UMBERTO LENZI – IL TRUCIDO E LO SBIRRO

UMBERTO LENZI – IL TRUCIDO E LO SBIRRO

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INIZIO FILM – CAPITOLI – SOTTOTITOLI – EXTRA (Trailer originale; Anticipazioni Cinekult; Monnezza dentro e fuori; Nocturno; Foto gallery)

I titoli di testa scorrono su immagini di un film western proiettato in carcere per i reclusi… Tra di essi Sergio Marazzi, alias Er Monnezza che, durante la proiezione, alzatosi per andare in bagno, viene stordito da un distinto uomo misterioso…
Nei pressi di una cava sono rinvenuti tre cadaveri, presumibilmente di sequestrati assassinati dai rapitori. I giornalisti chiedono al commissario capo notizie su una bambina malata, Camilla, rapita da malviventi. Se non curata la piccola morirà entro una settimana soffrendo di insufficienze renali che la obbligano a sottoporsi settimanalmente a dialisi…
L’uomo misterioso ed Er Monnezza sono fermati a un posto di blocco dove, nonostante la descrizione dettagliata dell’evaso che viene diffusa alla radio, li lasciano passare. L’uomo misterioso gli mostra un distintivo: è il commissario Antonio Sarti che gli chiede di aiutarlo a rintracciare il bandito Brescianelli, per il quale il galeotto ha lavorato in passato, e salvare la bambina malata rapita. Solo con la minaccia della pistola Er Monnezza accetta…
Su un treno tre balordi rapinano il vagone postale. Durante l’operazione il mezzo viene fermato e il treno circondato dalla polizia. Presi due ostaggi, riescono a fuggire dal treno e a raggiungere una chiatta ancorata poco distante… Qualcuno ha tradito con una spiata, dichiarano gli uomini, ma ecco che arriva Er Monnezza ad informare il capobanda, Il calabrese, che a tradirli è stato Brescianelli. Gli chiede quindi di aiutarlo a rintracciarlo…
Due giovani rapinano un cinema e Sarti è quasi tentato di intervenire e di mandare a monte la sua copertura. In mezzo ai malviventi deve così imparare a tenersi a freno di fronte a tanti crimini… Due balordi portano la refurtiva al ricettatore Er Cravatta. Il calabrese irrompe in casa e, cacciati i due giovani, inizia a far seviziare dal socio, Il cinico, Er Cravatta per fargli confessare il nascondiglio di Brescianelli. Ma quello dichiara solamente che Brescianelli si è fatto una plastica facciale in Svizzera e che l’indomani un suo uomo, Er Greve, rapinerà una gioielleria… Durante la rapina la situazione degenera e un giovane commesso viene ferito con una fucilata. I banditi ripartono con due donne prese in ostaggio, una delle quali incinta, inseguiti dalle volanti della polizia, riuscendo a far prendere le proprie tracce… Sarti e gli altri si appostano però fuori della presunta abitazione del Greve. Lì Er Monnezza riesce a far uscire il balordo consentendo l’irruzione della polizia, del Calabrese e dei di lui due collaboratori… In breve i malviventi sono messi fuori combattimento ed Er Monnezza riesce a far parlare il Greve carpendogli le informazioni necessarie al riconoscimento della compagna di Brescianelli, Mara. La donna informa in un bar il compagno del fatto che Er Monnezza lo sta cercando. Accortasi di essere spiata, fugge ma l’arrivo di un sicario che uccide un imprenditore le consente di dileguarsi…
Brescianelli fa chiamare Er Roscetto che lavora assieme al fratello del Monnezza in un’azienda casearia e che è solito indossare un berretto della Roma. Il balordo entra con due soci nei locali uccidendo un altro operaio che aveva preso e indossato il berretto del fratello del Monnezza…
Il Calabrese scopre intanto che Sarti è un poliziotto, ma l’intervento del Monnezza lo calma impedendogli di ucciderlo… Come faranno a trovare la compagna di Brescianelli? Lei è una tossica, spiega Er Monnezza e quindi sarà facile rintracciarla… Entrato in un locale dove spesso la donna si aggira, Sarti inizia a torchiare uno spacciatore, ma due suoi complici lo pestano fino a fargli perdere i sensi. Una tossica con cui aveva parlato prima, dopo averlo derubato, gli dà una dritta: trovare Il tunisino. Ma proprio quando stanno per affrontarlo, i carabinieri arrestano il malvivente… Il funzionario ordina al commissario capo di far sospendere le indagini a Sarti. Ma l’altro chiede una proroga. A Sarti, che telefona, fa sapere di non poter far nulla per farlo arrivare al tunisino…
