ROBERT ALDRICH – QUELLA SPORCA ULTIMA META (THE LONGEST YARD)

ROBERT ALDRICH – QUELLA SPORCA ULTIMA META (THE LONGEST YARD)

MENU

INIZIO FILM – OPZIONI – CONTENUTI SPECIALI (Commento di Burt Reynolds e dello sceneggiatore produttore Albert Ruddy; Dietro le sbarre di Quella sporca ultima meta; Mean Machine alla riscossa; Trailer originale; Anteprima The longest yard (2005) – SELEZIONE SCENE

L’ex giocatore di football professionista Paul Crewe litiga con l’amante, Melissa. Dopo la fine della sua carriera è finito in depressione e alcolizzato. I due vengono anche alle mani e alla fine Paul se ne va rubando l’auto della donna che chiama la polizia. Nel tentativo di far perdere le proprie tracce, l’uomo finisce però per distruggere il veicolo facendolo inabissare in mare. Raggiunto in un bar dagli agenti, viene ivi arrestato e condotto in carcere per vari reati, ultimo dei quali la resistenza… Lì dovrà trascorrere diciotto mesi e il capitano Wilhelm Knauer lo prende subito di malocchio, percuotendolo e intimandogli di rifiutare l’offerta che il direttore, Warden Hazen, gli avanzerà durante il colloquio. La proposta è semplice: conosciuti i passati da campione, il vecchio vuole che alleni la squadra dei secondini. Paul, ovviamente, rifiuta indisponendo il direttore che redarguisce il capitano. Questi pesta poco dopo Paul per sfogarsi…
L’indomani, nonostante gli evidenti segni delle botte, per via del rifiuto, Paul è incluso nel gruppo di lavoro alle paludi, accoppiato all’afro Granville e insultato da secondini e alcuni altri detenuti… Gli si rinfaccia l’essersi venduto una partita per soldi… Durante il pasto i due vengono richiamati e costretti a sobbarcarsi i lavori più faticosi… La sera è distrutto dalla fatica, chiedendo di poter colloquiare, invano, con il direttore…
Coinvolto in una rissa alla palude con resistenza al capitano, Paul finisce in isolamento nel “forno”, microscopica cella di metallo rivestito di legno. Il direttore lo fa liberare il giorno seguente, mostrandogli un allenamento della squadra. Vuole che vinca il suo primo incontro e così, scherzando, Paul gli propone di trovare una squadra corruttibile. Ma il direttore va al dunque: dovrà allenare e giocare con i detenuti, facendo ovviamente in modo di perdere… La sfida si terrà di lì a quattro settimane e, dopo la sconfitta, sarà scarcerato…
Paul riesce a trovare un numero sufficiente di giocatori e, in Nate Scarboro, altro ex professionista, un valido aiuto per la preparazione…
Tutto viene preparato nel dettaglio: selezione dei detenuti per omicidi e violenza, studio degli schemi dei secondini e delle loro cartelle cliniche per eventuali fratture, inclusione in squadra di Granville…
Nate e gli altri detenuti vedono la partita come modo di riscatto, puntando alla vittoria, contrariamente, ovviamente, a Paul…
Superare l’individualismo e l’inesperienza dei detenuti non è facile, ma, alla fine, complice l’ingresso in squadra degli altri afro dopo un’umiliazione subita da Granville ad opera dei secondini, porta la squadra a un buon livello di preparazione… Paul scampa peraltro a un attentato perpetrato da un detenuto spia smascherato…
Il giorno della partita giunge infine… I detenuti si mostrano più forti del previsto, chiudendo addirittura in vantaggio il primo tempo, e così il direttore, con la minaccia di farlo condannare per complicità in omicidio, intima a Paul durante l’intervallo di perdere di almeno ventuno punti… Ai secondini intima invece di fare il massimo del male ai detenuti…
La ripresa del gioco vede i detenuti subire il gioco avversario per il boicottaggio di Paul… Quando finge un infortunio, viene accusato dagli altri di aver venduto la partita come già fatto tra i professionisti… Toccato dalle loro parole ma, soprattutto, dalle violenze commesse dai secondini, con tanto d’infortunio a Granville, decide di tornare in campo. La vittoria arride infine ai Mean Machine, la squadra dei detenuti, per 36 a 35, provocando le ire del direttore che lo vorrebbe far uccidere dal capitano mentre va a prendere la palla del match che dona proprio al vecchio…