla necessità di reperire i duemila cinquecento dollari necessari all’operazione di cambio di sesso. Depresso, aveva tentato il suicidio. Sebbene spronato da Moretti, si rifiuta tuttavia di parlare con Sonny per paura di essere incriminato…
Calata la notte, le luci della banca vengono spente e Sonny viene invitato a uscire. Scopre così che Moretti è stato esautorato e che Sheldon è ora l’unico interlocutore… Il federale gli nega qualsiasi ulteriore richiesta, imponendogli di farlo entrare per accertarsi delle condizioni degli ostaggi…
Poco dopo l’uscita di Sheldon, il direttore della filiale, Mukvaney, ha un attacco di diabete e un dottore viene fatto entrare…
Leon telefona a Sonny che gli conferma di aver tentato la rapina per reperire i soldi necessari all’operazione. Andrà via in aereo, forse in Algeria, proponendogli di seguirlo qualora lo desideri… Leon gli chiede di confermare la sua estraneità nella rapina…
Sonny telefona poi alla moglie che in breve inizia a lamentarsi, protestando per i maltrattamenti subiti e per l’umiliazione di averlo visto sposato con un uomo… Lui riattacca dopo averle fatto notare che non si è neanche presentata in banca…
Il dottore chiede la liberazione di Maulvaney per accertamenti cardiaci, ma il direttore rifiuta di abbandonare i dipendenti. Shelden chiama Sonny: all’esterno c’è sua madre. Il rapinatore esce così per affrontare la problematica donna che invano gli chiede di consegnarsi…
Entro dieci minuti è in arrivo un autobus per l’aeroporto, lo informa Shelden. Sonny detta così un testamento in cui lascia i pochi beni che possiede e parte dell’indennizzo dell’assicurazione sulla vita a Leon e Angela, con parole affettuose per tutti…
Quando il pulmino arriva, Sonny lo perquisisce… Caricati a bordo gli ostaggi, iniziano la marcia verso l’aeroporto…
Giunti sulla pista e scorto l’aereo, Sheldon si avvicina per recuperare un ulteriore ostaggio, come da accordi. Ma, mentre stanno per uscire, l’autista-poliziotto uccide con un perfetto colpo in fronte Salvatore. Sonny, invece, si arrende senza opporre resistenza… Osserva affranto il cadavere di Salvatore portato via… Sarà condannato a venti anni di carcere…