STEPHEN DALDRY – THE HOURS

STEPHEN DALDRY – THE HOURS

MENU

INIZIO FILM – SELEZIONE SCENE – LINGUE E SOTTOTITOLI – DVD CREDITS

Sussex, 1941. Dopo aver scritto una lettera d’addio al marito Leonard, nella quale lo ringrazia per esserle stato sempre vicino, la scrittrice Virginia Woolf, sopraffatta dalla depressione, si suicida annegandosi nel fiume Ouse…

Los Angeles, 1951. Laura Brown, casalinga affetta da depressione, aspetta un bambino… Il marito rincasa portando una torta, ma lei è a letto immobile pur in pieno giorno…

Richmond, Essex, 1923. Virginia Woolf viene curata dopo una grave crisi depressiva, trasferitasi in campagna auspicando un miglioramento d’umore…

New York, 2001. Clarissa Vaughan, editor omosessuale, si desta al ritorno della sua amante, Sally, a mattino ormai fatto, dopo una notte passata fuori casa…

Virginia avvia la redazione di Mrs Dalloway, libro che Laura sta leggendo…
Clarissa sta organizzando una festa per celebrare un premio letterario per il suo ex amante, lo scrittore e poeta Richard, malato di AIDS, che la chiama “Signora Dalloway”. Salutata Sally, va a comprare dei fiori…
L’intera vita di una donna in un giorno, e in quel giorno tutta la sua vita, scrive Virginia nel romanzo…
Clarissa sale da Richard, lasciandogli alcuni dei fiori acquistati ed esplicandogli il piano della giornata: ricevimento alle 17 e poi la festa… L’uomo esterna il dubbio di essere degno di farsi vedere in pubblico, certo di esser stato premiato per la sua malattia e non per i meriti delle sue opere che giudica indegne di riconoscimento. Lei lo rincuora, ma lui esprime la frustrazione di una vita incompiuta ormai al termine… Ti arrabbieresti se io morissi?, le chiede Richard. Credo di rimanere vivo solo per fare contenta te, prosegue, invitandola a pensare a se stessa e non sempre agli altri. Battibeccano, si danno un bacio e la promessa di rivedersi alle 15.30…

Virginia punzecchia spesso la governante Nelly. La manda a comprare dello zenzero in vista della visita pomeridiana della sorella Vanessa e dei nipotini…
Uscita per camminare, Virginia pensa di poter far morire Clarissa Dalloway facendola suicidare per un futile motivo…

Laura prepara una torta per il compleanno del marito assieme al figlioletto Richie…

Rientrando a casa, Sally trova Clarissa turbata dopo la visita a Richard…
La torta è venuta a male a Laura. Una donna suona alla porta. È la frivola vicina Kitty, sua unica amica. Finiscono per parlare del libro Mrs Dalloway, del quale Laura fa un riassunto. L’amica inizia a piangere. Deve essere operata all’utero per un’escrescenza che le impedisce di avere figli, facendola sentire una donna incompleta. Laura invece soffre per non ricambiare il sentimento d’amore del marito e per non volere il figlio che porta in grembo… Laura consola Kitty, finendo per baciarla sulle labbra. L’amica se ne va fingendo non sia successo nulla e tenendo le distanze. Alla scena ha assistito anche Richie, cui lei si rivolge bruscamente per poi buttare la torta nel cestino…
Vanessa arriva in anticipo, creando scompiglio in Leonard… L’ospite parla con la sorella che esterna il dispiacere di non poter più vivere in città e di non essere invitata alle feste che dà in città, certamente esclusa per la propria malattia… La gioia di vivere di Vanessa contrasta con la depressione di Virginia, intenta a parlare di morte con la nipotina Angelica dopo il rinvenimento di un uccellino morto cui celebrano un funerale… I nipoti invece la deridono…
Dopo aver preso una serie di farmaci, Laura inizia la preparazione di una nuova torta, annunciando a Richie di uscire per fare un giro al termine…
Clarissa riceve la visita dell’amico Louis Walters, arrivato con ampio anticipo, ex fidanzato di Richard. Questi giudica negativamente il lunghissimo libro di Richard, come già fatto da altri… La donna è scossa, come “se avessi un presentimento”, dichiara all’ospite, in ansia per la riuscita della festa che sta organizzando, proprio come Mrs Dalloway nel libro…
Terminata la torta, stavolta ben riuscita, Laura carica in auto Richie per portarlo da un’amica prima di “andare a fare una cosa”… Lasciato il bambino, risale in auto in lacrime, mentre il piccolo grida e prova a inseguirla… Poco dopo prende una stanza in un hotel. Estrae i farmaci con cui suicidarsi e il libro Mrs Dalloway, iniziando a leggere. “Non era consolante la certezza che la morte ponesse fine a tutto?” … Poi chiude gli occhi, immaginando acque che invadono la stanza… Virginia spiega invece alla nipotina perché si era assorta nei pensieri: ho deciso di non far morire la mia eroina, le risponde…
Laura inizia a piangere, conscia di non essere in grado di suicidarsi ma di non poter continuare a condurre la vita che sta vivendo…
Vanessa e i figli prendono commiato da Virginia che rimane in lacrime al centro della stanza, dopo aver baciato appassionatamente la sorella e averle chiesto se un giorno riuscirà a guarire…
Julia, figlia di Clarissa, arriva in ritardo nell’appartamento della madre, accorgendosi del suo disagio. Clarissa le rivela di essersi sentita al massimo della felicità con Richard e di sentirsi viva solo quando sta con lui. Il suono del campanello interrompe però la loro conversazione…
Virginia fugge in stazione, ma Leonard la raggiunge dopo averne scoperto l’assenza in casa. Sulla banchina, lei gli esterna la volontà di tornare a Londra. Lui le ricorda di essere giunti lì a Richmond per cercare di farla guarire e impedirle di suicidarsi… Mi fai vivere una vita che non ho voglia di vivere, replica lei. Mi manca Londra e la sua vita. Se la scelta obbligata è tra Richmond e la morte, io scelgo la morte, conclude. E Londra sia, dichiara Leonard, acconsentendo all’accorato volere della moglie… Non si può trovare la pace sottraendosi alla vita, dice Virginia mentre camminano sulla banchina…

