SINTESI DI STORIA: DALLA PREISTORIA ALL’IMPERO PERSIANO

SINTESI DI STORIA: DALLA PREISTORIA ALL’IMPERO PERSIANO

L’origine del pianeta Terra si fa risalire a circa quattro miliardi e mezzo di anni fa. La comparsa su di esso dell’Uomo, è databile invece a circa 2 milioni di anni dall’età attuale, evoluzione in scimmia dei Primati, comparsi circa 70 milioni di anni fa. L’origine della vita si era invece avuta nel mare, circa 500 milioni di anni fa, 350 milioni per quella sulla terraferma.

Dall’evoluzione delle scimmie antropomorfe, dunque, è nato l’Uomo, in particolare dagli Ominidi, presenti sul pianeta da circa quattro milioni di anni fa, i cosiddetti Australopitechi (Ominidi dell’Africa orientale e Australe). Decisiva, in particolare, l’assunzione della posizione eretta grazie a un lento processo di modificazione corporale. Il libero uso della mani consentì all’uomo di fabbricare strumenti in pietra, scheggiandola. Il cosiddetto Homo Abilis si differenziò dai precedenti ominidi per lo sviluppo del linguaggio e per una dieta onnivora, in grado di offrire maggiori possibilità di sopravvivenza e adattabilità all’ostile ambiente circostante.

Circa 1,5 milioni di anni fa, compare l’Homo erectus, poi ulteriormente evolutosi in Homo Sapiens e, infine, in Homo sapiens sapiens, di fatto identico a noi contemporanei.

TAVOLA CRONOLOGICA

Era Archeozoica: 3 miliardi di anni fa

Paleozoica: 550 milioni di anni fa

Mesozoica: 230 //

Cenozoica: 60 //

Neozoica: 600.000 //

IL PALEOLITICO

Quella che convenzionalmente viene definita “età della pietra”, è l’era compresa tra 600.000 anni fa (inferiore) e 50.000 anni fa (superiore), caratterizzata dal progressivo uso della pietra per ricavare i primi strumenti. L’uomo vive cibandosi di frutti selvatici, radici e carne cruda, ancora ignaro dell’esistenza e delle potenzialità del fuoco.

IL MESOLITICO

L’età della pietra di mezzo viene convenzionalmente riferita al periodo che va dal 10.000ac e il 6000 ac circa, epoca nella quale fa la sua comparsa sul pianeta l’uomo di Neanderthal.

IL NEOLITICO

L’età della pietra nuova viene invece individuata nel periodo che va dal 6000ac al 3200 ac circa. L’uomo apprende a coltivare la terra, ad allevare animali, a levigare la pietra e lavorare la ceramica e, soprattutto, a utilizzare il fuoco. Da segnalare, inoltre, l’attenzione e la cura per le sepolture e le pitture rupestri, l’invenzione dell’aratro e lo sviluppo della vita in villaggi.

L’ETÀ DEL BRONZO

Dal 3200 ac si fa convenzionalmente iniziare l’età del bronzo (lega di rame e stagno), preceduta dal paleometallico con la scoperta di rame, oro e argento.

L’ETÀ DEL FERRO

Dal 1200 ac

LE PRIME CIVILTÀ

La nascita delle prime città si ha, verso il 3500ac, a Uruk e in altre località minori della Bassa Mesopotamia, centri nei quali si evidenzia la divisione del lavoro e, soprattutto, la centralizzazione politica. La presenza di terreni fertili in prossimità dei fiumi, come il Tigri, l’Eufrate e il Nilo, con garanzia anche di traffici commerciali fluviali e carovanieri, incrementò tali possibilità.

