STEPHEN FREARS – THE PROGRAM

STEPHEN FREARS – THE PROGRAM

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FILM – SCENE – SETUP – EXTRA (Trailer, Credits)

La maglia gialla. Un sogno per ogni corridore…

1994. David Welsh, giornalista sportivo, intervista Lance Armstrong in merito alla sua prossima prima partecipazione al Tour de France… I giornalisti non lo ritengono adatto a una corsa a tappe…
Al via della Freccia Vallone, in Belgio, un altro corridore, il belga Bruyneel, dichiara ad Armstrong, esordiente in Europa, che non potrà competere con chi ha più globuli rossi nel sangue… L’esperienza segna l’americano che, con i compagni di squadra, s’interroga sull’uso dei farmaci dopanti… I primi tre della corsa sono infatti tutti seguiti dal dottor Ferrari, che ha posizioni permissive sull’uso dell’epo, al quale si rivolge poi lo stesso Armstrong. Dopo una breve visita, il medico dichiara di non avere il fisico giusto per le montagne, avendo troppa massa muscolare nella parte superiore del corpo, congedando il nuovo arrivato…
Svizzera, 1995. Armstrong acquista epo assieme ai compagni di squadra… Gli effetti del farmaco si fanno subito sentire e Armstrong riesce a vincere alcune corse. Ma ecco che gli viene diagnosticato un cancro al testicolo in fase terminale con annesse metastasi cerebrali da rimuovere chirurgicamente… L’operazione ha successo, ma la lotta contro il cancro è durissima da affrontare e comporta l’ammissione di assunzione di sostanze dopanti nel corso della carriera sportiva…
Vinta la battaglia contro il male, Armstrong riprende subito gli allenamenti di ciclismo, presentandosi dopo alcuni mesi a Ferrara, dove opera il dottor Ferrari. Questi lo sottopone a una nuova visita, valutandone i parametri e spiegandogli l’importanza di dati scientifici necessari per vincere. Il suo è un vero e proprio metodo scientifico. Raggiunti i massimi livelli d’allenamento, non si riesce infatti ad andare oltre, e così è stata la scoperta dell’EPO a permettere agli atleti da lui seguiti di raggiungere miglioramenti tali da portarli ad essere vincenti, a superare i limiti della fisiologia alterandone i valori… Gli effetti della “cura” danno subito frutti…
1998. Al Tour scoppia uno scandalo d’immane proporzioni con arresti, squalifiche e scioperi dei corridori…
Dopo molto tempo, Armstrong chiede un incontro con Johan Bruyneel, chiedendogli di diventare direttore sportivo della squadra per cui ha firmato, la sola a crede in lui, la US Postal, invero di basso livello, per poter arrivare a puntare sulla vittoria del Tour… Per aumentare i consensi, propone invece al manager Bill Stapleton di creare una fondazione per la ricerca sul cancro… Si prodiga per l’allestimento di una squadra che, scientificamente preparata da Ferrari e a lui dedita, riesce a portarlo effettivamente a compiere imprese al Tour del 1999… Le sue gesta sono seguite dal solito Welsh, che non può non iniziare a nutrire dubbi su tali performances… A dispetto dei colleghi, Welsh prova ad avere interviste con i corridori, alcuni dei quali accettano di parlare. Uno di questi viene da Armstrong affrontato duramente e invitato dagli altri ciclisti a tacere… Durante una sessione di massaggi, viene avvisato di esser stato trovato positivo. Telefona allora a Ferrari per farsi fare un certificato retrodatato. Lui e i suoi compagni si danno al doping di squadra, in collaborazione con la massaggiatrice Emma O’Rilley, la quale getta le siringhe usate all’interno di lattine… Prima di un controllo dell’ematocrito, si fa iniettare soluzione fisiologica per diluire il sangue e riuscire a rimanere al di sotto del 50% di ematocrito… A Parigi è lui il vincitore, presto osannato negli Stati Uniti e dai malati di cancro di tutto il mondo… Proprio della lotta al cancro diviene testimonial, alimentando così il mito dell’atleta integerrimo capace di vincere la malattia… Arrivano anche le nozze… Poi la vittoria al Tour del 2000 e a quello del 2001… L’associazione Livestrong raccoglie cifre esorbitanti e il suo libro vende milioni di copie…
Ferrari subisce perquisizioni fiscali, finendo sotto inchiesta…
