GORO MIYAZAKI – LA COLLINA DEI PAPAVERI [Kokuriko-zaka kara]


GORO MIYAZAKI – LA COLLINA DEI PAPAVERI [Kokuriko-zaka kara] (DVD + BLU-RAY)

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INIZIO FILM – SELEZIONE SCENE – LINGUE E SOTTOTITOLI – EXTRA (Storyboard, Trailer Cinema, Videoclip, Incontro con lo staff tecnico, Incontro con i doppiatori, Yokohama ieri e oggi, Intervista a Goro Miyakazi, La conferenza stampa, Credits)

Yokohama, 1963. La sedicenne Umi Matsuzaki vive con i fratelli nella grande casa della nonna a ridosso del porto, La Casa dei Papaveri, dove sono ospitate anche tre pensionanti…
Shun Kazama è uno studente diciassettenne che arriva a bordo del rimorchiatore del padre per poi raggiungere la scuola in bici…
Umi pensa spesso al padre, morto in guerra in Corea, ammainando le due bandiere presenti nel giardino della casa della nonna…
Shun è un “eroe” della scuola per via delle sue proteste che lo vedono schierarsi a difesa dell’edificio Quartier latino, ospitante i vari club scolastici, e membro del club Letterario… Un giorno accompagna la sorella al club che vuol farsi firmare una foto da Shun in cui è ritratto mentre si tuffa in piscina (poi tirato su proprio da Umi),ritrovandosi ad aiutarlo nella stampa del Settimanale scolastico del Quartier Latino trascrivendo gli articoli in bella calligrafia (avendo il ragazzo una mano fasciata per il graffio di un gatto)…
In serata Shun s’imbatte in Umi che si sta recando a fare la spesa, dandole un passaggio in bicicletta… Lei accenna a una poesia che ha trascritto per la rivista, lasciando cadere il discorso…
I due iniziano a passare molto tempo insieme. La ragazza spiega che le bandiere le lascia esposte fin da bambina come auspicio per il ritorno del padre, disperso poi in Corea nel naufragio della nave sul quale era imbarcato… Il nonno era invece un medico… Propone di ristrutturare e sistemare il Quartier Latino e così i giovani iniziano a lavorarvi alacremente…
Shun chiede al padre adottivo informazioni sul suo vero padre, la cui foto è in possesso anche di Umi… Quello rivela di averlo ricevuto dopo aver subito la morte del proprio figlioletto. Poi l’altro si è imbarcato, trovando la morte in guerra in Corea…
Realizzato di essere fratelli, Shun inizia a evitare Umi che, un giorno, gliene chiede spiegazione. Lui rivela quanto ha scoperto, lasciandola basita con l’invito a rimanere amici…
In giugno, terminata la ristrutturazione, agli studenti giunge la notizia del deliberato abbattimento dell’edificio da parte del consiglio studentesco che vuol lasciare spazio ai costruttori (Tokumaru)… Shun, Shiro e Umi decidono così di andare a protestare a Tokyo incontrandosi con Tokumaru… Umi convince l’uomo a recarsi in visita al rinnovato edificio…
La sera, mentre camminano in attesa del tram, Umi e Shun si dichiarano amore reciprocamente. Lui rivela che dalla barca del padre adottivo issava bandiere in risposta alla misteriosa ragazza, gesto che lei non poteva però vedere dall’alto…
Tornata a casa, Umi chiede alla madre, docente universitaria tornata dagli Stati Uniti, informazioni sul padre biologico… Lei, presa la foto che ha anche Shun, rivela che il coetaneo in realtà era stato affidato al padre che lo ha poi lasciato a quello adottivo per evitare che finisse in un orfanotrofio. Lei non aveva potuto tenerlo in quanto già gravida di Umi… Non sono di certo fratelli…
Tokumar resta ben impressionato della sistemazione del Quartier Latino e della preparazione degli studenti… Nel mentre una telefonata del padre adottivo costringe Shun a recarsi di fretta al porto per incontrare il terzo uomo presente nella foto del padre, colui che gli potrebbe fornire informazioni importanti sull’identità del padre biologico… Umi lo accompagna, a bordo di un ape fermato in strada, con Tokumaru a dichiarare il mantenimento in vita dell’edificio e la costruzione altrove di quello nuovo…
I due amanti vengono accolti dal comandante, Onodera, che li riconosce come i figli degli ex colleghi Tachibana Iroshi e Sawamura Matsuzaki… Mostra loro un’altra foto… Erano amici fraterni…
La vita riprende con una nuova gioia per Umi che continua con il rito dell’alzabandiera…