LUCIANO SALCE – FANTOZZI

LUCIANO SALCE – FANTOZZI

INIZIO FILM – SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – CONTENUTI EXTRA (La tragica storia di Fantozzi raccontanta da Paolo Villaggio – Prima Puntata; Cast Artistico, Cast Tecnico; Credits)

 

Pina Fantozzi, moglie del ragionier Ugo, telefona alla Megaditta (Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica) presso la quale il marito lavora per chiederne informazioni, non avendo più sue notizie da diciotto giorni. La donna denota un servilismo inenarrabile, mutuato dal marito… Dopo ricerche l’impiegato viene rinvenuto, grazie all’addetto ufficio impiegati smarriti, murato vivo dietro una parete… Seppure scosso, torna in ufficio tra l’indifferenza dei colleghi che neanche si erano accorti della sua scomparsa e intenti a truccarsi o a giocare a battaglia navale. Sulla sua scrivania migliaia di pratiche che gli altri continuamente gli passano approfittando  della sua sudditanza, sottomissione e servilismo innati…

Quotidiana, al mattino, la lotta contro il tempo per arrivare in tempo al lavoro per la timbratura delle  08.30, con sveglia alle 07.51, dopo anni di calcoli scientifici sull’ottimizzazione dei tempi, arrivando addirittura a tentare di prendere, un giorno, l’autobus al volo per recuperare minuti persi per un imprevisto. Finirà picchiato dagli altri passeggeri, bigliettaio incluso, tirati giù dal mezzo. È in ambulanza che arriva alla Megaditta. Incitato dagli altri, la sua corsa ha comunque successo, riuscendo a timbrare in tempo per un solo secondo prima di svenire… L’uscita delle 17 vede invece i dipendenti lesti come centometristi…

Amore di Fantozzi è la signorina Silvani, che da anni tenta di conquistarne le attenzioni con regali e favori… Durante il funerale della nonna del direttore, riesce a convincerla ad accompagnarla a casa. Strada facendo la invita a pranzo da Gigi er troione. Emozionato per la risposta affermativa, taglia la strada a tre balordi che, provocati dalla Silvani, finiscono per malmenarlo. La Silvani, accusata, si offende, scendendo dall’auto che l’impiegato schianta poco dopo contro un palo… I fiori comprati per l’amante li porta a Pina che, però, in bigodini gli appare più brutta del solito…

Mentre perfino il distributore automatico lo umilia non erogando quanto pagato, Fantozzi è coinvolto dall’instancabile Filini dell’ufficio sinistri a prendere parte alla partita tra scapoli e ammogliati. L’incontro si tiene in uno squallido campetto di periferia, tra infortuni, miraggi e l’immancabile nuvola che scarica fiumi di acqua sui poveri impiegati a riposo…

Coinvolto dal solito Filini, spesa una fortuna per l’acquisto di attrezzatura da pesca, seguiti dalla solita nuvola, Fantozzi parte con il collega alla volta del lago finendo per rovesciare acqua su un ministro estero. Saranno così condannati a cento nerbate… A notte fonda raggiungono il campeggio, dove sono insultati dagli altri avventori per il rumore che provocano nel maldestro tentativo di montare la tenda… E così, per non far rumore, schiacciatogli un dito da Filini, Fantozzi è ogni volta costretto a correre lontano ad urlare… L’indomani, tra le risate dei campeggiatori, mettono a mollo la barca ma, incapaci di accendere il motore, la fanno affondare forandola con l’asta di una bandiera da usare come vela… Noleggiata a prezzo astronomico una barca a remi, si cimentano disastrosamente con la pesca. Intrecciatisi con lenze e reti, assetati e scottati dal sole, iniziano ad avere allucinazioni…

La viglia di Natale i megadirettori si scambiano doni faraonici, lasciando ai dipendenti una bottiglia con panettone dopo che i loro bambini hanno recitato una poesia di fronte a loro. Quando giunge il momento della brutta e sgraziata Mariangela Fantozzi, iniziano a deriderla come fosse una scimmia facendola piangere. Per una volta nella vita il ragioniere riesce a mostrare un minimo d’amor proprio, portando via la figlia dopo aver porto i suoi servili auguri ai direttori, rincuorando poi la figlia nell’andar via…

La sera del cenone di Capodanno, organizzato ovviamente da Filini, gli umili impiegati con le rispettive famiglie si ritrovano in uno squallido locale. A Fantozzi toccano ovviamente i posti peggiori e un cameriere laido, dispettoso, maldestro e vendicativo… Il capobanda, impegnato in un’altra festa, alle dieci e trenta modifica l’orario anticipando indegnamente il momento del brindisi… Alla mezzanotte reale, gli impiegati si ritrovano così in strana durante lo scoppio dei petardi e il lancio di roba vecchia dalle finestre. Una lavatrice si schianta proprio sulla Bianchina di Fantozzi…