Welsh prosegue le proprie indagini, convinto che Armstrong faccia uso di doping. E proprio le sue frequentazioni con Ferarri, arrestato in Italia per altri motivi, emergono con evidenza…
Il campione accetta un’intervista con Welsh, non confermando né smentendo. Il direttore della testata per cui lavora, il Sunday Times, non acconsente però di pubblicare un articolo sul caso…
La US Postal ingaggia intanto Floyd Landis per sostituire Tyler Hamilton. A questi Armstrong consegna una serie di farmaci, testosterone, epo e sacche per autotrasfusioni, per farlo diventare competitivo ai massimi livelli, quelli imposti alla squadra di un campione del suo calibro…
Al Tour del 2002, grazie al lavoro di Landis, Armstrong vince ancora, nonostante nelle analisi effettuate dagli organizzatori siano risultati valori abnormi. Viene coperto per non compromettere la popolarità della corsa, come già accaduto nel 1999…
Ma Armstrong vince anche il suo quinto Tour nel 2003… A nutrire dubbi su di lui e Ferrari, resta il solo Welsh…
Simeoni testimonia contro Ferrari al processo cui è sottoposto in Italia. Armstrong lo raggiunge in corsa, minacciandolo, impedendogli di andare in fuga e invitandolo a tacere. Landis biasima il plateale gesto, ma il capitano non dà peso al fatto, poiché “il programma” è quello che gli permette di vincere… Ma, durante le conferenze, iniziano insinuanti domande a suo carico, con Welsh in prima linea. Sostiene di essere pulito, mai trovato positivo ai controlli, e che Ferrari sia innocente…
I rapporti con Landis iniziano a incrinarsi, accorgendosi il gregario di essere a poco a poco boicottato e che molto del materiale tecnico viene venduto per pagare il doping, mentre il capitano vive nel lusso più estremo… Landis litiga con Bruyneel, invitando Welsh a contattare telefonicamente Betsy Andreu, moglie di un ex collega di Armstrong. In ospedale, ricorda perfettamente, al dottore il campione confermò di aver assunto sostanze dopanti. Lei è solo la prima a rilasciare dichiarazioni contro la US Postal. Un broker assicurativo, tale Hamman, lo informa che anche uno degli sponsor, la ACA, vuol indagare, giacché qualora dovesse vincere anche il Tour del 2004, dovrebbero pagargli un bonus plurimilionario. Anche la ex massaggiatrice, Emma O’Reilly, rilascia dichiarazioni contro il campione…
Walsh diventa il nemico pubblico numero uno, uomo da isolare e rovinare…
Il Tour del 2004 prende il via e Welsh viene isolato da tutti i colleghi, compresi quelli del Sunday Times. La sua inchiesta, LA Confidential, è sconcertante…
In arbitrato Welsh, Hamman e Armstrong si ritrovano a discutere della accuse di doping. Vincitore ne esce Armstrong e sia il Sunday che la ACA sono condannate al risarcimento e al pagamento delle spese processuali…
Arriva il 2005 ed Armstrong vince il suo settimo Tour, abbandonando da vincente la carriera sportiva. Ma, tra pubblicità e comparsate, la sua vita resta impegnata e nel lusso…
Luglio 2006. Floyd Landis vince il Tour. Ma, subito dopo, il titolo gli viene revocato essendo state ritrovate tracce di testosterone e steroidi nelle urine. Nega ovviamente di aver assunto doping, per il sollievo di Armstrong…
2008. Armstrong seguita a presenziare a conferenze sul cancro e sui suoi successi sportivi. Inspiegabilmente, decide di rientrare in attività. Bruyneel lo sconsiglia, soprattutto per via dell’età e per non rovinare un palmares da vincente, senza contare il rischio di essere trovato positivo e, quindi, smascherato. Ma la sua volontà è ferrea e così eccolo di nuovo in gruppo… Rifiutato di riprendere in squadra Landis, Armstrong arriva solamente terzo, in un Tour vinto dal suo giovane compagno di squadra, Alberto Contador…
Landis intanto si presenta negli uffici della USADA per confessare l’uso di sostanze dopanti durante l’attività agonistica. La figura di Armstrong viene così messa pesantemente sotto inchiesta, stavolta con prove alla mano, indicato come leader per anni di un vero e proprio sistema di doping di squadra. Nel 2012 la menzogna è ormai impossibile da tenere celata e dopo esser stato squalificato a vita con revoca dei titoli, il 17 gennaio 2013, nella trasmissione TV di Oprah Winfrey, confessa pubblicamente l’uso sistematico di sostanze dopanti…