HERMAN MELVILLE – BILLY BUDD, MARINAIO [LA STORIA INTERNA]

HERMAN MELVILLE – BILLY BUDD, MARINAIO [LA STORIA INTERNA]
HERMAN MELVILLE – BILLY BUDD, MARINAIO [LA STORIA INTERNA]

HERMAN MELVILLE – BILLY BUDD, MARINAIO [LA STORIA INTERNA]
MONDADORI – Collana Oscar Classici Mondadori n. 445 – Luglio 1998

TRADUZIONE: Mariella Segre con revisione di Massimo Bacigalupo
TITOLO ORIGINALE: Billy Budd, sailor (An inside narrative)

I p. 117

Prima che i battelli a vapore si diffondessero ovunque, nei porti si era soliti imbattersi in gruppi di “Bei marinai”, della marina militare o mercantile, che, scesi dalla nave, con il proprio decoro, affiatamento ed eleganza, facevano colpo sull’osservatore… Mellville racconta la storia di Billy Budd occhi-di-cielo, poi chiamato Baby Budd, imbarcatosi a ventuno anni come gabbiere di parrocchetto della flotta britannica sulla Bellipotent del capitano Vere che lo aveva selezionato tra quelli della mercantile Diritti dell’uomo di Graveling… Il giovane non fece rimostranza alcuna all’arruolamento forzato…

II p. 126

Billy Budd viene dunque ben accolto a bordo, pur non mancando qualche elemento ostile nei suoi confronti… Giovane, bello, audace, semplice come un Adamo prima della mela, ha un unico difetto: balbettare nei momenti di pericolo o di forte ansia…

III p. 131
Era l’estate del 1797 quando la Bellipotent raggiunse il resto della flotta inglese di stanza nel Mediterraneo, trovandosi ben presto invischiata nelle vicissitudini legate al Grande Ammutinamento della Nore…

IV – INTORNO AL “PIÙ GRANDE MARINAIO DALL’INIZIO DEL MONDO” p. 134

Ritratto di Nelson e del tipo di eroico marinaio che ha rappresentato…

V p. 138

Dopo i soffocati ammutinamenti del Nore, alcuni miglioramenti intervengono nella vita dei marinai, ma, per poter mantenere una flotta di livello, il governo non poté non lasciare in vigore l’arruolamento forzato…

VI p. 140

Edward Fairfax Vere il nome del comandante della Bellipotent…

VII p. 143

Vere è un eccellente marinaio e un uomo intelligente, dotto e probo…

VIII p. 146

Tra i membri dell’equipaggio il narratore presenta anche John Claggart, maestro d’armi e responsabile della sicurezza a bordo, trentacinquenne dal passato misterioso sul conto del quale i marinai fanno mille congetture…

IX p. 152

Billy Budd è spensierato e adempie sempre con zelo ai compiti assegnatigli rispettando le regole di bordo. Un giorno riceve però un biasimo per il sacco in disordine, fatto di cui non si capacita. Chiede così a un vecchio marinaio danese, detto Abbordafumo, che gli spiega che “Gambelunghe”, alias John Claggart, lo ha preso in antipatia…

X p. 157

L’indomani Billy rovescia, a causa del rollio della nave, della minestra in terra proprio mentre Claggart sta passando. Quello trattiene la stizza, passando oltre dopo aver messo su un sorriso amaro e profferito una battuta, salvo sfogarsi poco oltre con un altro marinaio… Billy crede dunque che Abbordafumo si sia sbagliano nel rivelargliene l’astio…

XI p. 159

Quale il motivo di tale astio di Claggart per Billy? Null’altro che un’antipatia spontanea dettata da “depravazione secondo natura”… “Orbene, Claggart era in qualche modo un tipo del genere; in lui albergava la mania di una natura malvagia non generata dalla cattiva educazione, da letture corrotte o da modi di vita licenziosi, ma nata con lui ed innata, in breve una “depravazione secondo natura”. (p. 163)

XII – LIVIDA IRA, INVIDIA E DISPERAZIONE p. 164

L’astio derivante dunque in primis dalla bellezza di Billy, il suo spirito, il suo essere rappresentante del prototipo del Bel Marinaio… Avversione inoltre per la sua innocenza…

XIII – p. 167

Sobillato da alcune presunte frasi di scherno, in realtà inventate dal fido caporale “Strilla”, di Billy nei suoi confronti, Claggart aveva dunque preso come palese affronto quel rovesciamento di minestra in mensa proprio al suo passaggio, risposta all’antipatia che provava per lui ma di cui il giovane era in realtà completamente estraneo…

XIV p. 170

Una notte, mentre è intento a dormire all’aperto, viene raggiunto da un altro a lui ignoto marinaio che lo invita a raggiungerlo presso le catene di prua. Incapace di dire di no, Billy accetta, ricevendo la proposta, da un marinaio di poppa, di prender parte a un ammutinamento dei coscritti con la forza. Il giovane rifiuta, tornando agitato dagli altri ai quali parla solo di uno sconfinamento…

XV p. 174

L’indomani Billy cerca il giovane marinaio di poppa, individuandolo e ricevendone un cenno di saluto… Troppo ingenuo per denunciare l’accaduto, Billy finisce per parlare di quanto accaduto al vecchio danese che gli rammenta di come Gambelunghe ce l’abbia con lui… Ma il giovane non capisce il responso sibillino del vecchio, con quel suo “spiffero” pronunciato…

XVI p. 178

Troppo ingenuo e inesperto per utilizzare la giusta dose di diffidenza, Billy non riesce a credere che Claggart possa avercela con lui, certo di non avergli fatto nulla…