Il nuovo direttore dell’ufficio promozioni, è tale Catellani…

Fantozzi vede frustrati i suoi tentativi di flirtare con la Silvani a mensa, scoprendo da Filini che Catellani assegna promozioni a chi perde giocando a biliardo contro di lui… Il viscido e odioso Calboni, che già la Silvani gli ha tolto, è riuscito a ottenere favori proprio in tal modo. Pina gli consiglia di farlo anche lui e così inizia a prendere lezioni da un maniaco nottambulo maestro che vuol invece far di lui un campione. Per non svelare alla moglie quanto sta facendo, simula di star tradendola. Ma lei una notte lo attende in piedi scoprendo la misera verità… Il mattino seguente, mentre sta per scalciare la statua della madre di Catellani sulla quale sbatte quotidianamente, si accorge della presenza del direttore. Simula di star pulendola e, più tardi, il superiore si presenta in mesa dove gli chiede spiegazioni invitando poi tutti a giocare a casa sua il sabato successivo. Fantozzi è il primo giocatore sfidato dal superiore. Continuamente insultato, sul punteggio di 49 a 2, il ragioniere si ribella iniziando a mettere in pratica gl’insegnamenti del maestro vincendo la partita. Catellani s’infuria e così Fantozzi fugge prendendo in ostaggio la di lui madre per chiederne il riscatto. La donna si è però innamorata di lui che è così costretto alla fuga…

Tre mesi dopo Fantozzi, guardandosi allo specchio, si vede alquanto fuori forma. Un colpo della strega lo dimostra, ma, assieme a Filini, eccolo recarsi al campo da tennis alle sei di mattina per una partita. In mezzo alla nebbia e nel gelo totale, i due si sfidano comicamente…

Abbandonato lo sport, Fantozzi tenta di dimagrire recandosi alla clinica Le Magnolie, specializzata nel dimagrimento. La struttura, dalla retta esorbitante, si rivela essere una sorta di carcere nel quale la notte si odono i lamenti infernali dei ricoverati che sono torturati con odori di cibi introdotti nella celle con appositi tubi. Il direttore guadagna così dallo smercio di vere pietanze vendute a peso d’oro ai reclusi in piena notte. Finirà per indebitarsi pesantemente… Nonostante sia stato sorpreso a mangiare in piena notte dal direttore, Fantozzi continua con i suoi acquisti, riuscendo però ad evadere…

Fantozzi tenta allora di mascherare i chili di troppo indossando il vestito di uno stilista che comprime il corpo. Strappato un appuntamento alla Silvani, la porta nel ristorante giapponese dove tra un equivoco e l’altro, l’obesità del ragioniere viene svelata e… Pier Ugo, il cane della donna, cucinato per equivoco!… Dovrà ricomprargliene un’intera figliata e recarsi in vacanza a Courmayeur assieme alla Silvani e al megalomane Calboni. Costretto a viaggiare nel sedile posteriore della cabrio, ormai gelato, Fantozzi delirando afferma di esser stato campione di sci… Arrivati su posto, riconosce la contessa Mazzanti Serbelloni Vien dal Mare, alla quale aveva riportato in stazione un libro giallo, la quale, dopo intervento di Calboni, li invita a una festa in casa sua dove gli fa conoscere i personaggi di spicco presenti… In loco, come cameriere, lavora ancora il pasticcione che gli ha rovinato la cena di Capodanno e che finisce per farlo cadere in un pentolone di polenta… La Silvani presenta Fantozzi come campione di sci e così l’indomani sono invitati in pista… Dopo una notte in una squallida topaia, eccoli intenti a sciare… Spinto da un altro sciatore, ecco smascherata la sua menzogna. Perso il controllo, finirà per arrivare alla baita in piena notte a pelle di leone, assistendo poi all’amoreggiamento dei due colleghi…

Dopo l’ennesima delusione amorosa, Fantozzi decide di farsi trasferire in un altro ufficio, quello di Polagra, un giovane intellettuale di estrema sinistra tenuto alla larga da tutti per le sue idee politiche… Quello lo indottrina, permettendogli di arrivare alla “verità” sulla società e la Megaditta. Infuriato, un mattino scaglia una pietra contro una finestra dell’edificio. Il Mega Direttore Galattico in persona lo convoca nel suo ufficio, ma, anziché farlo crocifiggere in sala mensa come da lui temuto, quello lo fa discutere di politica nel suo asettico e spartano ufficio. Gli offre da mangiare, smonta le sue idee politiche riducendo il tutto a una distinzione nell’uso dei termini, la pensano  allo stesso modo in fin dei conti. È pur sempre un medio progressista… Lo perdona, facendogli l’onore di  entrare nell’acquario degli impiegati, nel ruolo di triglia, dopo avergli fatto toccare con mano la mitica poltrona di pelle umana…

img_20170116_211636