STEVEN SPIELBERG – E. T. L’EXTRA TERRESTRE [E. T. EXTRA-TERRESTRIAL]

STEVEN SPIELBERG – E. T. L’EXTRA TERRESTRE [E. T. EXTRA-TERRESTRIAL]

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Una sera, in un bosco nei dintorni di una cittadina della California, atterra un’astronave aliena dalla quale scendono alcuni extraterrestri per prelevare campioni di vegetazione. Sono bassi, tarchiati, rugosi, con una grossa testa e un grande cuore che s’illumina di rosso quando riceve informazioni trasmesse telepaticamente… L’arrivo di alcuni pick-up della polizia li mette in fuga. Quando l’alieno rimasto sulla navicella richiama gli altri, i cuori di rosso illuminati attirano l’attenzione degli umani che sparano e inseguono gli strani esseri…
Il novenne Elliot è impegnato in una partita di Dungeon&Dragon con il fratello maggiore Michael e i di lui amici. Essendo il più piccolo, viene mandato a comprare della pizza, ma, non appena uscito, viene spaventato dalla presenza nella cabina degli attrezzi e ripostiglio bici di una strana creatura. Rientrato in casa, intima alla madre e agli amici di non uscire. Insieme escono e, pur constatando che la porta della rimessa è aperta, non trovano traccia della misteriosa creatura…
Più tardi, a notte ormai fonda, Elliot si avventura nel bosco, ritrovandosi faccia a faccia con un alieno, evidentemente lasciato in loco dalla navicella ripartita in fretta senza di lui per l’attacco umano…
L’indomani, di ritorno da scuola, Elliot rivela alla madre, al fratello e alla sorella di quanto visto nel bosco, ma i familiari non gli credono. Il padre, unico che potrebbe credergli, è in Messico per una delle sue ricerche…
La notte Elliot si ferma all’esterno, piazzandosi di fronte alla casetta degli attrezzi, dalla quale esce l’alieno che gli consegna gli smarties lasciati in terra. Il ragazzino continua a lasciarne in terra riuscendo così a farlo entrare in casa dove lo cela nella propria cameretta. Al mattino, fingendo di avere la febbre, rimane solo con lui. Prova fin da subito a parlarci, dandogli numerose informazioni sul mondo e gli oggetti umani presenti in casa…
Quando nel pomeriggio tornano i fratelli, Micheael e la piccola Gertie, per poco non viene scoperto per via delle grida della sorellina. Depistata la madre, Elliot ottiene la complicità dei fratelli nel tenerlo nascosto… Dopo avergli chiesto da dove provenga, l’alieno gli mostra alcuni pianeti creati con il pongo che fa levitare in aria, facendo poi tornare in vita una pianta ormai secca…
L’indomani, a scuola, nessuno crede a Elliot che, durante la lezione di scienze, prova, attraverso una connessione telepatica, a tratti gli stessi sentimenti dell’alieno che, nel mentre, rimasto solo in casa, si è ubriacato bevendo birra. Privo di autocontrollo, il ragazzino rutta, si comporta da ubriaco e libera le rane da vivisezionare. Quando l’alieno vede in TV la scena di un bacio, Elliot la ripete sua una compagna di classe… Gertie scopre intanto che l’alieno è in grado di ripetere le parole che sente pronunciare, compreso il nome di Elliot che, rientrato a casa dopo il guaio combinato, decide di chiamarlo ET. L’alieno gli fa capire di voler comunicare con il proprio pianeta con la celebre frase “ET telefono casa”…
Giunta la sera, Elliot e Michael iniziano a reperire quanto occorrente ad ET per costruire un trasmettitore, ignari di essere finiti sotto intercettazione da parte di agenti governativi in cerca dell’alieno…
Durante la sera di Halloween i due fratelli decidono di camuffarlo da fantasma spacciandolo per Gertie. Con la bici Elliot lo porta poi nel bosco. Perso il controllo del mezzo che rischia di finire in un burrone, ET risolve la situazione facendo volare il veicolo. La trasmissione avviene con successo e l’alieno non vuole tornare a casa, in attesa di una risposta, nonostante la richiesta di Elliot di rimanere insieme. Il ragazzino passa così la notte nel bosco…
La madre denuncia la scomparsa di Elliot che rientra al mattino febbricitante dopo aver perso le tracce di ET chiedendo a Michael di ritrovarlo. Quello parte subito, rinvenendone il corpo esanime semisommerso nelle acque, dopo aver seminato l’auto dei governativi…
Michael riporta a casa ET che è ormai prossimo alla morte come Elliot che parla al plurale. La madre la prende male, ma ecco presentarsi in casa un agente governativo. Il ragazzino ed ET sono posti in quarantena e sottoposti ad accertamenti medici l’uno di fianco all’altro. D’un tratto l’alieno peggiora e sembra morire. Ma si riprende, annunciando il prossimo arrivo dei propri simili a un Elliot che lo aveva raggiunto per un ultimo saluto prima del trasporto verso il laboratorio preposto alla vivisezione… Felice, il piccolo approfitta della distrazione degli scienziati per portarlo via assieme al fratello… Si allontanano a bordo di un furgone governativo collegato con un tubo alla camera di quarantena, al cui interno restano due scienziati che si trascinano dietro fino a che Elliot non lo stacca…
I due fratelli si fermano presso i giardini dove hanno dato appuntamento agli amici di Michael. Di lì si allontanano verso il bosco a bordo delle biciclette, evitando il fermo da parte dei poliziotti grazie al volo in cielo permesso dall’alieno…
Nella foresta l’astronave è già atterrata ed ET saluta per l’ultima volta gli amici terrestri, compresa la sopraggiunta Gertie… Elliott gli chiede invano di restare… Dopo l’accorato addio, ET riparte a bordo dell’astronave che lascia un arcobaleno nel cielo…