Buona raccolta che contiene alcuni brani editi per la prima volta in cd.
La lingua in mezzo ai denti
il pelo dritto sulla schiena
giù verso l’orizzonte
spezzando netta la catena.
Lui piange di nascosto
fra le canne dello stagno
piano, che il cacciatore può sentire.
Sua madre è lì distesa
e non può dargli più amore
un fiore rosso immenso
le è scoppiato dentro al cuore.
Perché uccidere, perché?
Perché uccidere, perché?
Corri, adesso corri
finché il respiro non si spezza
vola, sopra l’urlo dei battitori.
Dimenticare tutto, il cielo
il bosco e i fiordalisi
e in fondo all’orizzonte
lasciare indietro la paura.
Uomo, grande uomo
uomo forte e intelligente
dimmi, che cos’è questa follia?
Per quanto tempo uomo
insegui la tua traccia scura?
Per quanto tempo ancora
così vicini alla paura…
oh no, parla tu…
Ora piangi, cosa fai? Ma non chiedere scusa
tu non hai colpa, è stato solo che
dove sei c’è un posto per te e non per me
oh no, scusa tu…
Come potevo, amore, seguirti sempre
se il tuo mondo non è il mio
non devi avere dei rimorsi
e con la testa alta vai se tu uscirai di qui.
Ma te ne stai così muta su una sedia
e aspetti ancora che sia io
ad avere per te un perché
oh no, tu sai che piangerei
e perciò, parla tu…
**Da Parla tu.
chiara nella mente, un nome come tanti
comune fra la gente comune…
Di te ricordo, parlavi sempre di cambiare il mondo
lottando insieme, mentre io avevo un po’ paura
perché ogni cosa che facevi mi sembrava un’avventura
Oh sì!
Ma Franca ti giuro che adesso la paura vincerei sicuro.
Oh! Franca davvero, il mondo affronterei tutto intero.
Ma ti ricordi? Noi due nascosti in un vagone
in quella notte alla stazione
mentre la polizia cercava nella via
chi aveva scritto sul muro e io duro
quando al ritorno a casa tua laggiù
tuo padre mi disse “Non farti rivedere più”
Tuo padre mi disse “Non farti rivedere” ma tu
non ti arrendevi mai e io sempre lì
a dividere i tuoi guai…
Ormai è giorno
nella mia mente il volto tuo confondo
è stato solo un caso se
stanotte ho pensato a te
c’era il tuo nome su quel muro
il tuo nome lontano “Franca ti amo”
ho in bocca ancora il gusto del caffè
e chi sta meglio di me?
Dei miei zoccoli soltanto il rumore
sento mentre vanno le ore
e il mare che respira più in là
nel vento caldo che va.
Nel vento caldo che va
stanotte vedo che la costa
sembra nera e lontana
il dorso di una balena
rubare una barca e fuggire
e all’orizzonte svanire.
Nessuno pensa più a me che adesso navigo
e su una linea del cielo sono in bilico.
Nessuno pensa più a me, è una fortuna perché
è una fortuna perché posso volare
insieme a questo vento di mare
insieme a queste nere nuvole nere
a questi cavalloni di un sogno infantile
che non so scordare.
Ma intanto io resto qui
e sento che la vita è così
che ogni cosa ha il suo tempo
e forse sono contento.
Ma questo vento caldo all’una di notte
ha spalancato le porte
ha armato la barca del cuore
e si può solo fuggire.
Nessuno pensa più a me che adesso navigo
e su una linea del cielo sono in bilico.
Nessuno pensa più a me è una fortuna perché
è una fortuna perché posso volare
insieme a questo vento di mare
insieme a queste nere nuvole nere
a questi cavalloni di un sogno infantile
che non so scordare.
Vento caldo di mare…