LUIS SEPULVEDA – LA LAMPADA DI ALADINO E ALTRI RACCONTI PER VINCERE L’OBLIO

LUIS SEPULVEDA – LA LAMPADA DI ALADINO E ALTRI RACCONTI PER VINCERE L’OBLIO
LUIS SEPULVEDA – LA LAMPADA DI ALADINO E ALTRI RACCONTI PER VINCERE L’OBLIO

LUIS SEPULVEDA – LA LAMPADA DI ALADINO E ALTRI RACCONTI PER VINCERE L’OBLIO

TEA – Collana TEADUE n. 1749 – Ottobre 2009

TRADUZIONE: Ilide Carmignani

CAFFÈ MIRAMARE p. 7

Sepulveda omaggia Nagib Mahfuz e Kavafis…

Recatosi in visita ad Alessandria per visionare la biblioteca e la casa di Kavafis, rientrato una sera in albergo, inizia a bere champagne ascoltando la vicina cantare in tedesco. Quella gli dà un appuntamento per l’indomani, all’hotel Miramare. Scoprirà inesistente il locale, così come la donna, frutto di un miraggio prodotto dal connubio di alcool e versi del poeta…

L’HOTEL ZETA p. 13

Ricordo di Julio Garcia, detto El Siete, con il quale ha spesso soggiornato all’Hotel Zeta, giornalista e disegnatore che, nonostante i militari gli abbiano amputato tre dita, non ha rinunciato alla propria passione, fabbricando poi documenti falsi per i resistenti…

Tramite alcuni disegni dell’amico, ricorda inoltre la fontana dove giace tombato il cadavere di un coccodrillo lì destinato per punizione dal colonnello Morrison che lo aveva portato dall’Egitto per farlo accoppiare con gli Jacaré…

Ricorda la stanza sempre chiusa dove venne ucciso Mauricio il Gallero che, assieme alla moglie Josefina, vinceva a ripetizione combattimenti di galli… Ecco ancora la storia dello specchio lasciato da Abdul Garib El Masin, libanese giunto un giorno per caso e ritenuto portafortuna. Sarà costretto a fuggire assieme al suo primo amico-cliente, il barbiere cinese Benjamin Chang, dopo che, per aver donato uno specchio alla moglie del sindaco di Islandia, principiò un moto d’inaccettabile onestà per questo accusato di essere un sovversivo…

Jan Skerenson giunse invece un mattino dalla Danimarca, per piangere quaranta giorni sull’amore infranto, riempiendo un acquario con le sue lacrime…

Il tempo lo avrà ormai cancellato, quell’albergo al limitare della foresta…

CENA CON POETI MORTI p. 29

Durante una cena al ristorante Off Record, Sepulveda ricorda alcuni poeti rivoluzionari: Hugo Araya, detto il Selvaggio, Francisco Melo Santos, detto Pancho, e Roberto Contreras Lobos, detto il Pensionato…

STORIA MINIMA p. 39

In memoria di Rafael Ramirez Heredia, che un giorno ha vanamente atteso con fiori appassiti in mano…

IL CUORE DI MARIA p. 41

L’incontro con la morte durante un Carnevale a Rio con la fidanzata Gisela…

LE COSE DELL’AMORE p. 47

A quattordici anni incontra al Centro Catalano di galateo Marly, allieva del Santiago College, che gli dà un appuntamento al quale lei però non si presenta. Senza conoscerne il nome non ha modo di ritrovarla…

Alcuni anni dopo, però, ormai universitario, impegnato nel movimento studentesco sessantottino, se la ritrova di fronte, lei membra della Gioventù Comunista. Si appartano nel sacco a pelo, ma Luis viene chiamato per un consulto e al ritorno non la scopre andata via…

Dopo la caduta di Allende, a venticinque anni, in carcere Luis riceve a sorpresa la visita di Marly, che non ha mai dimenticato, a promettergli di attenderlo all’uscita. Ma lei non manterrà la promessa…

Venticinque anni dal loro primo incontro, durante una visita al Centro Catalano, Luis v’incontra Marly con la quale può finalmente fare l’amore…

L’ISOLA p. 63

Amburgo. Luis dà l’addio alla sua amante, vagando poi per le strade dove s’imbatte in un vecchio ubriacone. Decide poi di tornare all’isola di Sylt. Durante il tragitto che da essa lo separa, ha modo di rievocare la propria storia d’amore…

Un giorno, al termine di una manifestazione contro Strauss, stordito da una manganellata, era stato soccorso dal comunista Kurt e condotto nella di lui casa assieme a due argentini. È lì che ha avuto modo di scorgere per la prima vola la bella Silke, moglie di Kurt, della quale s’innamora a prima vista. Ma, per anni, entrambi sposati, non hanno mai trovato il coraggio di andare fino in fondo… È stato proprio Kurt, alcuni anni dopo, in punto di morte, a benedire la loro relazione, relazione che Luis ha troncato per la richiesta di Silke di essere qualcosa di più di un’amante…