Il Tempio e Il Palazzo divengono il fulcro del potere, dimora di sacerdoti e sovrani…

SUMERI ED ACCADI

I Sumeri

Verso il IV millennio ac la parte meridionale della Mesopotamia viene abitata dal popolo dei Sumeri, organizzati in città-stato. Società pacifica ed evoluta, vede l’elaborazione della scrittura ideografica cuneiforme (tavolette di Uruk del 3100ac, redatti e conservati dagli scribi negli archivi), con utilizzo di piccoli segni a forma di cunei. Ai Sumeri si unisce, verso la metà del III millennio ac, il popolo degli Accadi, di origine semitica, stanziatosi nella parte settentrionale della Mesopotamia. Grazie al re Sargon I (2334-2279 ac), si crea un impero che, intorno al 2000ac, viene però annientato dallo spostamento di nuovi popoli, dei Gutei in particolare. Questi regnano per pochi decenni, assoggettati dai sovrani di Uruk e Ur. L’impero di Ur durerà circa un secolo (2112-2004ac) prima di lasciare il passo agli Amorrei…

I BABILONESI (AMORREI)

La Mesopotamia diviene in breve un dominio degli Amorrei, detti Babilonesi dal nome della capitale, Babilonia, il cui massimo splendore viene raggiunto sotto il regno di Hammurabi (1700ac circa), capace di estenderne i domini fino alle sorgenti dell’Eufrate. A lui si deve anche un “codice”, invero una mera raccolta di sue sentenze. Di notevole interesse le ziqqurat, torri coniche a più piani sulle quali i sacerdoti si dedicavano allo studio dei fenomeni astronomici, nonché splendidi palazzo con giardini prensili, cinte murarie e porte ornate.

GLI ASSIRI

Il popolo assiro, costituito da guerrieri, era uso combattere con ferocia e trattare spietatamente i vinti. Il dio assiro Assur è, infatti, il dio della guerra e la guerra è così per gli Assiri l’attività principale, con la casta dei guerrieri a ricoprire un ruolo di netta preminenza.

L’espansione del regno assiro principia con l’opera di Tiglatpileser III (745-727 ac), portata ai massimi livelli da Assurbanipal (Sardanapalo) (668-626 ac), capace di creare una biblioteca nella capitale, Ninive, nonostante il livello di crudeltà e di violenza della società assira… Il regno, basato sul terrore, avrà vita breve: nel 612 ac, infatti, Babilonesi e Medi, alleati, espugneranno Ninive. I primi ravviveranno il proprio impero con un ultimo momento di grandezza sotto la guida di Nabuccodonosor, distruttore di Gerusalemme nel 586ac. Nel 538 ac saranno i Persiani a ottenere la vittoria e costituire un nuovo impero…

GLI ITTITI

Gli Ittiti, popolazione di origine indoeuropea, si stanziano in Anatolia, con un lento flusso migratorio presumibilmente dalla Russia Meridionale, attorno al 2000 ac. A seguito di una lenta ma inesorabile espansione, che raggiunse il culmine attorno al 1350 ac, si trovano inevitabilmente a scontrasi con gli Egiziani. Nel 1293 ac, a Qadesh, il faraone Ramses II non riusce a sconfiggerli, giungendo all’accordo sulla divisione della Siria. L’equilibrio sarà rotto, attorno al 1200ac circa, dall’irruzione dei cosiddetti “popoli del mare” che, dalla costa, giungono a conquistare la capitale Khattusha, decretando la fine degli Ittiti. Ramses III riusce, invece, a difendere l’Egitto, pur costretto a rinunciare ai domini siriaco-palestinesi.

L’EGITTO

L’Egitto deve la sua fortuna al fiume Nilo che, con le sue inondazioni, rende fertile una lunga striscia di territorio. Qui, nel 3300ac, Menes, primo faraone egiziano, crea un regno unito sotto la sua sovranità: da questa data ha inizio la storia egiziana. I Faraoni governeranno l’Egitto per ben tremila anni, abitando tre diverse capitali: Menfi, Tebe e Sais. I periodi della storia egizia sono quindi denominabili: menfitico, tebano e saitico. Con l’ultimo periodo, il saitico, con capitale Sais (725-525), l’Egitto decade; dopo una breve occupazione assira, l’Impero egizio, infatti, scomparve sotto i colpi dell’invasione persiana.

Un’altra periodizzazione della storia egiziana, individua: Antico (2650-2200 ac), Medio (2040-1786 ac) e Nuovo regno (1570-1085), interrotti da un Primo (2200-1400 ac) e Secondo periodo intermedio (1786-1570 ac), durante il quale si verifica la dominazione del popolo degli Hyksos. Ad essi seguono le varie dominazioni straniere.

