MARIA STELLA RASETTI – LA BIBLIOTECA È ANCHE TUA! VOLONTARIATO CULTURALE E CITTADINANZA ATTIVA

MARIA STELLA RASETTI – LA BIBLIOTECA È ANCHE TUA! VOLONTARIATO CULTURALE E CITTADINANZA ATTIVA
MARIA STELLA RASETTI – LA BIBLIOTECA È ANCHE TUA! VOLONTARIATO CULTURALE E CITTADINANZA ATTIVA

MARIA STELLA RASETTI – LA BIBLIOTECA È ANCHE TUA! VOLONTARIATO CULTURALE E CITTADINANZA ATTIVA

EDITRICE BIBLIOGRAFICA – Collana CONOSCERE LA BIBLIOTECA n. 15 – 2014

Nel libro, pubblicato da Editrice Bibliografica nel 2014, Maria Stella Rasetti affronta la tematica della presenza di volontari e associazioni all’interno delle biblioteche che, sempre più alle prese con tagli ai finanziamenti, nuovi servizi da offrire e digitalizzazione, trovano nella collaborazione attiva dei cittadini la possibilità di crescere e migliorare il servizio offerto sulla via delle “biblioteche sociali”…

1. IL MIGLIO EXTRA p. 7

2. L’EGOISMO È FINITO p. 19

Là dove prevalgono i legami verticali di sfruttamento e dipendenza su quelli orizzontali di reciproco aiuto, collaborazione e fiducia, persino gli individui dotati di molta civicness – ci dice l’autore – sono destinati a comportarsi in modo non cooperativo e ad agire in difesa, con egoismo e diffidenza. (p. 25)

3. SINGOLI O ASSOCIATI? p. 28

Nel capitolo viene analizzata la differenza tra il singolo volontario e un’associazione. In entrambi i casi, non deve esserci un eccesso nella promozione della propria attività, facendo, altrimenti, venire meno l’aspetto del volontariato… Del resto, i volontari non andrebbero mai impiegati in mansioni proprie degli assistenti bibliotecari…

4. INTERAZIONE, TEMPO, COMPETENZE p. 44

Nell’assegnazione dei compiti, va tenuto conto della disponibilità a interagire con gli altri, a operare in tempi decisi da altri e alla ricchezza delle competenze messe in campo (pp. 49-50).

5. FORMA E SOSTANZA p. 62

Di come può essere istituita un’associazione “Amici della biblioteca” (atto costitutivo – Statuto – Riconoscimento personalità giuridica – Scelta tra associazione di volontariato e di promozione sociale)…

6. LUCI E OMBRE p. 72

Come avviene per ogni fenomeno sociale, anche per il volontariato la realtà ci restituisce un uso potenzialmente buono e un uso potenzialmente cattivo: il discrimine non attiene alle intenzioni donative dei volontari (che non sono qui in discussione), ma riguarda piuttosto la tensione che può venire a crearsi tra volontariato e prestazione professionale. L’uso buono si rileva nei casi in cui viene esercitata una interpretazione corretta delle relazioni tra lavoro retribuito (dei bibliotecari) e lavoro gratuito (dei volontari), con l’effetto di lasciare la responsabilità piena dell’organizzazione e della gestione del servizio nelle mani del personale professionale, e promuovere la presenza dei volontari nella fornitura di attività aggiuntive e di supporto. L’uso cattivo si rileva invece quando si afferma una interpretazione distorta di questa relazione, tendendo ad affidare ai volontari lo svolgimento dei servizi di base, con l’intento di sostituire progressivamente il personale retribuito, allo scopo di risparmiare sul costo dei servizi. (p. 72)

Il volontariato non può svolgere funzioni di tappabuchi, né può essere gabellato come una sorta di necessario apprendistato gratuito, per poter acquisire un vantaggio di posizione dal quale spiccare il fortunato salto verso il lavoro retribuito. (p. 77)

7. ALLEATI SPECIALI p. 90

8. VERSO NUOVE COMPETENZE p. 101

Il personale esterno deve essere collaborativo, equilibrato, non legato a meri interessi di autoaffermazione, in grado di accettare il punto di vista altrui e decisioni condivise…

Per i bibliotecari saranno necessarie doti di accoglienza, gentilezza, cortesia e pazienza, di adattamento ai vari collaboratori…

9. DOVE E QUANDO? p. 117

RINGRAZIAMENTI p. 122

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE p. 124

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