MAKOTO SHINKAI – YOUR NAME [Kimi no na wa]


MAKOTO SHINKAI – YOUR NAME [Kimi no na wa]

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***Dvd ricevuto in dono da Giulia D’Amico***

2010. Mitsuha Miyamizu è una studentessa insoddisfatta della propria vita che si sveglia sovente in piena angoscia nel paesino di montagna di Itomori, vicino Tokyo. Analoga sensazione d’insoddisfazione la prova il coetaneo della capitale, Taki Tachibana, il tutto dopo aver visto una notte un meteorite…
Una mattina, incredibilmente, Taki si risveglia nel corpo di Mitsuha. Il suo inevitabile strano comportamento desta stupore nella sorella della ragazza Yotsuha e nella nonna, Hitoha, una sacerdotessa, così come nei compagni di classe… Il paese è in fermento per le vicine elezioni a sindaco cui prende parte il padre di Mitsuho, in cerca del rinnovo… Il giorno seguente tutto è tornato alla normalità e alla ragazza resta la sensazione di aver come sognato la vita di un altro che le ha lasciato scritto nel quaderno “Tu chi sei?”… Mitsuha odia la vita di paese e vorrebbe tanto andare via, al punto di dichiarare alla sorella di voler rinascere come ragazzo di Tokyo…
Quando Taki si sveglia nei suoi panni c’è Mitsuha, altrettanto a disagio nel nuovo corpo. Entusiasta di trovarsi in città, si ritroverà a lavorare alacremente come cameriere nel ristorante italiano Il giardino delle parole… Prima di andare a dormire si appunta sulla mano il nome Mitsuha e scrive una nota sul diario virtuale di Taki…
L’indomani Taki si risveglia nel proprio corpo, dovendo affrontare quanto fatto da Mitsuho… Di giorno in giorno i due continuano a scambiarsi le vite, lasciandosi messaggi scritti su fogli di carta, diario virtuale e parti del corpo, dapprima involontariamente, poi con l’intenzione di trovare una soluzione… Per prima cosa s’impongono un decalogo da rispettare per non peggiorare la propria condizione…
La mascolinità di Taki le consente di raggiungere un’insperata popolarità a scuola, mentre Mitsuho gli fa ottenere un appuntamento con la bella capo cameriere Miki Okudera della quale il giovane è innamorato… Al termine dell’appuntamento osserva in cielo la cometa, cosa che anche la ragazza fa dal paesino dove si tiene una festa sacra autunnale. Da quel momento i loro corpi non si scambiano più…
Documentatosi su varie aree rurali del Giappone, Taki vi si reca in treno, accompagnato (senza invito) dalla stessa Miki e da un altro collega, Tsukasa… È così costretto a raccontare agli amici parte della sua relazione con Mitsuha con la quale non riesce più a scambiare messaggi…
La ricerca sembra vana, quand’ecco che in un locale un cameriere originario di Itomori riconosce in un disegno di Taki il proprio paese d’origine che ora è però distrutto essendovisi schiantata la cometa… I tre giovani raggiungono così il paese e gli amici fanno notare a Taki che la tragedia è avvenuta tre anni prima… Taki insiste, ma dei messaggi scambiati con Mitsuha non c’è più traccia… 4 ottobre 2013, durante il festival d’autunno… Tornati a Tokyo, Taki e gli altri si documentano sulla tragedia. Nell’elenco delle vittime risultano Mitsuha, la sorella e la nonna… Un braccialetto al polso prodotto a Itomori e i cui non ricorda la provenienza, dà al giovane lo spunto per non arrendersi. Grazie al ristoratore torna così a Itomori, perlustrando la zona del vecchio tempio dove ha ricordo di essere stato nei panni di Mitsuho. In una grotta ne ha la conferma: vi è già stato e lo scambio è avvenuto con la Mitsuho di tre anni prima della tragedia per uno sfalsamento temporale già in atto in quel punto. Bevuto il saké lasciato in dono agli dei quando era nei di lei panni, Taki compie un viaggio spazio temporale che lo conduce nel corpo della ragazza della quale ripercorre l’intera vita fin dalla nascita…
Taki/Mitsuha parla alla nonna della catastrofe, ma quella, ormai vecchia, che ha già vissuto simili esperienze, le spiega che nessuno crederà all’allarme della prossima caduta del meteorite. Nonostante ciò la ragazza cercherà di salvare la popolazione lanciando un allarme di evacuazione dalla scuola con l’ausilio di due amici… Il padre ovviamente non le crede, rifiutandosi di firmare un ordine di evacuazione… Dalla sorella apprende che il giorno precedente è stata a Tokyo dove si è incontrata con Taki in metroplitana, ma lui non l’aveva riconosciuta… Nell’andare via gli ha lasciato il braccialetto…
Mitsuha/Taki corre verso il monte sede del santuario dove si trova Taki/Mitsuha, certa di essere morta a causa del meteorita essendo il paese scomparso. I due hanno così modo d’incontrarsi nuovamente e riconoscersi sebbene nei corpi l’uno dell’altra. Subito dopo, scesa la sera, i loro corpi s’invertono nuovamente. Ma, proprio quando stanno per scriversi i nomi sulla mano, Mitsuha svanisce… Entrambi, passata la cometa, dimenticano però i nomi degli altri…
Giunta la sera, Mitsuha entra in azione provocando l’esplosione della centrale elettrica con l’ausilio dell’amico Katsuhiko. Nel mentre viene diramato da Sayaka un avviso di evacuazione e raduno dei cittadini presso la scuola che il meteorita non colpirà…
Mentre corre per raggiungere il padre disperandosi per aver dimenticato il nome di Taki, Mitsuha si ritrova sulla mano la scritta “Ti amo” che il ragazzo le ha lasciato sul Monte… Raggiunto il genitore, riesce infine a convincerlo all’evacuazione. L’impatto del frammento provoca così solo danni materiali e pochi morti… Taki si risveglia sul monte senza ricordare nulla…
2018. Taki è ormai un giovane laureato in cerca di lavoro ma con la sensazione di essere in cerca di qualcosa o qualcuno… In casa tiene ancora una nutrita documentazione sui fatti di Itomori, non riuscendo a darsene una spiegazione per l’assenza in loco di conoscenti…
Taki ignora che in città si è trasferita anche Mitsuha che porta ancora nei capelli il laccio da lui resole sul monte. Un giorno i due s’intravvedono in due vagoni opposti. Entrambi in cerca di qualcuno, realizzano essere il dirimpettaio l’oggetto della ricerca. Scesi alla più vicina stazione si cercano, ritrovandosi su una scalinata, ma passandosi di fronte senza fermarsi. Non è che ci siamo già incontrati?, riesce infine a trovare il coraggio di chiedere Taki. L’ho pensato anch’io, risponde lei in lacrime, prima che entrambi si chiedano contemporaneamente “qual è il tuo nome?”…