ROBERT ZEMECKIS – CAST AWAY

ROBERT ZEMECKIS – CAST AWAY

MENU

PLAY – SELEZIONE SCENE – COMMENTO DEL REGISTA – SELEZIONE LINGUA – LINGUE DEI SOTTOTITOLI

1995. Ramon, un fattorino della Fedex, ritira un pacco che l’artigiana sig.ra Peterson deve spedire. Il pacco viene recapito da un altro fattorino, russo, al di lei marito a… Mosca… Il giro del fattorino prevede altre consegne una delle quali, avvenuta in un locale, viene trasportata da un ragazzino, Nicolaj, al nuovo magazzino della Fedex dove l’ingegnere Chuck Noland sta indottrinando i lavoratori ivi presenti sull’importanza di caricare tutto quanto presente in tre ore e quattro minuti. Il pacco è stato da lui stesso spedito per mostrare quanto sia inammissibile un ritardo nelle consegne, 87 ore per il recapito!… Il tempo è fondamentale ed entro quello indicato dal timer il camion dovrà arrivare in aeroporto. Lui stesso prende parte alle operazioni imbarcandosi al termine su un aereo. Durante il volo mostra la maniacalità con cui misura il tempo sul lavoro. Poi, ascoltata una conversazione, scopre che la moglie del pilota ha un cancro. Durante uno scalo si offre di reperirgli il numero di un luminare…
Dopo tante ore di volo, eccolo riabbracciare l’amata moglie Kelly…
Durante la cena natalizia tutti si congratulano con lui per le due milioni e novecentomila consegne effettuate il giorno prima. Parla di lavoro in tutte le occasioni, ossessionato da tempo e cercapersone. Kelly ne è evidentemente affranta. Con lei concorda un calendario di eventi a cui presenziare, incastrandolo con i numerosi viaggi di lavoro inernazionali cui è dedito. Solo in auto, prima che lui torni a lavoro, lKelly gli lascia un bellissimo orologio in stile antico con la sua foto…
Nel sorvolare il pacifico, l’aereo sul quale Chuck sta volando, è costretto a deviare dalla rotta prestabilita a causa di maltempo e turbolenze. I piloti non riescono inoltre a mettersi in contatto con la torre di controllo. Mentre è in bagno, l’ingegnere viene sbalzato fuori. Lui e l’equipaggio riescono a indossare tutti i dispositivi di sicurezza prima che l’aereo precipiti schiantandosi nelle acque oceaniche… Chuck riesce a riemergere grazie al canotto gonfiabile in dotazione come DPI, sopravvivendo anche all’esplosione di uno dei motori…
Dopo aver lottato per ore contro i flutti, l’ingegnere si risveglia in pieno giorno sulla spiaggia di un’isola misteriosa. Il cercapersone è ovviamente fuori uso e anche l’orologio donatogli da Kelly risulta inservibile. Sebbene scosso dall’accaduto, cammina sulla battigia raccogliendo due pacchi fedex spiaggiati, poi, guardandosi intorno, inizia a gridare per farsi raggiungere da eventuali altri individui presenti in loco… Recupearto il canotto con il quale si crea un riparo di fortuna, Chuck osserva l’orizzonte con la speranza di avvistare una barca di passaggio. La notte è costretto a lottare contro i fantasmi della propria mente che lo portano a ritenere una minaccia qualsiasi rumore gli giunga all’orecchio…
l.’indomani, constatato che l’alta marea rimuove la scritta Help incisa nella sabbia, ne crea una con alcuni legni. Prosegue poi con la raccolta dei pacchi spiaggiati… E finalmene, con la caduta di una noce di cocco di fronte a sé, capisce che i tonfi che sente sono dovuti a quei frutti che solo dopo numerosi tentativi riesce finalmente ad aprire… Abilmente riesce poi a crearsi un puntello con il quale forare i frutti per berne l’acqua in essi contenuta…
Piano piano inizia a spostarsi in cerca di altri esseri umani, ma la verità viene presto alla luce: è un’isola…
Con parte della stoffa dei pantaloni rinforzata da foglie, Chuck si fabbrica rudimentali scarpe grazie alle quali può proseguire l’esplorazione dell’isola, arrampicandosi fino alla cima più alta ivi presente. La visuale è impietosa: mare per miglia tutt’intorno. Alla vista si palesa però anche il cadavere di uno dei piloti, Albert Miller, rimasto incastrato a uno scoglio… Tirato a riva il corpo, provvede alla sua sepoltura in una buca all’uopo scavata, previo recupero di scarpe, effetti personali e di una torcia…
Sua unica compagnia sono la foto della nmoglie presente sull’orologio e i pacchi spiaggiati recuperati…
Il reperimento di acqua dolce e di cibo, pesce in particolare, diventa una priorità assoluta…
Una notte gli sembra di scorgere le luci di una nave. Invano si sbraccia, urla e fa segnalazioni con la torcia recuperata dal cadavere. Non ha un fuoco per potersi farsi avvistare e così, all’alba, tenta di avvicinarsi al natante con il misero canotto. Ma le onde sono troppo grandi e forti. Una più potente delle altre lo spinge contro la barriera corallina bucando il canotto prima e procurandogli ferite alla gamba poi. Con la pioggia battente e privo della protezione del canotto, Chuck è costretto a trovare rifugio in una grotta. Lì può beneficiare di acqua potabile ma, addormentandosi, termina le batterie della torcia dimenticata accesa…
Dopo tanti giorni Chuck apre i pacchi, all’interno dei quali trova un pallone, dei pattini da ghiaccio, una pratica di divorzio, un pacchiano vestito da donna, ma non cibo o altri strumenti direttamente utilizzabili. Con molto ingegno e grazie all’ausilio della lama dei pattini, crea una rete e una fiocina con cui poter iniziare a pescare. Ma mangiare carne cruda gli è impossibile e così si dedica a vari e vani tentativi di accensione di un fuoco. Furioso per essersi ferito a una mano, si sfoga con quanto presente intorno a lui. Calmatosi, dopo aver disegnato una faccia sul pallone insanguinato con la quale inizia a parlare, riprende i tentativi di accensione del fuoco. E stavolta ci riesce… Un fUoco perenne arde ora in spiaggia ma, soprattutto, può finalmente cuocersi i granchi e i pesci catturati… Wilson è il nome assegnato al pallone. A lui spiega quanto accaduto, disegnando una mappa su un muro e calcolando più o meno dove possa trovarsi l’isola e l’area che i soccorritori dovrebbero esplorare. Conclude con un inevitabile “potrebbero non trovarci mai”…
Il dente che gli doleva già prima della partenza va in ascesso… Tormentato dal dolore, finisce per colpirselo perdendo i sensi a pochi centimetri dal fuoco accesso…

