LA DIFESA DELLA RAZZA – ANNO I N. 3 – 5 SETTEMBRE XVI

LA DIFESA DELLA RAZZA – ANNO I N. 3 – 5 SETTEMBRE XVI

SCIENZA DOCUMENTAZIONE POLEMICA

DIRETTORE: TELESIO INTERLANDI

“Uomini siate, e non pecore matte, sì che’l Giudeo di voi tra voi non rida!” (Dante – Paradiso V)

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COMITATO DI REDAZIONE: Guido Landra, Lidio Cipriani, Leone Franzì, Marcello Ricci, Lino Businco

SOMMARIO p. 2
ESPULSIONE DEGLI EBREI STRANIERI e LA SCUOLA ITALIANA LIBERATA DAGLI EBREI p. 7
La rivista pubblica le disposizioni del Consiglio dei Ministri, in attesa delle successive disposizioni in materia del Gran Consiglio, inerenti l’espulsione degli ebrei stranieri e l’epurazione degli ebrei dalle scuole…

LA RESA DEI CONTI
Di Telesio Interlandi p. 8
Interlandi plaude alle decisioni del Consiglio dei ministri…

Spettava alla Scuola Fascista il privilegio d’esser la prima a riscattarsi dalla manomissione ebraica. Di tutti gli apsetti che la difes della Razza può assumere in Regime fascista, quello che ha attinenza coi problemi dello spirito e dell’educazione non è l’ultimo; è piuttosto il fondamentale.[…]
Questi penetrarono nelle scuole, s’impadronirono dei libri e dei giornali, e perfino del teatro; e la borghesia lasciò fare[…]. (p. 8)

SCIENZA

CARATTERI FISICI DELLA RAZZA ITALIANA
Di Guido Landra p. 9

Landra dichiara la differenza tra la razza italiana e le altre, individuando alcune caratteristiche quali la forma del cranio, del viso, del naso, il colore di occhi e capelli, le proporzioni del corpo.

La nostra razza è nettamente distinta dalle altre per numerosi caratteri fisici[…] (p. 9)
Foto di italiani ariani e di africani corredano il testo…

GLI EBREI COME RAZZA
Di Giuseppe Genna p. 13
L’autore tenta di ricostruire le origini storiche della razza ebraica, analizzando poi le differenze intervenute nel corso degli anni tra i Sephardim e gli Aschenaziti…
Foto, raffigurazioni e immagini, comprese caricature, corredano il testo…

RAZZISMO E POSSESSI COLONIALI
Di Lidio Cipriani p. 16
Il razzismo giustifica il colonialismo. L’inferiorità dei negri, costringe l’uomo bianco a sfruttare le risorse altrimenti inutilizzate del ricchissimo e spopolato continente nero…
Niente, meglio del razzismo, giustifica i possessi coloniali in Africa. Anche senza dar valore a qualsiasi altro dato, basta a provarlo l’atteggiamento attuale degli Africani verso la loro terra. Giova ripeterlo: essi non danno affidamento di riuscire mai a incivilirsi nel senso inteso da noi; quindi non capiranno mai quanto c’è da fare per sfruttare a vantaggio dell’umanità le immense risorse naturali che avrebbero a portata di mano. Non è giusto che mentre il mondo ne abbisogna, quelle risorse giacciano inutilizzate per rispettare una simile situazione; e piuttosto esse conferiscono i1 diritto alle nazioni civili di agire in Africa onde metterle in valore per il benessere universale. Certo, questo non autorizza a soprusi o ad atti inumani verso gli originari occupatori del suolo; all’opposto, è doveroso farli partecipare ai benefici creati sul posto dall’impulso di cui son portatori i coloni.[…]
Intanto dobbiamo sgombrare la nostra mente da utopie come quella sul sorgere di stati negri indipendenti che un giorno dovrebbero sorprenderci creando da sé eserciti di terra e di mare, tribunali, università e officine.[…]
Dissi pure da anni che sulle razze africane pesa un imperativo biologico da cui son rese sempre meno atte non solo ad assimilare una civiltà straniera un po’ elevata, ma perfino a serbare la propria; che è infondato, perciò, pretendere l’ascesa evolutiva di genti trascinate al tempo stesso alla decadenza da invincibili cause congenite.[…]
Per usare un vecchio confronto dirò che le lingue africane
appariscono talora una stonatura e quale un manto sfarzoso sopra un abito a brandelli. Esse provano non la mentalità attuale degli Africani, ma quanto i loro antenati li superavano.[…]
Per le accennate e tante altre ragioni apparisce illogico lasciare l’Africa agli Africani: abbandoneremmo, così, un immenso deposito di ricchezze in cui sarebbe invece colpevole non attingere a fondo.[…]
Difatti, una volta riconosciuta ed affermata l’impossibilità palese degli Africani al progresso, è il caso di disfarsi della vecchia retorica a sfondo altruistico, copertina si sentimenti e principi non umanitari come quelli annunziati, ma egoistici. (p. 16)
Gli africani non potranno mai meritare tanta importanza, né alcuna regione del continente avrà mai una popolazione indigena capace di fare da sé anche solo parzialmente quanto ne concerne lo sviluppo. […]
Ammesso quindi, perché inevitabile, uno stragrande accrescersi della popolazione bianca in Africa, nessuna parte del continente potrà mai diventare in totalità un paese bianco. A questa ferma certezza è necessario ispirare i nostri programmi coloniali. (p. 17)

