LUCIANO LIGABUE – RADIOFRECCIA (DVD)

LUCIANO LIGABUE – RADIOFRECCIA

 

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INIZIO FILM – SELEZIONE SCENE – SOTTOTITOLI – CONTENUTI EXTRA (TRAILER; VIDEOCLIPS: Ho perso le parole; Metti in circolo il tuo amore; BACKSTAGE: Il set della radio; Il set del bar; Una prova; SCHEDE: Cast artistico; Cast tecnico, Note di regia; FOTO GALLERY)

 

La vita reale non è perfetta, recita il pazzoide Bonanza patito di film…

Telefonate pro e contro l’annunciata cessazione delle trasmissioni di Radiofreccia, già Radio Raptus ai tempi delle prime Radio Libere… Sono le 22 del 20 giugno 1993. In prossimità del diciottesimo anno d’attività della radio, il dj e fondatore Bruno Iori ne annuncia la chiusura. Non chiude per motivi economici… Ne inizia a raccontare la storia di quella piccola radio…

Flash-back. 1975. Tempo della nascita di radio libere e della diffusione di droghe pesanti, dell’eroina in particolare. Tra gli eroinomani l’amico Ivan Benassi, detto Freccia, ritrovato cadavere sulla cunetta della statale appena fuori il paese in cui vivono. In suo onore il cambio di nome della radio, da Raptus a Freccia appunto… Abbandonato lì da altri drogati dopo la sua overdose… Al funerale la bara venne accompagnata da Can’t help falling in love di Elvis…

La narrazione parte in flash-back con voce narrante di Ivan che, sulla tomba del padre, saluta il genitore parlando della lasciva madre che, avvenente, lo ha sempre tradito in vita…

Ivan passa le giornate al bar, affollato di avventori grotteschi e alienati. Figura paterna ed equilibrata quella del burbero barista stalinista Adolfo, il quale fa appassionare il curioso Bruno al mondo delle radio libere… Il ragazzo coinvolge gli amici: con pochi soldi potranno avviare una propria radio in FM…

A casa Ivan litiga costantemente con la madre lasciva e il suo attuale compagno…

Rubato da un magazzino incustodito lana di roccia, assi e altro materiale, i ragazzi iniziano l’allestimento di Radio Raptus. Bruno ne è entusiasta, contagiando fin da subito anche Freccia che, un giorno in campagna, è felice di averne captato le frequenze con l’autoradio…

Durante una partita del campionato di calcio, con Adolfo allenatore e finanziatore della squadra, Freccia dà subito il via a una rissa poi, rincasato, dà una testata all’amante della madre per poi andarsene con i suoi pochi effetti personali, piazzandosi nell’edificio dove Bruno ha posto la radio. Si lamenta per la musica che l’amico passa, ma quello ribatte chiedendogli dischi da trasmetterne di diverso genere e annunciando di voler aumentare il numero di ore di trasmissione, magari con l’ausilio di altri volontari…

L’indomani Freccia s’imbatte in una bella impiegata di un’agenzia immobiliare, Marzia, entratovi per cercare un appartamento in affitto. E poi, via, solita puntata al bar con battute e scherzi…

Freccia prova a trasmettere alla radio, in piena notte, raccontando tutto quello in cui crede,visto che al bar, nel pomeriggio, il cinico Boris lo aveva accusato di non aver mai creduto in nulla. Terminato di parlare, mette su Rebel Rebel…

La squadra di calcio va sempre peggio, mentre gli amici del bar fanno una colletta di dischi per Bruno…

Per Freccia la vita si complica per via della relazione con una eroinomane che lo introduce nel mondo della tossicodipendenza…

A caccia notturna di pesci siluri nel laghetto privato di una villa, non prendono nulla con le canne ma, quando seguono Freccia in acqua, alla fine uno di quegli orridi pesci lo pescano davvero. È lo stesso Freccia a rimetterlo in acqua poco dopo…