La società egizia risultava divisa in caste, con al vertice il Faraone. Grande importanza era assegnata ai sacerdoti, ai guerrieri e agli scribi. In un gradino più basso stavano soldati ed artigiani. Seguiva l’immensa maggioranza della popolazione, costituita da contadini, giuridicamente liberi, e numerosi schiavi, originari della Libia e della Nubia.

Di notevole importanza: il culto dei morti, con la costruzione di imponenti opere architettoniche per i faraoni (piramidi e sfingi, mummificazione); scultura e pittura; scrittura geroglifica (sulla base di un alfabeto di 24 segni, poi sviluppatasi anche in sacra e demotica, decifrata grazie al rinvenimento di una stele, presso Rosetta, nel 1822, di una tavoletta con la traduzione in demotico e greco dei geroglifici in essa presenti).

Solo Amenofi (1377-1358) tenterà d’imporre una forma di monoteismo fondata sul culto del dio Sole, Aton.

Riepilogo Cronologico

3300ac: Il Faraone Menes unifica i vari Stati e crea uno Stato unico.

3000-2200ac: periodo menfitico

2200-725ac: periodo tebano durante il quale avviene l’invasione degli Hyksos (1700ac)

725-525ac: periodo saitico

525ac: i Persiani occupano l’Egitto

I FENICI

Tra i nuovi popoli apparsi tra la fine del II millennio e gli inizi del I ac, ci sono i Fenici, cosiddetti dal rosso porpora che caratterizzava il colore delle stoffe da essi stessi commerciate, ottenuto da un mollusco presente nel Mediterraneo, il murice. Le prime tracce dei Fenici si hanno lungo la costa siro-palestinese, grosso modo nell’area dell’odierno Libano, organizzati in città stato rette da un sovrano coadiuvato da un consiglio di anziani…

Abili marinai e privi di sbocchi nell’entroterra, i Fenici si spinsero nell’esplorazione e nella colonizzazione del Mediterraneo, inizialmente per scopi commerciali (metalli, manufatti), successivamente in vere e proprie colonie d’insediamento (IX-VII secolo ac). Oltre a Cipro, Creta, Rodi, va ricordata, per l’importanza futura, Cartagine, nei pressi dell’odierna Tunisi. In Sicilia spiccano invece Mozia, Solunto e Panormo; Sulcis e Cagliari in Sardegna; Ibiza e Cadice in Spagna.

Privi di uno stato unitario, i Fenici subiranno dapprima il predominio politico e militare dell’Egitto, più tardi quello degli Ittiti (dopo la battaglia di Qadesh: 1300 ac). Crollato lo stato ittita, dal 1200 ac circa, inizia l’espansione delle città-stato fenicie, con Sidone e Tiro ad assurgere a un ruolo di preminenza. Nei due secoli dal 1000 all’800 i Fenici danno vita a un vivace fenomeno di colonizzazione che li porta ad aprire nuove vie ai traffici marittimi del Mediterraneo, con la massima espansione che sarà raggiunta tra il 1000 e l’800 ac. Inizia, poi, una lenta decadenza, accresciuta dall’avanzata dei Babilonesi prima, dei Persiani poi…

Oltre che per le doti di abili navigatori e commercianti, i Fenici si ricordano per l’invenzione dell’alfabeto che, assorbito e modificato dai Greci, si diffonderà tra tutti popoli mediterranei…

Riepilogo cronologico

2000 ac: Inizio della attività marinare dei Fenici

1300 ac: Predominio della città di Tiro

800ac: Fondazione di Cartagine e decadenza della potenza fenicia

GLI EBREI

Nella parte meridionale della regione siriaco-palestinese, più precisamente sui due lati del fiume Giordano, appare stanziato in epoca storica, attorno al 2500 ac, un popolo di origine semitica, quello ebraico, proveniente dalla Mesopotamia.

