AAVV – POESIE YIDDISH


AAVV – POESIE YIDDISH
ACQUAVIVA – 2009

INTRODUZIONE
Di Giuseppe D’Amborosio Angelillo p. 1

HIRSH GLIK p. 9

LASCIAMI TACERE
Lasciami, lasciami tacere
che le parole sono terminate.
Lasciami dire una preghiera
abbassato, con occhi chiusi.
Nessuno, né guardie in armi
né cancelli, né filo spinato,
nulla può impedire alle lacrime
di scendere verso il basso. (p. 10)

ITZHAK LEIBUSH PERETZ

NON CREDERE
[…]
No, il mondo non è una locanda, non è una Borsa né una giungla,
giacché tutto è passato, misurato
nessuna goccia di sangue e nessuna lacrima si cancellano,
nessuna scintilla nella lampada ad olio muore invano,
i pianti diventano fiumi e i fiumi mare,
diluvio il mare, la scintilla tuono,
oh non credere che non vi sia un Giudice o un Giudizio. (p. 18)

MOSHE WALDMAN
SII DOLCE PER ME
Notte, sii dolce per me
come lo sei
per il passero e per la colomba,
quando sono stanchi gli doni riposo
io allo stesso modo ti chiedo il riposo dell’uccello.
Notte, sii dolce per me
come lo sei
per l’albero e per l’erba.
nell’ora della nostalgia
tu doni loro il silenzio
ed anch’io ti chiedo
il silenzio dell’erba.
L’erba e l’albero
che oggi il vento ha cullato
dormendo in modo calmo
ed io attendo
con la mia nostalgia di bambino
che mi culli in silenzio.
Notte, sii dolce per me. (p. 118)