PAOLO SORRENTINO – LE CONSEGUENZE DELL’AMORE

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PAOLO SORRENTINO – LE CONSEGUENZE DELL’AMORE

PAOLO SORRENTINO – LE CONSEGUENZE DELL’AMORE

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INIZIO FILM – SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – CONTENUTI EXTRA (Inizio alternativo: il funerale; L’uomo con la valigia; Un commento critico; Le affinità misteriose; Scene tagliate; Olivia Magnani: breve ritratto; Teaser, Trailer, Galleria fotografica; Crediti)

Lugano. Titta Di Girolamo è un quarantanovenne abitudinario che vive da otto anni in un albergo. Privo d’immaginazione, come lui stesso si definisce, sopravvive riflettendo e osservano il mondo circostante, lui peraltro sofferente d’insonnia…

Nella struttura ha contatti con una coppia di coniugi napoletani, con i quali gioca a carte, perdendo, e dei quali spia i dialoghi con uno stetoscopio appoggiato alla porta, e con il direttore d’albergo al quale paga ogni primo del mese il costo del soggiorno…

Una cameriera si accorge intanto della presenza di un faldone celato all’interno del tubo catodico della televisione…

Titta è peraltro eroinomane da ventiquattro anni, drogandosi unicamente il mercoledì mattina alle 10… Rifiuta altresì di rivelare al direttore e ad altri avventori quale sia il suo vero lavoro o l’uso degli stupefacenti… Una volta all’anno si sottopone al lavaggio del sangue…

Separato da anni dalla moglie Giulia, ha anche tre figli che non vogliono però parlargli, lui che regolarmente telefona a casa…

Due volte a settimana, recuperata la pistola che tiene celata nel portadocumenti inserito nella televisione, Titta si reca con una valigia piena di soldi (un milione di dollari in contanti) in una banca dove impiegati contano a mano ingenti quantitativi di denaro, lavoro che essi svolgono in luogo delle macchinette “perché non bisogna smettere di avere fiducia negli uomini”…

La barista dell’albergo, Sofia, sembra a lui interessata e un giorno, mentre lui parla con il fratello, Valerio, di carattere opposto e prossimo a partire per le Maldive come maestro di surf, trova il coraggio di chiedergli come mai non abbia mai risposto ai di lei saluti… Dal giorno seguente Titta inizia a parlarle, rompendo così la propria routine…

Le valigie cariche di soldi le riceve da esponenti della mafia siciliana, depositando il denaro in banca in un conto a suo nome…

Un giorno si trova due sicari in stanza che si fanno ospitare, dovendo compiere l’omicidio di tale “Martusciello”… Ma in casa è presente anche il di lui amante, paraplegico, che viene ucciso per aver scorto in volto il sicario…

Una nuova valigia viene recapitata a Titta, alla presenza dei due, che la porta in banca. Risulta un ammanco di centomila dollari, da lui stesso sottratti, che, bluffando, riesce a far coprire dalla banca stessa minacciando la chiusura del conto…

Titta inizia a uscire con Sofia, acquistandole costosi regali e passandoci la notte assieme, in stanza… Quando la ragazza prende la patente, come preannunciato, lui le fa trovare in dono una costosa fuoristrada acquistata con i soldi sottratti dalla valigia… Lei, però, non l’accetta non volendosi “far acquistare”… L’indomani Titta la segue, scorgendola in compagnia di un goffo cliente scorto in passato in albergo… Turbato, la sera si droga, ricevendo la visita della ragazza in camera, lei giunta per scusarsi e “conoscerlo meglio”. Lui le racconta tutta la propria vita, dalla droga a come è diventato un prestanome della mafia, un tempo commercialista che, persi duecentoventi miliardi della mafia, è da allora costretto a vivere lì e a lavorare per loro… L’indomani è il suo compleanno e così la ragazza dichiara che andranno a festeggiare fuori città… Ma i due sicari che aveva ospitato gli rubano la valigia… Convocato dal boss, Titta decide di non rinunciare all’appuntamento con Sofia che attende però invano nella hall dell’hotel… Salda così il conto, comunicando al boss di essere in partenza… I coniugi, smascherati alcune sere prima come bari, gli consegnano l’ammontare approssimativo di quanto sottrattogli nel corso delle parite a carte…

Al boss Titta racconta quanto accaduto e di aver recuperato la valigietta che non vuol però consegnargli in quanto si sono “rubati” la sua vita… Il boss ordina di condurlo in banca per fargli cambiare intestazione al conto prima di eliminarlo… Mentre viaggiano in auto, viene mostrato il piano di Titta: ha subito il furto, ma si è subito riappropriato della valigia uccidendo nel garage i due sicari…

Il suo intermediario, Pippo, da tempo ostile al boss, è stato assassinato e giace al suo fianco in auto…

Titta viene infine condotto in una cava e lentamente immerso nel cemento di un pilastro affinché riveli il luogo dove ha nascosto la valigia. Ma non parla. Il suo ultimo pensiero, mentre Sofia entra invano nell’hotel sperando di trovarlo, è per un vecchio amico che lavora all’ENEL come addetto alle riparazioni dei tralicci di montagna… Immagina che, nei momenti di malinconia, nella solitudine, pensi a lui…