La foto di una falsa umanitaria bianca che dà latte ai bambini africani correda il testo…

IL MENDELISMO NELL’UOMO
Di Marcello Ricci p. 18

Il mendelismo è di difficile applicazione per la specie umana per via di alcuni fattori quali la libertà di matrimonio, l’impossibilità a ricorrere all’incesto, la mancanza di tipi razziali puri … Alcuni caratteri si trasmettono con evidenza tra persone affini, ritenendo pertanto valide, in linea generale, le summenzionate leggi…

L’applicazione delle leggi id Mendel alla specie umana si presenta ostacolata da particolari difficoltà. (p. 18)
[…]ormai molti caratteri umani sono stati riconosciuti ubbidire alle leggi di Mendel. […]
In base a tali conoscenze si può quindi concludere che tutta l’eredità umana si esplichi anch’essa come quella degli animali e delle piante in dipendenza delle leggi di Mendel. (p. 19)
Tre foto di deformità a corredo del testo…

ANTICHITÀ DELLE DIFFERENZE DI RAZZA
Di Guido Landra p. 20

L’umanità è divisa in razze fin dalle origini dell’uomo, come dimostrato dai reperti e dalle pitture rupestri rinvenute nel corso dei secoli…

Moltissime intime differenze fisiche e psicologiche distinguono una razza umana da un’altra. Queste differenze sono antichissime: per quanto si risalga indietro nel corso della storia e della preistoria, si trova sempre l’umanità distinta in razze diverse. (p. 20)
Da quanto è stato esposto, risulta come le differenze che separano oggi una razza umana dall’altra siano antichissime e come l’umanità attuale si astata preceduta da altre razze già differenziate oggi estinte. (p. 21)
Immagini completano il testo…

SANGUE E RAZZA
Di Giuseppe Lucidi p. 22

Tra gli elementi di differenziazione razziale, sostiene l’autore, si può indubbiamente ascrivere la distribuzione dei gruppi sanguigni…
Immagini e schemi a corredo del testo…

MADRI E FIGLI DI TUTTE LE RAZZE p. 24

Immagini di donne con prole di tutte le razze a confronto, in maniera dispregiativo, con una raffigurazione della Madonna del Ghirlandaio…

SARDEGNA ARIANA
Di Lino Businco p. 26

Anche i sardi, sostiene l’autore, sono ricompresi all’interno degli ariani mediterranei…

Oggi quindi i Sardi vanno considerati come un gruppo purissimo di quegli ariani mediterranei che trovano la migliore espressione entro la razza italiana. (p. 26)
Due immagini a corredo del testo…

POLEMICA

ROMA ANTICA E I GIUDEI
Di Giorgio Almirante p. 27

Il binomio romanità-italianità va ripristinato, sostiene l’autore dell’articolo. L’antiebraismo fascista è erede diretto di quello romano…

