MIKE TESTIN – DEMENTIA

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Vietnam del Sud, 1974. George è uno dei soldati impegnati nell’inutile guerra dove viene fatto prigioniero dai vietcong per non mettere a rischio la vita di due commilitoni…
Ormai vecchio, George è sovente assalito dai ricordi bellici…
Un giorno, dopo aver soccorso un ragazzino bullizzato da due coetanei nel vialetto di fronte casa, ha un malore. Ricoverato in ospedale per quello che si rivela esser stato un ictus, gli viene diagnosticata un principio di demenza senile derivante proprio da quel malore… Lì, prima della dimissione, il vecchio ha un’altra visione, del commilitone Hendricks che si lacera a morsi le vene dei polsi…
Nei giorni seguenti, sedicente inviata dall’ospedale, si presenta l’infermiera Michelle… Dopo una sommaria visita, quella dichiara che George può anche rimanere in casa qualora accudito da un’infermiera. La nipote, Shelby, chiede se lei possa assisterlo, e così si fanno lasciare il numero per un eventuale ricontatto. Al vecchio la donna, apparentemente gentile, non piace affatto…
Alla fine i congiunti decidono di affidarlo alle cure di Michelle che s’insedia così in casa… Questa si rivela decisa e invadente, somministrandogli un narcotico. Il vecchio è di nuovo vittima dei ricordi delle torture subite in Vietnam…
Con la scusa di averlo trovato fuori casa, Michelle si appropria delle chiavi di casa, convincendo i di lui parenti trattarsi di una misura di sicurezza, risultando sonnanbulo…
Interessata ai cimeli e alle foto di guerra, percepito il dolore del passato in Vietnam e scorte le ferite delle sevizie subite, Michelle spinge George a raccontare quanto accadutogli… Il compagno di prigionia, Hendricks, morto dissanguato dopo essersi morso i polsi per liberarsi delle manette; l’uccisione dei carcerieri e la fuga… La donna gli fa poi prendere dei farmaci, compreso un imprevisto antidepressivo…
Il figlio, Jerry, per motivi di lavoro decide di lasciare il padre alle cure di Michelle. Rimarrà la figlia Shelby in paese…
La notte, il vecchio, a causa dei farmaci, ha nuove reminiscenze della prigionia… Destatosi, scende dabbasso, rinvenendo il cadavere della nipote e scorgendo Michelle intenta a sciacquare il coltello con il quale l’ha assassinata. Silente il vecchio torna in stanza, fingendo di dormire…
Quando al mattino si sveglia, si ritrova le mani e i vestiti ricoperti di sangue. Lavatesi le mani, scende dabbasso dove Michelle lo aspetta in cucina mostrandogli l’amato gatto decapitato. La donna ritiene sia dovuto ai ricordi destati e agli antidepressivi… La nipote e il figlio passano a trovarlo, furiosi per la sorte del gatto. Ritenendolo ormai in balia della demenza, non credono alle di lui accuse all’infermiera… Shelby va al piano superiore frugando nella borsa di Michelle e poi nei cassetti del nonno, appropriandosi di una catenina d’oro e di una pistola… Dopo un breve colloquio con il vecchio, scende per lavare in lavatrice indumenti e lenzuola insanguinati, ritrovandosi seguita dall’inquietante Michelle. Quella, durante il seppellimento del gatto, si mostra totalmente priva di emozioni, confessando di aver perso la madre da bambina. In un flash-back la si mostra mentre vede, bambina, il corpo della madre legato e trascinato via da un uomo con le dita dei piedi amputate…
Rimasti soli, Michelle inietta ancora un farmaco a George…
Shelby resta in paese, mentre il padre torna in città dopo averle ricordato che il vecchio è sempre stato un violento ubriacone…
Svegliatosi, dopo aver annotato su un diario l’orario, George scende al piano di sotto per telefonare di nascosto all’amico Sam. Ma Michelle irrompe in stanza chiudendo la conversazione e riportandolo a letto dove scopre l’appunto scritto sul diario…
L’indomani, quando Shelby si presenta in visita al nonno, Michelle la caccia via in malo modo. In camera dichiara poi al vecchio: iniziamo, non abbiamo molto tempo…
George, di nuovo in preda ai farmaci, principia una nuova serie di ricordi… Eccolo a un ricevimento di reduci presentarsi alla moglie di Hendricks, la spia che si è morso i polsi durante la prigionia…
Nel mentre Shelby segue Michelle che acquista anche una bambola cui stacca la testa. Ha a che fare con tale signora Hendricks… La donna accortasi di essere seguita, l’affronta e le buca le gomme dell’auto…
Quando Michelle torna a casa, vi trova all’interno Sam, preoccupato per l’amico. Quello si lascia convincere dei problemi di George, ma quando trova dei coagulanti, lei lo uccide a martellate accusando poi George: “Tutto intorno a lei muore, George”… Tenta poi di fargli bere alcolici…
Con l’ausilio di un commesso di negozio, Shelby riesce a entrare nell’abitazione dove ha visto entrare Michelle. Lì trova una fotografia di una dona bionda che indossa la stessa collana sottratta al nonno e che la psicopatica si è ripresa nel parcheggio del negozio…
Michelle, nel mentre, sottopone alle torture vietnamite George, rinfacciandogli di essere tornato e di aver anche ricevuto una medaglia… Lei è la figlia di Hendricks, la cui madre George ha dilaniato brutalmente… Ma ecco Shelby giunta per bussare alla porta dopo aver scoperto in ospedale non essere Michelle un’infermiera…
Shelby entra in casa, affrontata da Michelle che la immobilizza… George, intanto, liberatosi e recuperata la pistola, raggiunge Michelle che gli rinfaccia l’omicidio della madre… L’ha riconosciuto dalle dita del piede amputato. George confessa. Furibondo per la medaglia al codardo Hendricks che gli ha provocato tanta sofferenza, l’ha brutalmente uccisa per vendetta. Dopo averle sparato, si appresta a soffocarla. Lei, prima di morire, gli inietta un coagulante… Shelby, che ha assistito alla scena, in lacrime rifiuta di aiutarlo, sottraendogli l’anticoagulante. Arriva infine anche Jerry, al quale la figlia mente dichiarando di aver già chiamato l’ambulanza…