GIUSEPPE TORNATORE – LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO


GIUSEPPE TORNATORE – LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO

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FILM – SETUP – SCENE – EXTRA (Il giornale di bordo, Prima e dopo, Scene inedite, Fotografie dal set, Materiale promozionale)

Un trombettista, Max Tooney, seduto su una scalinata, riflette se abbia fatto bene a scendere dalla nave sulla quale è stato lungamente imbarcato, il Virginian, e dove ha conosciuto un vecchio del quale racconta la storia…
Flash-back. Più di mille gli imbarcati che raggiungono New York, tra i quali proprio Max… Fine flash-back…
Max entra in un negozio di strumenti con l’intenzione di vendere la propria tromba. Dopo aver contrattato sul prezzo, chiede con successo di poterla suonare per un’ultima volta… Il vecchio riconosce le note e mette su un disco sulla quale la stessa è stata impressa. Max è sorpreso, in pochi hanno avuto il privilegio di poterla ascoltare. Il pianista straordinario che l’ha incisa lo conosce, ma non ne fa il nome, riannodando i fili della memoria…
1 gennaio 1900. Il simpatico macchinista afro Danny Boodmann rinviene un bambino in una cassa di limoni rinvenuta in prima classe, lui che era andato in cerca di preziosi e soldi smarriti… Tra gli scherni degli altri operai, decide di chiamarlo Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento…
Il piccolo cresce a bordo del transatlantico, nascosto, imparando anche a leggere… Il capitano, Smith, tollera la presenza del piccolo che diviene in breve la mascotte del transatlantico, fino alla morte per un incidente sul lavoro del padre adottivo, colpito in testa da un pesante gancio. Non appena la nave attracca in porto, Smith è pronto ad affidarlo alla polizia, ma Novecento riesce a sottrarsi alla cattura, rivelandosi poi un eccezionale pianista all’opera in prima classe… Fine flash-back…
Max rivela al negoziante che il disco che ha appena suonato è di Novecento. Quella è l’unica copia incisa che proprio il pianista aveva distrutto, ma che aveva celato all’interno del pianoforte della Virginian… Apprende che la nave sarà distrutta di lì a pochi giorni e che il piano e altri strumenti li ha acquistati dal rigattiere…
Max si reca al cantiere navale dove la Virginian è prossima allo smantellamento… Eccolo ricordare il momento dell’imbarco, assoldato come trombettista… La sera, per via di una mareggiata, si sente male e a rincuorarlo è proprio Novecento che lo invita a seguirlo per farsi passare il mal di mare… Il capitano li sorprenderà nel vagare per i corridoi della prima classe a bordo di un pianoforte… Fine flash-back…
Max prova a salire a bordo della nave, finendo al cospetto del diretto del cantiere cui chiede di non procedere alla demolizione per la presunta presenza di Novecento a bordo… Il pianista, dopo esseresi esibito con la musica in voga in prima classe, si spostava in terza a suonare le proprie creazioni originali… Nonostante le insistenze, rifiuterà sempre di scendere ed esibirsi in turné… Fine flash-back
Il direttore acconsente alla richiesta di Max che sale così assieme ad alcuni inservienti a bordo per cercarlo…
Flash-back… Novecento viene sfidato a duello dal jazzista Ferdinand “Jelly Roll” Morton, vincendola a Boston nel 1932, afro sedicente inventore del genere… Fine flash-back…
Max non riesce a trovare Novecento, ricevendo solamente un ulteriore giorno per trovarlo. Torna così dal vecchio negoziante per riprendere il disco e mostrarlo come prova… Ne ricorda la registrazione, con il trasognato Novecento a creare con l’immagine di una bellissima ragazza in mente… L’impresario è entusiasta e gli chiede di incidere altro materiale per poter divenire ricco e celebre. La registrazione non viene approvata: “la mia musica non andrà dove non ci sono io”, cercando di regalarlo all’affascinante ragazza, una veneta, in viaggio verso il Tropico del Corno e residente a New York dove il padre ha una pescheria…
Dopo sette anni, una sera, Novecento dichiara a Max di voler scendere per vedere il mare e rintracciare la ragazza. Max ne è felice, ma il pianista non riesce a mettere piede a terra…
1933. Max scende dal Virginian dando l’addio a Novecento che resterà per sempre nel suo cuore… Fine flash-back…
Max sale ancora sul Virginian, incontrando infine Novecento… Il pianista dichiara di aver passato il tempo a suonare per i soldati ospitati sul natante e di non voler scendere per non dover affrontare i milioni di tasti della tastiera infinita della vita… Il pianoforte su cui suona Dio… Morirà assieme alla nave e al suo mondo nel cui ha passato l’intera propria esistenza… “Perdonami amico mio, ma io non scenderò”… Per rincuorare Max in lacrime, Novecento gli racconta una barzelletta sul suo arrivo in Paradiso…
Il giorno seguente, al largo, mentre Novecento suona il piano la dinamite fa esplodere il natante…
Il vecchio musicista rende la tromba a Max dopo aver appreso esser stato lui ad aver inserito i frammenti del disco spezzato nel pianoforte. In culo i soldi, una buona storia vale più di una vecchia tromba… Max si allontana quindi mestamente nei vicoli, mentre il vecchio rientra nel negozio…