XVII p. 180

Billy non s’avvede che Claggart si ferma talvolta a osservarlo quasi con malinconia, accrescendo sempre più il proprio rancore… Di lui evidentemente si parla, tra i collaboratori del capo guardia, come denotato dagli sguardi al giovane rivolti da commensali dell’ufficiale…

XVIII p. 184

Qualche tempo dopo, dopo che una fregata nemica riesce a sfuggire alla cattura, Claggart si presenta a rapporto dal capitano Vere. Questi, già indispettito, mai troppo fiducioso in merito al capo delle guardie, ne ascolta la denuncia: a bordo si troverebbe un traditore… Billy Budd il suo nome!… Vere è sorpreso da tale affermazione, ricordando il giovane come uno straordinario esempio di marinaio… Le accuse vanno verificate e così manda subito a chiamare il giovane, in quel momento fuori servizio…

XIX p. 194

L’ingenuo Billy raggiunge così la cabina del comandante dove s’immagina di poter addirittura ricevere una promozione. Tutt’altro lo attende: invitato da Vere, Claggart lo accusa faccia a faccia di essere un traditore… Pietrificato dalle ingiuste accuse, Billy, che soffre già di difficoltà di parola, non riesce a profferire nulla in sua difesa. Quando il comandante si accorge dei problemi e cerca di tranquillizzarlo, il giovane va ancora più in tilt e, inconsciamente, sferra un colpo a Claggart che cade esanime al suolo. Vere, resosi conto della gravità di quanto successo, ordina a Billy di ritirarsi in una cabina, mandando a chiamare il medico di bordo che non può far altro che constatare la morte del maestro d’armi… Il destino di Billy è così segnato…

“Colpito a morte da un angelo di Dio! Eppure l’angelo dev’essere impiccato”. (p. 198)

XX p. 199

Il medico lascia pensoso la cabina del capitano che ritiene non completamente assennato dopo quanto accaduto. La condanna a morte di Billy andrebbe valutata e sottoposta alla decisione dell’Ammiraglio… Tale pensiero è condiviso anche al resto della ciurma cui viene comunicata la notizia come da Vere stesso ordinato…

XXI p. 201

Billy viene dunque sottoposto a un sommario processo dalla corte marziale composta da Vere, nel ruolo di supervisore, dal primo ufficiale, come presidente, e dal capitano di fanteria e dall’ufficiale di rotta…
Vere racconta quanto accaduto e Billy conferma, tacendo unicamente della ricevuta proposta di ammutinamento da parte del marinaio di poppa… Conferma dunque di aver provocato la morte di Claggart, incapace di difendersi a parole dalle vili insinuazioni, respingendo fermamente le accuse di tradimento…
I giurati sono incerti, ma Vere è deciso per la condanna che dovrà essere esemplare per evitare un calo della disciplina e il rischio di un ammutinamento. Un marinaio che uccide un ufficiale deve essere condannato a morte secondo la legge marziale… E così… “In breve, Billy Budd fu formalmente dichiarato colpevole e condannato a essere impiccato al pennone durante il primo quarto di guardia del mattino”. (p. 215)

XXII p. 216

A comunicare il verdetto al condannato è lo stesso Vere, scorto poi uscire dalla cabina di Billy con il volto trasfigurato, di certo meno sereno di quello del morituro…

XXIII p. 218

Poco dopo, ai marinai insolitamente radunati per il cambio della guardia, viene annunciata la prossima esecuzione di Billy. Le proteste sono soffocate e tutto si svolge secondo regolamento, con la vigilanza di soppiatto aumentata a scongiurare un ammutinamento… La salma di Claggart, intanto, viene calata in mare con tutti gli onori al suo grado riservati…

XXIV p. 221

Billy è ormai sul patibolo, confortato dal cappellano che, intuendone la natura innocente e “barbara” cessa alla fine ogni tentativo d’instillargli la credenza dell’aldilà limitandosi a baciarlo su una guancia…

XXV p. 227

Alle 4 del mattino Billy viene dunque condotto presso l’albero maestro, accompagnato dal cappellano, per essere impiccato… Con il cappio al collo, le sue ultime parole sono “Dio benedica il capitano Vere!”… Poi, il suo corpo viene issato…

XXVI p. 230

Nei giorni seguenti il commissario di bordo chiede al medico una spiegazione per la mancanza di movimento spasmodico nel corpo di Billy durante l’esecuzione…

XXVII p. 232

Un mormorio segue la morte di Billy, con i marinai dispersi con inutili compiti da svolgere. Una seconda adunata si ha al momento dell’abbandono in acqua della salma, con uccelli marini a sorvolarla a lungo… Il mattino giunge e la nave torna all’ordinarietà…

XXVIII p. 236

Tempo dopo, la Bellipotent si scontra con la francese Athee. Durante la battaglia Vere resta gravemente ferito, morendo poi a Gibilterra dove era stato trasferito assieme ad altri feriti. Nell’agonia precedente la morte, lo si era sentito gridare il nome Billy Budd…

XXIX p. 238

Alcune settimane dopo l’esecuzione, un articolo di giornale ne riporta la notizia, alterandone però i fatti chissà come giunti al cronista. In base a tale resoconto, Billy sarebbe stato un cospiratore straniero che, scoperto e denunciato da Claggart, si era vendicato pugnalandolo al cuore, finendo per questo giustiziato…

XXX p. 240

Tra i marinai, però, il mito di Billy persiste per anni, anche grazie a una ballata a lui dedicata da un altro gabbiere di parrocchetto… BILLY IN MANETTE, il titolo della composizione…

NOTE p. 245