LUCA MINIERO – UN BOSS IN SALOTTO


LUCA MINIERO – UN BOSS IN SALOTTO

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Bolzano. I Coso sono una famiglia borghese che vive una vita monotona e tranquilla. Il nucleo è composto da Michele, sua moglie Cristina e i figli Vittorio e Fortuna… I bambini frequentano di malavoglia la scuola privata o i corsi cui i genitori li hanno iscritti, mentre Cristina fa di tutto per divenire amica della moglie di Manetti, costruttore per il quale lavora Michele al fine di fargli ottenere una promozione…
Un giorno, a turbare la quiete familiare giunge una convocazione per Cristina in commissariato. La donna, che si finge piemontese, si rivela essere di origini campane e di chiamarsi Carmela Cimmaruto. È stata convocata poiché il fratello, Ciro, è stato arrestato per affiliazione alla camorra. In attesa del processo le viene richiesta conferma di ospitarlo in casa ai domiciliari. Lei dapprima rifiuta, poi è costretta ad accettare per non farlo finire in carcere. Il marito e i figli sono sorpresi di vedere Ciro che lei aveva sempre spacciato per morto…
Dopo le inevitabili iniziali incomprensioni dovute alla rudezza di Ciro, la famiglia sembra accoglierlo, soprattutto i nipoti, con Cristina a firmare l’assenso all’ulteriore permanenza in casa ai domiciliari…
Michele, in difficoltà economiche, rischia di perdere la casa, ritrovandosi a chiedere consiglio proprio a Ciro… Quest’ultimo rovina la cena con i Manetti che, la sera, scoprono dal telegiornale essere Ciro un camorrista. Convinti di poter trarre giovamento da un appoggio malavitoso, decidono così di accordare una promozione a Michele anziché licenziarlo e sfrattarlo…
In udienza Ciro viene prosciolto, sconosciuto a tutti i pentiti interrogati. Si era finto un affiliato per sentirsi finalmente importante… Ciro riparte in treno per il sud, salvo ritrovarsi poi ancora in famiglia…