Il binomio romanità-italianità, così semplice, evidente, così pieno di orgoglio, è stato relegato in soffitta[…].
Tipico esempio della quasi generale incomprensione nei confronti della romanità è la concezione corrente dei rapporti intercorsi fra Roma e i giudei. […]
Ci sarà facile, tuttavia, documentare: 1) che i Romani nutrirono contro i giudei una costante radicatissima avversione; 2) che i giudei si adoperarono in ogni modo per scalzare le basi dell’Impero romano[…]
3)che provvedimenti atti a frenare l’arroganza ebraica sottolinearono in ogni tempo l’antigiudaismo dell’antica Roma.
I Romani non fecero mai mistero del loro profondo disprezzo per i giudei.[…]
Motivi religiosi e politici acuirono la istintiva avversione dei Romani contro i giudei[…]. (p. 28)
Vi fu dunque sempre un insuperabile e spesso drammatico, contrasto fra romanità – la “vera” romanità e non quella annacquata dalla pseudocultura internazionalistica – e giudaismo. Il che dimostra ancora una volta che in fatto di razzismo e di antigiudaismo gli italiani non hanno avuto né avranno bisogno di andare a scuola da chicchessia. (p. 30)
Immagini a corredo del testo…
LOGICA E MORALITÀ DEL RAZZISMO
Di Giuseppe Maggiore p. 31
Il razzismo fascista non è in contrasto con la filosofia e, forse, neanche con la religione, propugnando un razzismo spirituale avverso alle teorie ebraiche e internazionaliste…
No, cari critici e ipercritici: il razzismo italiano ha le carte in regola anche con la filosofia. […]
Ma non può non riconoscere che esite un parallelismo psicofisico, cioè una costante interdipendenza tra l’elemento spirituale e l’elemento biologico dell’uomo; di conseguenza, a profonde diversità anatomiche e fisiologiche tra i vari rami della famiglia umana non possono non corrispondere profonde difformità mentali e morali. Perciò ogni razza, organicamente conformata secondo un inconfondibile tipo, ha la sua cultura, la sua civiltà e la sua storia[…]. (p. 31)
Perciò, senza svalutare il punto di vista biologico, dove non poche incertezze regnano, noi difendiamo la piena legittimità di una filosofia razziale.[…] Nel razzismo italiano, secondo noi, si riverbera la visione totalitaria – psicologica, logica, etica, politica, giuridica – della nuova vita imperiale italiana. (p. 32)
Foto di Stalin, Rolland, Freud, Marx e Lombroso corredano il testo…

L’OMBRA GIUDAICA SULLA FRANCIA
Di Francesco Scardaoni p. 33
L’autore, riprendendo le posizioni della società antisemita francese, dopo aver mostrato la sproporzione tra i morti ariani e quelli ebrei nel corso della prima guerra mondiale, cita le cifre relative ai posti occupati nell’arte, nella musica, nel teatro, nel cinema, nell’editoria, tra i banchieri, i politici, i disfattisti e i rivoluzionari. Tutto è in mano ebraica, in Francia, conclude…
Tutti i centri più vitali della nazione, come s’è visto nelle esemplificazioni più sopra citate, sono già nelle mani degli ebrei. Il respiro della Francia è un respiro ebraico. (p. 34)
Due caricature e immagini di arte moderna ebraica a confronto con opere di dementi, sono messe denigratoriamente a confronto…

“LA CIVILTà CATTOLICA E GLI EBREI”
Di Giuseppe Pensabene p. 35

Pensabene prosegue la rassegna sulle posizioni antiebraiche presenti negli articoli della rivista gesuitica La civiltà cattolica…
Una vignetta e un’immagine completano il testo…

IL RAZZISMO E LA PACE
Di Quinto Flavio p. 37
L’autore cerca di dimostrare come le posizioni razzistiche siano contrarie alla guerra, a differenza di quelle dei pacifisti che nel mentre si armano…
Una delle più comode piattaforme di speculazione demagogica contro il razzismo è quella pacifista ed umanitaria. Si dipinge il razzismo come contrario agl’ideali di solidarietà umana, di carità: come fomentatore di odi, d’incomprensione tra i popoli, e di guerre. (p. 37)
Un fotomontaggio a corredo del testo…

DOCUMENTAZIONE

SANGUE RISERVATO
Di Thomas Mann p. 39

In chiave denigratoria, viene citato il passo di un romanzo di Thomas Mann, nel quale due fratelli, fanno sesso prima delle nozze di lei con un funzionario prussiano…
La foto di due ebrei correda il testo…

IL MANIFESTO DEI RABBINI D’ITALIA p. 40
Citazioni dal documento I rabbini d’Italia ai loro fratelli…
Quattro immagine completano il testo…

LEOPARDI E GLI EBREI
Di Francesco Biondolillo p. 42
L’autore pubblica una serie di citazioni antiebraiche contenute nello Zibaldone di Giacomo Leopardi…
L’immagine del poeta a corredo del testo…

CHIARIMENTI p. 44
Risposte e chiarimenti ai dubbi e alle domande dei lettori…

INSERZIONISTI: Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali; Mondadori editore; Zucchero; Banca Commerciale Italiana; Mentòla; Banco di Sicilia; Dynamin; Tumminelli & C, Italia società di navigazione
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