SPIKE LEE – BUS IN VIAGGIO (GET ON THE BUS)

SPIKE LEE – BUS IN VIAGGIO (GET ON THE BUS)

16 ottobre 1995. Un gruppo di afroamericani parte da Los Angeles in bus per raggiungere Washington, dove è in programma la Million Man March organizzata da Louis Farrakhan. I primi ad arrivare sono Evan e suo figlio Junior, ammanettato per esser stato sorpreso a rubare in una drogheria e contrario al viaggio; Gary, poliziotto mulatto che discute con la fidanzata prima della partenza; il saggio del gruppo e veterano dei diritti civili, Jeremiah, che ha mancato la marcia di Martin Luther King del 1963; l’autista George; il devoto musulmano Jamal; Xavier, detto X, studente di cinema che riprende il viaggio e i passeggeri; l’aspirante attore Flip Carter; Randall e Kyle, due giovani omosessuali il cui rapporto è in crisi; Jay, produttore di una linea di gomme da masticare; l’attivista esaltato Mike. Dopo una preghiera, il bus inizia il lungo viaggio che li porterà nella capitale…
Le riprese e le interviste di X, utili alla sua tesi, servono a far conoscere meglio i passeggeri. Per esempio Gary soffre per il suo essere mulatto, figlio di donna bianca e di un poliziotto nero, ucciso proprio da un afro in servizio. Evan e il figlio si beccano continuamente, così come Randall e Kyle. Il primo accusa il secondo di voler celare la propria omosessualità. Alcuni degli altri passeggeri esternano posizioni omofobe… Jeremiah parla invece al vicino Jamal, l’uno battista l’altro musulmano… A ritmo di rap, più tardi i passeggeri si presentano… Poi, distrattosi nel parlare della figlia, il secondo autista finisce fuori strada con il bus. Con l’ausilio dei passeggeri il veicolo può rimettersi in carreggiata, ma un asse sembra essersi guastato e la marcia interrotta. L’azienda manda un veicolo in sostituzione, ma l’autista dovrà rimanere con il bus fino alla sua riparazione, perdendosi così la marcia… Il bus che arriva è condotto da un bianco, l’ebreo Rick, che suscita malumore tra molti dei passeggeri… Anche il fatto che Evan tenga ammanettato Junior è motivo di discussione… A difendere Rick ci pensa soprattutto George, mentre dal mattino seguente Flip, ricevuta una telefonata in cui gli si comunica di esser stato scritturato, inizia ad accusare l’autista e il mulatto Gary. Randall s’intromette dandogli dell’insicuro misogino, finendo così insultato per la sua omosessualità. Kyle ed Evan intervengono e l’astio sfuma…
Una sosta viene effettuata in Arkansas. X ne approfitta per continuare a porre domande ai compagni di viaggio, mettendone sovente in mostra le contraddizioni… Lo spavaldo Flip tenta di conquistare due cheerleader, che esternano la frustrazione di non esser le donne mai considerate all’interno del movimento per i diritti civili dei neri…
Fermatisi a Memphis per una sosta a tarda sera, Rick decide di lasciare l’autobus chiedendo a George il favore di farlo passare per malato… Durante la sosta tale Wendell, proprietario di un concessionario d’auto, chiede di potersi unire alla comitiva per arrivare a Washington… L’indomani il ricco repubblicano si mostra sprezzante dei “negri” che parlano e non concludono nulla, di Farrakhan e di altri leader arrivisti. Anche Kyle si professa repubblicano. Ma le posizioni estreme di Wendell lo rendono inviso a tutti gli altri. Il suo obiettivo è quello di piazzare auto ai partecipanti alla marcia. Decidono così di buttarlo fuori dal bus…
Randall si spiega con Kyle, chiedendogli di non rinunciare a se stesso. L’altro gli rivela di non voler essere più il suo amante, pur volendo rimanere suo amico…
George inizia ad accusare i primi segni di stanchezza. Evan si offre di dargli il cambio, ma l’autista rifiuta, consigliandogli di liberare Junior per non farlo arrivare a Washington in catene…
Jamal confessa di esser stato membro di una gang giovanile, i Crip, e di aver ucciso diverse volte. Gary è poliziotto proprio nella zona afro di South Central e il suo impegno è per migliorare la sicurezza del quartiere, troppo spesso lasciato a se stesso dalla maggioranza bianca. Dopo aver incontrato l’islam e aver visto morire il suo migliore amico, Jamal ha deciso di cambiare vita. Ma Gary dichiara che dovrebbe invece finire in prigione per scontare i suoi delitti… Di notte, a Noxville, la polizia ferma il bus per un controllo antidroga con tanto di cane…
Junior confessa al padre, ora alla guida del bus dopo aver liberato il ragazzo, di voler divenire pilota d’aerei…
Jeremia racconta ad X la storia della propria vita, fatta di frustrazioni nella fabbrica in cui lavorava e finita nell’alcolismo. Non ha nulla, a parte il bagaglio che trae seco. Flip festeggia il ruolo per il quale è stato scritturato. Attacca ancora Randall e si azzuffa quindi con Kyle. George ferma il bus e i due si pestano. Junior approfitta del buio e della confusione per darsi alla fuga. Il padre riesce a rintracciarlo e posso così parlare. È fuggito dopo la sua nascita perché, privo di soldi e inesperto, ha scelto la via più facile, sottrarsi alle responsabilità genitoriali. Ma ora vuole essere suo padre…
Il bus raggiunge finalmente Washington, dove migliaia di auto e pedoni sono in marcia con cartelli e striscioni. Ma Jeremia non dà segni di vita e X si accorge che sta male. Il vecchio ha avuto un infarto… In ospedale viene trasferito in terapia intensiva, poiché già malato da tempo e a rischio della vita. A vegliarlo restano X, Gary, Evan, Junior e Jamal, che seguono in TV la manifestazione… Gary spiega a Jamal che, al ritorno a Los Angeles, dovrà costituirsi o lo ammanetterà… Più tardi l’infermiera annuncia ai presenti la morte di Jeremia. Poco dopo, a sorpresa, tornano George e gli altri, presto delusi dall’annuncio della morte del vecchio, annunciatagli tra le lacrime da George… In serata, dopo un breve discorso di George, il tamburo africano di Jeremia viene assegnato a X, che dei passeggeri era quello che maggiormente gli era stato vicino. La preghiera scritta dal vecchio viene recitata in gruppo… Il bus riprende la via dell’Ovest. La vera Marcia avrà inizio solo quando riprenderanno in mano la propria vita, libera da alcol, droga, furti e omicidi…