Passati in Egitto per trovare sollievo ad una dura carestia, gli Ebrei, stando alle fonti bibliche, riescono a fuggire sotto la guida di Mosè ed a conquistare la maggior parte della Palestina. Giosuè, attraversato il Giordano, conquista Gèrico, occupando tutta la regione di Cànaan, esclusa qualche posizione fortificata attorno al 1200ac. La lotta fra Filistei ed Ebrei diviene inevitabile. Condotti da alcuni abili comandanti militari, i Giudici, tra i quali il più noto sarà Sansone, gli Ebrei ottengono la vittoria, dando poi il via alla monarchia. Primo sovrano sembrerebbe essere stato Saul. Suo genero, David, salito al trono attorno all’anno 1000, sconfitti definitivamente i Filistei, pone la capitale a Gerusalemme. Alla morte di re Salomone, tuttavia, scoppia il malcontento e il regno finisce diviso in due parti: quello di Giuda a sud, con capitale Gerusalemme, più piccolo e meno popolato, ma più unitario, e quello di Israele a nord, con capitale Samaria. Quest’ultima, nel 721 ac Samaria cade in mano agli Assiri di Sargon II a sancire la fine del regno d’Israele. Quello di Giuda sopravvivrà, invece, per un altro secolo e mezzo, fino a che la sua capitale, Gerusalemme, sarà occupata nel 597 prima, nel 586 una seconda volta, dopo un tentativo di rivolta, dall’esercito di Nabucodonosòr, con deportazione della popolazione a Babilonia. È il periodo della cosiddetta cattività babilonese, durato cinquant’anni circa. Sarà Ciro, nel 538 ac, reduce dalla conquista di Babilonia, a permettere agli Ebrei di rientrare in Palestina…

La grande eredità lasciata dagli Ebrei è una religione monoteista, basata sul culto di un solo Dio, Yahwèh…

Riepilogo cronologico

2500ac: Gli Ebrei passano la Mesopotamia nella terra di Canaan o Palestina

1650ac: Gli Ebrei passano in Egitto al seguito degli Hyksos.

1300ac: Gli Ebrei lasciano l’Egitto sotto la guida di Mosè e tornano in Palestina (Esodo)

1000ac: Gli Ebrei si riuniscono in un unico Stato sotto il re Saul.

932ac: Lo Stato ebraico si divide in due: il Regno di Israele e il Regno di Giuda.

722ac: Gli Assiri distruggono il Regno di Israele.

586ac: Il re babilonese Nabucodonosor distrugge il Regno di Giuda e ha inizio «la cattività babilonese».

538ac: Alla caduta di Babilonia vinta dal re persiano Ciro, gli Ebrei tornano in Palestina.

70dc: I Romani distruggono Gerusalemme; gli Ebrei si disperdono per il mondo rimanendo però fedeli alle loro tradizioni religiose.

LA CIVILTÀ DELL’IRAN: MEDI E PERSIANI

Verso il 2000 ac, gli Arii (“puri”) si stabiliscono nei pressi dell’odierno Iran (“terra degli Arii”). Attorno al 900 ac, venuti in contatto con gli Assiri, gli Arii risultano già divisi in due distinti gruppi, per quanto affini: Medi e Persiani. Il re dei Medi, Ciassarre, alleatosi con i Babilonesi, abbatte l’impero assiro nel 612 ac, mentre il persiano Ciro, vincitore di Astiage, figlio e successore di Ciassarre, nel 550 getterà le basi di un grande impero, con capitale Susa, sottomettendo nel 538 ac l’impero babilonese, giungendo, ad oriente, in India e, in occidente, in Asia Minore. Il figlio, Cambise, ne continuerà l’opera, conquistando l’Egitto nel 525 ac. Successivamente Dario tenterà, invano, di conquistare la Grecia. L’impero Persiano, scomparirà nel 330 ac, conquistato da Alessandro Magno.

L’impero Persiano risultava divido in venti province, o satrapie.

Inizialmente politeisti e idolatri, i Persiani pervengono a una religione di tipo spiritualistico, detta Mazdeismo, predicata poi da Zoroastro nel VI secolo ac, con l’Avesta il libro sacro che ne raccoglieva i principi.

Riepilogo Cronologico

900ac: I Medi e i Persiani hanno i primi contatti politici con gli Assiri.

612ac: I Medi di Ciassarre vincono gli Assiri.

550ac: Ciro unisce sotto il suo scettro i Medi e i Persiani.

538 ac: Ciro conquista l’impero babilonese.

525ac: Cambise conquista l’Egitto.

490ac: Dario tenta, ma invano, di conquistare la Grecia.