Laura passa a riprende Richie, felice di poterla riabbracciare… In auto dichiarano l’un l’altro di volersi bene…

Richard guarda una foto in abito da nozze di Laura. Il piccolo Richie è lui. Piange, ricordandosi il momento del ritorno della madre dopo il tentato suicidio…

Puntuale, Clarissa torna da Richard, trovandolo intento a mettere a soqquadro la stanza, dichiarando di aver preso le medicine e fingendosi in miglioramento. In realtà ha solamente sgombrato le finestre. Se vuoi, non venire alla cerimonia né alla festa, gli dice Clarissa. Dovrò comunque affrontare LE ORE dopo la festa, dice lui, togliendo le tende a una finestra. Io sono vivo per te. Ma adesso devi lasciarmi andare. Raccontami la storia della tua giornata, prosegue. Mentre Clarissa racconta, lui si avvicina alla finestra, la apre, ricordando il loro primo incontro, di quanto lei fosse bella quel giorno e della felicità provata assieme. Io non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di noi, conclude prima di lanciarsi nel vuoto…

Laura festeggia il compleanno di Dan, entusiasta della moglie che ama più di ogni altra cosa. Racconta al piccolo Richie di come, in guerra, pensasse a Laura, ragazza fragile e solitaria che ha poi finito per sposare raggiungendo la felicità…

Nel tuo libro qualcuno deve morire, perché?, chiede Leonard alla moglie. Virginia risponde che “la morte di qualcuno dà agli altri la possibilità di apprezzare la vita”. “Il poeta deve morire, il visionario”…

Laura piange in bagno, per la vita che conduce e all’idea di poter perdere l’unica amica che ha, Kitty… Richie, insonne, percepisce dalla sua stanzetta, come sempre, il malessere della madre…

Mentre sta buttando il cibo preparato per la festa, una donna suona alla porta di Clarissa. È Laura Brown, la madre di Richard!, giunta da Toronto per le esequie del figlio dopo essere stata da lei avvertita della sua morte. Sia il padre che la sorella di Richard sono morti, dichiara. Lei ha abbandonato la famiglia subito dopo la nascita della secondogenita, trasferendosi in Canada. Ha dovuto farlo, costretta a scegliere tra il vivere e il morire. Non era riuscita a suicidarsi, decidendo così di cambiare vita… “Nessuno riuscirà a perdonarmi. Lì c’era la morte e io ho scelto la vita”…

Clarissa corre in camera da letto, dove la raggiunge Sally che bacia…
Abbracciata da Julia, che le augura la buona notte, Laura si commuove…
La voce di Virginia recita il finale della lettera scritta a Leonard prima del suicidio…
Le immagini tornano all’inizio. Virginia entra nel fiume, annegandosi…

“Caro Leonard, guardare la vita in faccia, sempre; guardare la vita, sempre, riconoscerla per quello che è; alla fine, conoscerla, amarla per quello che è; e poi metterla da parte. Leonard, per sempre gli anni che abbiamo trascorso; per sempre gli anni; per sempre, l’amore; per sempre, le ore”.