ERNESTO CHE GUEVARA – PRIMA DI MORIRE. APPUNTI E NOTE DI LETTURA


ERNESTO CHE GUEVARA – PRIMA DI MORIRE. APPUNTI E NOTE DI LETTURA
FELTRINELLI – Collana UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI n. 9031 – VI ed Ottobre 2017

TRADUZIONE: Pino Cacucci

NOTA AL TESTO p. 5

PROGETTO p. 7

C. Wright Mills, I marxisti, Feltrinelli, Milano 1969

Considerati dal punto di vista morale, i principi di Karl Marx rientrano indubbiamente tra i principali animatori della civiltà occidentale.[…]
Inoltre, parte di quanto Marx scrisse fu concepito come polemica contro idee di altri, molti dei quali hanno oggi un interesse storico limitato. Come per tutti i pensatori più complessi, non esiste un solo Marx. (p. 25)

Inoltre, parte di quanto Marx scrisse fu concepito come polemica contro idee di altri, molti dei quali hanno oggi un interesse storico limitato. Come per tutti i pensatori più complessi, non esiste un solo Marx. (p. 25)

Sovrastruttura è per Marx una categoria di ripostiglio, qualcosa in cui relegare tutto ciò che è di troppo.
La stessa distinzione tra struttura e sovrastruttura non è affatto delineata con chiarezza. (p. 27)

[…]quanto più “avanzato” è il capitalismo, tanto più complessa e diversificata si è fatta la stratificazione.[…]
A ogni modo, riassumendo il concetto di alienazione come ci è stato lasciato da Marx è del tutto incompleto e ambiguo, anche se affascinante. (p. 28)

Rivoluzione permanente, nel senso che Marx attribuiva al concetto, significa una rivoluzione che non fa compromessi con nessuna forma di regime di classe, che non si ferma allo stadio democratico, che prosegue verso misure socialiste e verso al guerra contro la reazione esterna, cioè una rivoluzione di cui ogni studio successivo è racchiuso nel precedente e che può finire solo nella completa liquidazione di ogni società di classe. (L. Trotskij, Teoria della rivoluzione permanente, in La rivoluzione permanente) (p. 31)

Non solo la questione agraria ma anche quella nazionale assegna alla classe contadina, che è la schiacciante maggioranza della popolazione dei paesi arretrati, un posto importante nella rivoluzione democratica. Senza un’alleanza del proletariato con la classe contadina i compiti della rivoluzione democratica. Senza un’alleanza del proletariato con la classe contadina i compiti della rivoluzione democratica non possono essere assolti, e nemmeno posti seriamente. Ma l’alleanza di queste due classi non può essere realizzata in altro modo che attraverso una lotta intransigente contro l’influenza della borghesia nazionale liberale. (L. Trotskij, Quattordici proposizioni sulla rivoluzione permanente). (p. 33)

9. La conquista del potere da parte del proletariato non conclude la rivoluzione, ma l’apre soltanto. (p. 33)

La rivoluzione socialista comincia in campo nazionale, si sviluppa ulteriormente sul piano interstatale e finalmente sull’arena del mondo. Così, la rivoluzione permanente nel senso più nuovo e più ampio della parola; ottiene il suo completamento solo nella vittoria finale della nuova società su tutto il nostro pianeta. (p. 34)

In realtà, non soltanto la Rivoluzione d’Ottobre ha bisogno del sostegno della rivoluzione degli altri paesi, ma nello stesso tempo la rivoluzione in questi paesi ha bisogno del sostegno della Rivoluzione d’Ottobre per affrettare e spingere innanzi l’opera di rovesciamento dell’imperialismo mondiale. (I. V. Stalin, I principi del Leninismo) (p. 36)

Nei paesi industriali più progrediti noi abbiamo domato le forze naturali e le abbiamo costrette al servizio degli uomini; abbiamo così moltiplicato all’infinito la produzione, tanto che un fanciullo oggi produce più di quello che producevano ieri cento adulti. E quali sono i risultati? Crescente sopralavoro e miseria crescente delle masse, e una grande crisi ogni dieci anni. (p. 58)

Già (in se stessa) la concezione della storia come un susseguirsi di lotte di classe è molto più profonda e ricca di contenuto della semplice riduzione di essa a fasi della lotta per l’esistenza debolmente distinte. (p. 76)

La legge razionale della storia non ha nulla a che vedere con schemi pedanteschi. L’ineguaglianza di sviluppo, che è la legge più generale del processo storico, si manifesta con maggior vigore e complessità nelle sorti dei paesi arretrati. Sotto la sferza delle necessità esterne, la loro cultura in ritardo è costretta ad avanzare a salti. (p. 77)

Il processo preparatorio di una rivoluzione consiste nel fatto che i problemi oggettivi derivanti dalle contraddizioni economiche e sociali cominciano a porsi nella coscienza viva delle masse umane, mutano questa coscienza, creando così nuovi rapporti di forza sul piano politico. (p. 91)