A Sylt, sulla tomba di Kurt, ha così modo di ricordare l’amico e l’amata Silke…

L’ANGELO VENDICATORE p. 85

Amburgo. All’hotel Blauer Stern viene rinvenuto il cadavere di una ragazza sui venticinque trent’anni assassinata con due colpi di pistola… La polizia convoca all’obitorio Luis, giornalista del Morgen Post, interrogato dall’agente Kaltwasser in merito all’identità della donna che quello dichiara di non conoscere… Gli agenti insistono: in un diario della vittima hanno trovato il suo nome e numero di telefono… Condotto in centrale, Luis ribadisce di non conoscerla, fornendo un inattaccabile alibi…

Tornato a casa, Luis trova un messaggio in segreteria, in spagnolo, con il quale gli si intima di non parlare. Avverte i poliziotti che gli mettono il telefono sotto controllo…

Senza riuscire a frenarsi, Luis si reca l’indomani all’hotel, in cerca del portiere brasiliano unico in grado di svelare l’identità dell’assassinata… Corrompendo il portiere, ne scopre l’indirizzo, ma, giunto nel quartiere di Altona, vi trova la polizia schierata: il portoghese è stato infatti assassinato… Nuovamente convocato in centrale, dichiara il vero sul motivo per il quale si era recato ad Altona… Gli viene assegnata la scorta del gigantesco Meier, amante delle piante e del cibo sano. Un secondo messaggio gli era infatti nel mentre stato lasciato in segreteria…

La sera, oppresso dalla fame, Meier chiama in centrale per avere del cibo, nonostante il rischio di un attacco. Si presenta Kaltwasser, ma alle sue spalle si trova il misterioso killer che s’impossessa dei panini, che non gli piacciono in quanto con soia, disarma i poliziotti e si allontana con Luis. Condottolo sul tetto, gli intima di rivelare il nascondiglio di una lista, che presume abbia ricevuto dalla donna assassinata, in cambio di centomila dollari, o lo avrebbe gettato nel vuoto. Ma, a salvare Luis, ecco un altro uomo che aveva scorto nei panni di un drogato all’esterno dell’albergo. Questi rivela l’identità del sicario: Johnny Sala, alias comandante Ulises, addestrato dagli statunitensi e attivo in Nicaragua e ora al soldo di un’organizzazione che vende organi di bambini del Centro e Sud America. La donna era giunta per acquistarne con una lista. Ad uccidere la donna sono stati i ribelli, “l’angelo vendicatore”, mentre Johnny ha eliminato il portoghese per cancellare le tracce, cercando di contattare poi Luis il cui nome era stato artificiosamente scritto sul taccuino dallo stesso “angelo”. Dal delitto lo ha sempre seguito per proteggerlo… Luis, ora libero, corre a chiamare la polizia, nel mentre scesa in strada, potendo unicamente scorgere il corpo di Johnny volare nel vuoto e schiantarsi al suolo… Del rivoluzionario giustiziere non troveranno invece traccia alcuna…

LA RICOSTRUZIONE DELLA CATTEDRALE p. 117

Nel paesino di El Idilio, conteso tra Ecuador e Perù, la popolazione è costretta a sfollare a seguito di un bombardamento che distrugge il municipio, la bottega del dentista, Rubicondo Loachamin, e la “cattedrale” edificata dopo il suo arrivo, tempo prima, del colombiano Eladio Galan…

A guidare gli sfollati erano stati proprio il dentista e il suo grande amico, l’avventuriero Antonio José Bolivar Proano, solito leggere agli indios i romanzi d’amore che tanto l’appassionano… Invano il sindaco aveva proposto agli abitanti e agli indios di tornare in paese… Lo fanno, in avanscoperta, il dentista e Antonio, giungendovi dopo una settimana di marcia nella foresta. Durante il cammino hanno modo di ricordare l’arrivo di Eladio e l’edificazione di una baracca chiamata Cattedrale, all’interno della quale si esibivano modesti circensi… Il paese, accertano, è stato distrutto, ma ecco spuntare dalla vegetazione Eladio, dimagrito ma salvo… Insieme i tre iniziano la ricostruzione della “cattedrale”…

LA LAMPADA DI ALADINO p. 135

Aladino Garib, palestinese sbarcato a Puerto Eden, gira con il suo campionario di coperte, mutande, magliette, ago e filo nelle terre del Sud del Mondo, detto dai locali il “Turco”… Una sera si ritrova in tenda una bellissima kawésqar che, desiderosa di avere una coperta invernale, gli si offre per tutta la notte. Aladino gli regala anche una lampada, la lampada di Aladino…

L’ALBERO p. 143

Sull’isola di Lennox un solo albero di larice resiste, imperterrito, agli attacchi del clima ostile, sorretto dalla memoria degli altri, nel corso del tempo abbattuti dal vento e dal freddo…

L’OSTINATA FIAMMELLA DELLA FORTUNA p. 145

In un villaggio sperduto dell’Amazzonia vive don Aladino Sepulveda, vecchio capostipite di una famiglia di fannulloni. Nei momenti di crisi, si reca nel paese di Esquel a vendere vecchie monete d’argento lasciate in una capanna da Butch Cassidy e altri ladroni nordamericani, monete che in passato gli hanno cagionato numerosi guai e tante botte…

Ha nel tempo escogitato un sistema perfetto: uscire con il cane, Cachupin VI, che nel luogo dell’appuntamento defecherà le monete e incassare la metà del ricavato della vendita facendosi spedire cibo e medicinali…