Er Monnezza affronta il vile Roscetto, uccidendolo per la spiata ai danni del fratello…
Il padre della piccola Camilla riceve una telefonata dei rapinatori che chiedono ottocento milioni per liberarla di lì a due giorni…
Sarti e Monnezza riescono a entrare come imbianchini nella caserma dei carabinieri in cui è tenuto in stato di fermo il Tunisino. Lì, raggiunto il recluso, minacciandolo con una pistola riescono a fargli rivelare il covo della banda di Brescianelli…
I beni del padre di Camilla sono sequestrati dal giudice per impedire il pagamento del riscatto. Unica speranza di salvare la bambina è dunque Sarti. Ma lui, Monnezza e gli altri arrivano troppo tardi, scoprendo, dopo aver eliminato i due banditi presenti in loco, che Camilla è stata portata altrove. Il Calabrese, rimasto leggermente ferito, protesta contro Sarti, infuriandosi nello scoprire che la soffiata al treno non l’ha fatta Brescianelli…
Il commissario capo viene informato che l’avvocato Moretti ha in passato avuto rapporti con il Greve…
Mentre Sarti fruga nello studio dell’avvocato, Cinico uccide Moretti sul cui cadavere l’ispettore rinviene uno scritto della piccola. L’approssimarsi di altre persone li costringe a lasciare la casa…
Monnezza irrompe nella Banca Popolare del Lazio presentandosi al direttore che risulta in combutta con la banda del defunto Moretti…
Sarti nota i due rapinatori del cinema. Li segue e sventa così una rapina al supermarket. All’esterno il suo accompagnatore, Vallelunga, socio del Calabrese, viene però ucciso…
Camilla viene intanto trasferita in un nuovo nascondiglio. Brescianelli incarica un sottoposto di avvisare Mara di tenere i contatti con la famiglia, ora che Moretti è fuori gioco…
Monnezza ha ottenuto dal direttore di banca solo un numero di conto corrente svizzero. Per ritrovare Mara propone a Sarti di dargli due milioni con cui ungere possibili informatori…
Un altro giorno ha inizio e se entro sera Camilla non sarà sottoposa a dialisi morirà…
Alla fine Sarti riesce a trovare Mara…
L’imprenditore ha recuperato solo duecentoventi milioni. Mara ne informa Brescianelli che non ne vuol sapere di sconti… Tornata in casa, la donna trova a sorprenderla Sarti, Cinico e Calabrese che le fanno dire a Brescianelli di aver ricevuto tutti i soldi. Il covo viene localizzato ed è lo stesso cui aveva già pensato il Monnezza…
Non vedendo arrivare Mara, Brescianelli s’innervosisce iniziando a tempestarla di chiamate. Furioso, ordina a un sottoposto di uccidere la bambina e agli altri di accompagnarlo da Mara…
Monnezza, travestito da pecoraio, raggiunge la cascina in cui la piccola è reclusa e viene stordito dai due balordi rimasti…
Brescianelli e i suoi raggiungono lo stabile in cui si trova l’appartamento di Mara. Ma, percepita la trappola, si danno alla fuga inseguiti…
Monnezza riprende i sensi e, seppur legato, raggiunge la stanza di Camilla… Liberatosi, prepara e fa un’iniezione a Camilla. Ma ecco che arriva Brescianelli. A salvare i due reclusi è l’arrivo di Sarti, del Cinico e del Calabrese. Quest’ultimo rimane subito ucciso. Con dei lacrimogeni Sarti li obbliga ad uscire, ma Cinico uccide a coltellate Brescianelli. Sarti recupera la piccola ma si trova a fronteggiare Cinico che vorrebbe ucciderlo per intascarsi il riscatto. Sarti lo uccide e la bambina viene portata in ospedale con il sopraggiunto elicottero… Ferito, Monnezza rifiuta di farsi trasportare in ospedale. Ma si rivela una finta cui Sarti abbocca mentre l’altro fugge in tram dopo avergli rubato il portafoglio…