GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – UN PICCOLO CRISTO DA NULLA

GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – UN PICCOLO CRISTO DA NULLA
GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – UN PICCOLO CRISTO DA NULLA

GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – UN PICCOLO CRISTO DA NULLA
ACQUAVIVA – 2004

I p. 5

Il grottesco Carmelo Fiore, lavapiatti pappone con aspirazioni letterarie, giace nel sudicio letto inveendo contro il suo ospite, Teodoro Dastaievschi, dal quale pretende centomila lire… L’altro non lo ascolta neanche, mentre la di lui fidanzata, Doris Scivalta, appena sveglia, dichiara nullo il credito preteso da Carmelo…

II p. 13

Sporgendosi dalla finestra, Teodoro osserva la vita che si para innanzi ai suoi occhi, esternando i propri pensieri. Dietro di lui la rancorosa voce di Carmelo, che gli intima di restituirgli il denaro. Teodoro gli fa notare che, non maneggiando denaro, ben difficilmente potrà averne ricevuto da lui in prestito… L’altro s’infuria poi quando viene a sapere che Teodoro ha prestato la pistola a Maria, altra prostituta amica di Doris. Esce infine proprio per raggiungere la ragazza, immerso nei suoi pensieri…

“La felicità è un attimo, la morte tutta l’eternità”. (p. 18)
Teodoro Dastaievschi rimase fermo davanti alla porta e appoggiò la fronte sul legno laccato dell’uscio.
– Finirò anch’io come quel divano sfasciato. – disse. – Volerò, sarò felice per un attimo e poi sarà la morte per tutta l’eternità. Nel fondo di un cassone della spazzatura. (p. 22)

3 p. 24

Teodoro si ferma in edicola per prendere una copia de La Notte sulla quale trova un articolo sulla sparatoria avvenuta poche ore prima… All’avvenente giornalaia, intenta a imbellettarsi le unghie, consiglia di lasciare il fidanzato che la sta sfruttando per mettersi con uno spasimante che la ama per davvero. Teodoro sa tutto di tutti, conoscendo gli uomini e amandoli, pur non essendone ricambiato… La paga con un foglietto con su scritto Ti amo…

4 p. 29

Teodoro trova Maria Sturna in una panchina di parco Sempione intenta a disporre figurine di Dylan Dog. È una diciassettenne problematica, molestata in quel momento da un quarantatreenne in tuta blu. Teodoro le chiede della pistola, recuperandola dal cespuglio dove quella l’aveva gettata, poi la invita invano ad andare da Doris, infine a rivedersi di lì a un’ora…

5 p. 35

Al limitare di Parco Sempione, Teodoro trae ispirazione osservando e augurando buona fortuna ai numerosi ragazzi ivi presenti. Poi si siede in disparte, cominciando a scrivere su un quadernetto nuove parti per il suo saggio di filosofia, “Riassunto del mondo”…

6 p. 41

Sospesa la scrittura e intento a osservare le proprie luride scarpe, Teodoro si accorge di essere fissato da un distinto gentiluono che si allontana per poi ritornare e rivolgergli la parola. Questi si rivela essere il professore universitario di filosofia Ugo Zipper, tanto ricco quanto annoiato. Teodoro non può far altro che propugnare il valore della filosofia, soprattutto quella di strada…

7 p. 48

Zipper, che ha letto gli appunti di una sua lezione, chiede a Teodoro di parlargli della vita, convincendosi sia l’interlocutore per davvero Gesù Cristo. Con il tempo Teodoro perde interesse per la conversazione, citando una poesia di Celan…

“Quando il filosofo non ha più nulla da dire lascia la parola al poeta, che non la perde mai. – rispose Teodoro”. (p. 53)

8 p. 55

Zipper chiede a Teodoro di parlargli di Dio e della forza che gli fa compiere miracoli. Il povero Cristo elogia l’Amore, “unico vero Dio vivente”. L’altro si fa sempre più cinico, costringendo Teodoro a smascherarne l’egoismo e la meschinità, convincendolo della propria natura divina apparendogli per due secondi nudo e con il serpente attorcigliato al corpo e con una mela in mano… Sono le cinque passate e Teodoro deve tornare da Maria…

9 p. 62

Ma Zipper incalza Teodoro: da cosa derivano i suoi poteri? L’altro spiega di essere un seguace dell’Amore, che tutto è Amore, ma che gli uomini non vogliono seguirlo preferedo vivere egoisticamente e morire nel dolore…

10 p. 69

Uno spacciatore si avvicina ai due interlocutori tentando invano di vendergli un po’ di merce… Teodoro si scaglia poi contro i professori di filosofia universitari, ricchi ma poveri di spirito, ipocriti nemici della verità e lontani dalla vera Filosofia. È tardi, dichiara infine, devo tornare da Maria…

11 p. 76

Teodoro consiglia a Zipper di rinnovarsi o di abbandonare un inutile insegnamento nozionistico. Quel che conta è il pensiero dell’Amore…

“Ma l’Amore è il perno che fa girare non solo il mondo ma l’intero universo. Quindi anche l’anima degli uomini”. (p. 76)

Terminato il discorso, Teodoro svanisce…

12 p. 80

Scosso dalle parole di Teodoro, dopo lungo rimuginare Zipper decide di seguire il proprio istinto recandosi a casa del transessuale di cui è innamorato per chiedergli di sposarlo…