TIM BURTON – ALICE IN WONDERLAND
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Alice Kingsleigh lascia la casa paterna per raggiungere un ricevimento, dimentica delle incredibili avventure vissute quattordici anni prima nel Paese delle meraviglie che crede frutto di un sogno… La morte del padre, Charles, ha costretto la madre a cedere le quote societarie della di lui impresa commerciale. La ragazza riceve ora una richiesta di matrimonio da un goffo pretendente, Hamish Ascot. Lei prende tempo e fugge via dietro un Bianconiglio che tiene in mano un orologio ed entra in un buco nel terreno nel quale anche lei precipita…
Dopo lunga caduta, si ritrova in un’ampia stanza dalle numerose porte, per uscire dalla quale deve bere una pozione, contenuta in un boccetta recante la scritta “bevimi”, che le consente di rimpicciolire e superare una minuscola porta… Di lì si trova in un’altra stanza, per uscire dalla quale abbisogna di una chiave piazzata su un tavolino che può raggiungere solo dopo aver mangiato un cioccolatino che la fa diventare gigante, troppo. Si bilancia così con la pozione rimpicciolente…
Ritrovatasi in una sorta di giardino incantato, abitato da strambi e ignoti animali, fiori e insetti, eccola al cospetto del Bianconiglio, accompagnato da due fratelli, Pancopinco e Pincopanco, da Ghiro e da Dodo. Disquisiscono sul fatto se lei sia la vera Alice… Dubbiosi la conducono così al cospetto del saggio Brucaliffo che le chiede chi lei sia… Le mostra poi l’oracolo, una pergamena sulla quale sono annotati i fatti del regno e che la mostrano vincitrice del terribile Ciciarampa al servizio della regina Rossa, rivelandosi loro salvatrice, nel giorno del Gioiglorioso… Il bruco sospetta non possa essere la vera Alice e così il Bianconiglio e gli altri la riportano verso la raduna dove sono attaccati dal Grafobrancio e da alcuni soldati di cuori condotti da Ilosovic Stayne che s’impossessa dell’Oraculum smarrito durante la fuga…
Alice e i due fratelli si trovano di fronte a un bivio, incerti sulla direzione da prendere. Il Ciciacià li cattura, portandoli in volo alla reggia della Regina Rossa, nel mentre furiosa per il furto di tre crostate… Individuato il colpevole in uno dei maggiordomi ranocchia, lo condanna a morte, ricevendo poi la visita di Payne a lasciarle l’oracolo. La donna gli ordina l’uccisione di Alice, prima che possa realizzare la profezia…
Alice vaga intanto sola nel bosco, raggiunta da Stregatto che la medica e la invita a seguirlo dal Cappellaio Matto per dimostrarle che quello che sta vivendo non è un sogno… Il Cappellaio la riconosce infatti come l’Alice della profezia, invitandola a rimanere con l’amico Lepre Marzolina, la servitrice Topolina e il Gatto stesso… Quando sta per arrivare Payne, fa rimpicciolire con la pozione Alice chiudendola in una teiera… Payne si allontana a mani vuote e il Cappellaio, su consiglio della Lepre, conduce Alice alle porte del regno della Regina Bianca, dove la devastazione impera… Gli uomini di Payne si avvicinano e così il Cappellaio la lancia con il suo cappello appena in tempo prima della cattura… Il cane, Beyard, raggiunge poi Alice che gli chiede di condurla alla reggia della Regina Rossa per liberare il Cappellaio… Si ritrova nel campo dove quella sta giocando e, grazie al Bianconiglio che le fa mangiare della torta “tortinsù”, ha modo di divenire alta due metri… La regina non la riconosce e così viene accolta alla reggia, con il nome di Ehm, dove i due fratelli Pinco sono stati resi schiavi. Alice ha modo di rivedere anche il Cappellaio che, durante l’interrogatorio, finge di non conoscerla, negando di sapere dove si trovi… Quando Alice gli ritrova e rende il cappello, si rassenera un po’, spronandola poi a ultimare la missione…
Rintracciato il Bianconiglio, Alice si fa da questi condurre all’esterno della stanza dove il Grifogrincio fa la guardia al forziere, di cui al collo tiene appena la guancia, dove è contenuta la spada Brigalace. Recuperato l’occhio che era stato cavato alla bestia, glielo rende riuscendo ad aprire il forziere. Ma, per via della ferita che l’animale le aveva inferto, sviene su di esso… A svegliarla è proprio il Grifogrincio che, leccandole la ferita, riesce a disinfettargliela… Prelevata la spada, seppur scoperta, anche grazie all’animale, Alice riesce a raggiungere la Regina Bianca con anche l’Oraculum. Lì ritrova anche la folle Lepre Marzolina…
Al cospetto del Brucaliffo, realizza di non essere ancora pronta per l’impresa…
Nel mentre il Cappellaio e il Ghiro stanno per essere giustiziati come traditori. Ma il folle, liberatosi grazie allo Stegatto, riesce a scatenare una prima rivolta contro la dispotica sovrana… Raggiunge poi assieme agli altri “buoni” di Sottomondo il castello della Regina Bianca. Lì vengono ultimati i preparativi per la battaglia, dopo che Alice ha finalmente ripreso memoria della sua prima visita nel Paese delle Meraviglie, del proprio ruolo, ricordando l’amato padre morto… Non erano sogni, ma ricordi… Vero quello che sta vivendo…
A eserciti schierati, la Bianca tenta invano di mediare e così la battaglia ha inizio. La Rossa schiera il Ciciarampa che Alice affronta senza timore, determinata dopo l’ultimo colloquio avuto con il morente Brucaliffo prossimo alla trasformazione in farfalla…
La battaglia è dura e sanguinosa e vede la vittoria di Alice, che decapita l’avversario, nonché del Cappellaio che sconfigge Payne e uccide il Ciciarà… La Bianca esilia la sorella spodestata per i crimini commessi assieme a Payne che prova a ucciderla, fermato dal Cappellaio… Saranno costretti a vivere insieme l’esilio… Il Cappellaio può infine danzare il suo folle ballo, proponendo poi ad Alice di restare… Ma la ragazza vuol tornare nel suo mondo, promettendo di non dimenticare nessuno…
Tornata in superficie, Alice rifiuta la proposta di Hamish, ringraziando la sorella e profferendo frasi sferzanti all’indirizzo di alcuni dei presenti. Va poi a negoziare sugli affari del padre, prospettando al di lui socio, il padre di Hamish, l’espansione dei commerci in Cina… Eccola quindi assunta come apprendista e in procinto di partire per un viaggio per l’Oriente a bordo di un veliero… Una farfalla blu, che riconosce nel Brucaliffo, la passa a salutare posandolesi sulla spalla prima di riprendere il proprio volo…