Sempre più ragazzi si presentano a Radio Raptus per provare da dj…

Ivan viene prelevato a lavoro dall’innamorata Marzia che gli mostra una bella casa, quella del laghetto!, nella quale potrà dimorare in attesa della sua vendita o affitto… Dopo aver fatto sesso con la donna, Ivan la sera si reca in radio dove trova anche Tito allontanatosi da casa. Di notte Ivan sta male… La sua relazione con l’eroinomane prosegue. Lei gli fornisce droga e sesso, ma gli chiede anche soldi in continuazione…

Bruno trova intanto un primo sponsor, il salumificio Ruini, che gli consente di ingrossare ulteriormente il progetto…

Le vite dei ragazzi scorrono sempre più su binari paralleli. Bruno con la musica, Ivan tra droga e furti, Tito che quasi uccide il padre che abusava della sorella dodicenne. Lo dice a Freccia che però, intento a giocare al bar ai videogame, non gli dà retta ritrovandolo poco dopo presso la caserma dei carabinieri. L’uomo non è morto e Ivan finisce in prigione… Freccia ha come unica confidente Marzia, una sorta di madre amante alla quale arriva però a rubare i soldi per la droga… Lei lo vede frugare nella sua borsa. La loro relazione è finita…

Ivan ha un carattere sempre peggiore, macchine diverse e malori durante gli allenamenti. Evidente a Bruno, cui un giorno ha dato un passaggio, che sia diventato un delinquente. L’amico lo sorprende anche con la roba rubatagli in radio… Sempre più dipendente, Freccia inizia ad assaltare gioiellerie con un dentro e fuori da prigione e ospedali… Riesce a smettere per un breve periodo quando ormai l’eroina era diventata di moda…

Tito esce di prigione dopo ventuno mesi, turbato da quanto fatto…

Ormai inaffidabile, Ivan viene licenziato dalla fabbrica in cui ha sempre lavorato… Parte della liquidazione la usa per rifondere Marzia dei soldi rubatili e lei lo aiuta con le sue crisi… Per un periodo migliora, riuscendo perfino a tornare a giocare a calcio… Gli amici vanno intanto al matrimonio di Iena che si sposa con Nadia, una ragazza un po’ lasciva… Durante i festeggiamenti ne hanno la conferma: fa sesso con Boris, sorpresa in bagno da Freccia mentre in sala l’aspettavano per il taglio della torta. Boris se ne va e, dopo il pranzo, Bruno decide di aiutare gli amici coinvolgendoli nell’attività della Radio per affrontare i loro problemi. Durante la trasmissione “Ora d’aria”, riesce a far parlare Ivan della sua esperienza con la droga. Ora è pulito grazie a Marzia, ma potrebbe sempre ricascarsi…

Radio Raptus Borgo inizia intanto a far concorrenza a Radio Raptus…

Freccia s’innamora intanto di una ragazza di Carpi, Federica, che, in fin dei conti, neanche lo ricambia. Una gatta da lui idealizzata. Lui vorrebbe una relazione stabile, lei no… Marzia gli propone di stare con lei, ma lui è troppo preso dall’altra che inizia a pedinare. Ci sta male, viene nuovamente respinto, finendo così per ricadere nella tossicodipendenza… Morirà per overdose la notte stessa…

Il funerale…

Sedici anni sono trascorsi… Fine flash-back…

Mancano cinque minuti al termine delle trasmissioni e Bruno racconta cosa fanno a distanza di anni i protagonisti di questa storia. Lui ha sposato la fidanzata che ha dalle medie, come predettogli da Boris, lasciando il locale con la registrazione del Credo di Freccia… Si allontana in auto raggiungendo il bar dove carica gli amici di sempre…

Il film si chiude con Freccia ripreso a fumare la sigaretta seduto sul prato ad osservare le due auto rubate per Cristina prima di tornare a drogarsi e morire d’overdose. In sottofondo Ho perso le parole di Ligabue…

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