Quattro anni dopo…
Gli anni sono trascorsi e nessun soccorritore è giunto a salvare Chuck. Le sue tecniche di pesca sono ora migliorate sebbene lui sia regredito allo stato di quasi selvaggio mangiando cruda la carne del pesce pescato…
Un giorno un rumore lo sveglia: è quello di una parte metallica della cassa conenente i pacchi della Fedex. Un’idea gli balena in mente: sfruttarla per costruirci una barca assieme a dei legni ricavati dall’abbattimento di alberi. Deve inoltre costruire numerose funi, dovendo ricavare materiale da alberi posti sul picco…
Completata la costruzione di una rudimentale barca (i bandoni usati come vela) e inciso un messaggio d’amore per Kelly (da Chuck che è stato qui per millecinquecento giorni), Chuck parte assieme a Wilson superando le alte onde prospicienti la spiaggia. Con le poche provviste che ha potuto caricare, eccolo solcare i mari nella direzione verso la quale ha calcolato potersi trovare la terraferma più vicina… Dopo alcuni giorni di navigazione una tempesta si abbatte sul naufrago che, persi i sensi, al risveglio si accorge dell’assenza di Wilson. Seppur stremato, inizia a nuotare per recuperarlo, ma la zattera pesa troppo e le forze decisamente esigue per riuscire nell’impresa. È così costretto a dirgli addio, chiedendo scusa e disperandosi per quell’amico fittizio ma ormai per lui reale… Quando ormai ha perso le speranze, ecco che un cargo di passaggio lo issa a bordo…
Kelly riceve una telefonata e sviene. Si è nel frattempo creata una nuova famiglia…
Quattro settimane dopo il salvataggio Chuck torna in aereo a Memphis. Scendendo dall’aereo dovrà solamente dire grazie. Poi andranno a salutare Kelly. Il collega, Sten, gli spiega che è naturale lei si sia rifatta una vita credendolo morto. In fin dei conti era stato celebrato anche il suo funerale…
Dopo esser stato ricevuto dal presidente della Fedex in persona, Chuck viene avvicinato dall’attuale marito di Kelly, un dentista. La donna, confusa ed emozionata, ha preferito non essere presente. Ma, dalla finestra, lo vede farla rientrare in auto in lacrime… Chuck è poi costretto a presenziare un party di bentornato. A tarda sera va a trovare Kelly. Si aggiornano un po’ sui risultati sportivi, sulla vita di lei. Chuck tenta di restituirle l’orologio, ma lei ci tiene affinché lo tenga. Lei gli mostra la mappa con le ricerche effettuate nelle settimane successive il disastro aereo. L’isola in cui è stato è grosso modo a seicento miglia dalle Cook. Kelly gli mostra poi l’auto che ancora conserva consegnandogliene le chiavi. Prima di andar via lei lo bacia, poi corre in strada sotto la pioggia chiamandolo a gran voce. Lui fa retromarcia, scende dall’auto, la raggiunge e bacia. Si amano ancora, ma Chuck le dice di tornare dalla sua nuova famiglia, conscio di averla persa. A Stan confessa di aver passato momenti difficili sull’isola dove prima o poi sarebbe morto per malattia. Non essendo riuscito un giorno a suicidarsi, ha deciso di dover continuare a vivere. L’arrivo del bandone sulla spiaggia gli ha dato l’idea per la vela e la barca e di lì quella della traversata. È triste di aver perso Kelly, ma continuerà a respirare “perché domani il sole sorgerà e chissà a cosa mai può portare”…
Chuck attraversa una statale. È lui stesso ad occuparsi della consegna dei pacchi che aveva recuperato sull’isola… La signora Peterson è la prima destinataria dalla quale si reca. Nessuno è però in casa e così le lascia il pacco con su il biglietto “questo pacco mi ha salvato la vita. Grazie. Chuck Noland”… Fermatosi sull’incrocio, attira l’attenzione di una bella donna che gli dà indicazioni su dove portino le quattro strade prima di ripartire… Osservando le ali incise sul veicolo in allontanamento, capisce trattarsi della Peterson… In piedi al centro dell’incrocio, Chuck gira su se stesso ponderando quale via iniziare a percorrere…