RON HOWARD – A BEAUTIFUL MIND

 

RON HOWARD – A BEAUTIFUL MIND

 

MENU

 

INIZIO FILM – OPZIONI – SCENE

 

Settembre 1947. John Nash, studente di matematica, entra nell’università di Princeton come vincitore di borsa di studio…

Schivo e solitario, come unico amico ha il compagno di stanza Charles Herman…

Ossessionato dall’idea di trovare un’idea originale da applicare alle sue formule, si trova però un gradino in basso rispetto agli altri che, nel mentre, pubblicano studi, fatto che lo conduce sull’orlo della follia con atti di autolesionismo…

Grazie al supporto di Charles e a esempi tratti dalla vita reale, ha intuizioni che in sole ventisette pagine sviluppa nella sua tesi di dottorato sulla teoria dei giochi, sorpassando così le teorie economiche di Adam Smith…

Il brillante lavoro gli vale l’assunzione al Wheeler Laboratory del MIT di Boston, presto chiamato a consulenza dall’esercito per decifrare messaggi in codice sovietici… Di fronte a un messaggio, lo decifra in breve individuandovi le coordinate di due città americane dove devono transitare spie straniere… Di malavoglia tiene invece un corso…

Una sera John viene avvicinato da William Parcher, sedicente “eminenza grigia” del Dipartimento della Difesa, che gli propone di collaborare a decifrare i messaggi di una fazione di militari dell’Armata Rossa che vogliono far esplodere una mini bomba atomica sul suolo statunitense per provocare la morte del maggior numero possibile di civili… John accetta e così gli viene impiantato nel braccio un diodo radioattivo che genera codici con i quali mensilmente potrà aprire un cancello che gli consentirà di depositare in una cassetta della posta con i codici decriptati carpiti da riviste e giornali dei russi…

Una studentessa, intanto, Alicia Lard, si invaghisce di lui ottenendo un appuntamento durante il quale il professore la conquista… I due si sposano poco dopo…

  1. Cambridge. Dopo aver depositato il plico contenente gli articoli di giornale con i messaggi, Parcher carica d’urgenza John in auto poiché le spie russe li hanno scoperti. La fuga tra le pallottole riesce, ma la traumatica esperienza segna indelebilmente John, turbato anche perché prossimo a divenire padre… Ma Parcher lo pressa, arrivando a ricattarlo: se abbandonerà l’incarico, cesserà di proteggerlo… Tornato a casa, intima ad Alicia di trasferirsi dalla madre…

Prima di una conferenza ad Harvard rivela all’amico Charles, accompagnato a una nipotina acquisita, di avere dei problemi… Colto da un attacco di panico durante la stessa, fugge via inseguito da alcuni uomini che si dichiarano medici, come il dottor Rosen che lo seda facendolo caricare in auto…

Quando riprende i sensi John si trova ricoverato al MacArthur, nosocomio psichiatrico diretto dallo stesso Rosen… Ha una nuova crisi che lo porta a vedere Charles sebbene in stanza non ci sia nessuno… Gli viene così diagnosticata la schizofrenia e Alicia decide di aiutarlo collaborando con il medico per scoprire se davvero esista William Parcher, appurato che Charles e la nipote sono mere illusioni… Nello studio del marito trova migliaia di articoli di giornali appesi alle pareti, poi passa al Wheeler dove non v’è traccia di Parcher né della fantomatica cassetta di sicurezza che non è mai stata svuotata da nessuno. I plichi glieli consegna in ospedale, spiegandogli che nulla di quello che dichiara è reale e che abbisogna pertanto di cure… Stizzito, John se ne va, lesionandosi più tardi il braccio in cerca dell’impianto sottocutaneo che, ovviamente, non trova… Inizia così a essere sottoposto a trattamenti con insulina e clorpromazina…

A seguito del miglioramento delle sue condizioni, John può tornare a casa, dove Alicia si occupa con premura di lui…

Quando smette di assumere gli psicofarmaci, John ricomincia a trovare messaggi cifrati sui quotidiani e, una sera, qualcuno tira un sasso contro la finestra per poi fuggire. Lo segue, ritrovandosi accerchiato in un boschetto dove Parcher gli si palesa per poi condurlo in uno scantinato dove altri impiegati stanno cercando di decifrare i messaggi dei russi, chiedendogli di tornare a collaborare…

Princeton, aprile 1956… Alicia scopre che John ha ricominciato la propria attività, riempiendo una baracca degli attrezzi con ritagli e radio… Rientra in casa appena in tempo per salvare il figlioletto dall’annegamento nella vasca in cui lo aveva posto affidandolo alle cure dell’inesistente Charles… La donna telefona a Rosen, mentre John ha un duro colloquio immaginario con Parcher che gli intima di uccidere la moglie. Finisce per spingere Alicia che fugge via con il bambino… Realizzato che le immagini di Charles e della nipotina non possono essere reali perché mai invecchiati, raggiunge la moglie…

Insieme tornano da Rosen. John dichiara di poter essere in grado controllare la propria mente e tornare a una vita normale. Grazie ad Alicia riesce a evitare un nuovo internamento…

Qualche tempo dopo, John riesce a superare la vergogna e a ripresentarsi a Princeton dall’ex compagno di studi-rivale Hansen, ora rettore, chiedendogli di poter frequentare il Campus per superare la malattia…

Con il tempo, nonostante le allucinazioni che impara a controllare, John continua a lavorare in Biblioteca, dove gli è stato assegnato un posto. Nel 1978 riesce a divenire professore…

Nel 1994 viene, a sorpresa, insignito del premio nobel per l’economia…