QUENTIN TARANTINO – DJANGO UNCHAINED

QUENTIN TARANTINO – DJANGO UNCHAINED

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Texas. 1858. Alcuni schiavi negri di proprietà dei fratelli Speck vengono da quelli fatti marciare giorno e notte in catene per raggiungere i propri possedimenti dopo averli acquistati al mercato di Greenville. In piena notte la marcia viene interrotta dall’arrivo della carrozza di un uomo di origini tedesche, un dentista di nome Kinh Schultz che cerca proprio loro, i fratelli Speck. Vuole acquistate lo schiavo che in passato ha lavorato presso la piantagione Carrucan. Django il suo nome e saprebbe riconoscere i fratelli Brittle ivi guardiani. I fratelli Speck tagliano corto dichiarando di non voler vendere, ma Schultz uccide uno dei fratelli, Ace, facendo firmare all’altro, rimasto con un gamba schiacciata sotto il cavallo, l’atto di vendita di Django. Pagato il dovuto, incluso il costo del cavallo e del cappotto del defunto, Schultz riparte lasciando le chiavi delle catene agli altri schiavi. Potranno scegliere di uccidere lo schiavista e fuggire, oppure di aiutarlo trasportandolo nella più vicina città distante 35 miglia… Scelgono la prima opzione…
King e Django raggiungono Daughtery dove sono guardati con sconcerto dagli abitanti. Il razzista oste del saloon viene messo in fuga con l’ordine di andare a chiamare lo sceriffo. King rivela a Django di non essere più dentista, bensì cacciatore di taglie da ormai cinque anni. Gli serve il suo aiuto per rintracciare i Brittle Brothers. Passeranno al setaccio tutte le piantagioni di Gatlinburg e, una volta trovatili e uccisili, gli renderà la libertà… Lo sceriffo, Bill Sharp, entra nel locale obbligandoli a uscire e intimandogli di lasciare il paese. Di fronte a tutti King lo uccide chiedendo di chiamare il marshall. Questi, tale Tatum, giunge in loco facendo circondare il saloon e obbligando i due a uscire dal locale. Lo sceriffo, dimostra King, era in realtà un criminale con una taglia di duecento dollari per furto di bestiame. “In altre parole, marshall, mi dovete duecento dollari”…
Durante il viaggio verso Gatlinburg Django rivela a King di voler cercare la moglie Brumilda. Flash-back. Scoperto il matrimonio, il padrone della piantagione Curracan, ha fatto vendere lui e Brumilda a Greenville. Se ne conosce il nome potrà rintracciarla nei registri di Greenville, gli spiega King. La donna parla tedesco e si chiama Brumilde Von Shaft…
…Tennesse…
King raggiunge la piantagione di Carrucan introducendovi Django come proprio valletto nonostante le rimostranze del proprietario Bennett. Ma, sentito che l’ospite è pronto a pagare cinquemila dollari per una negra, lo fa accomodare in casa, mentre Django può visionare la proprietà scortato da tale Bettina. Grazie a lei ha la conferma che i Brittle lavorano lì, anche se sotto le mentite spoglie di Scheiffer, e uno di essi può scorgerlo nel campo poco distante. Gli altri due stanno per frustare una giovane domestica rea di aver rotto alcune uova, proprio come fatto in passato con Brumilda dopo una tentata evasione… Django uccide i due ricercati, mentre il terzo, in fuga, lo uccide con un perfetto colpo di fucile il sopraggiunto King… All’accorso Bennett spiegano di essere cacciatori di taglie e, mostratogli il mandato d’arresto dei tre defunti, ripartono dopo aver recuperato i cadaveri… La notte stessa un gruppo di cavalieri guidato da Bennett assalta la carrozza di King che, però, si è rifugiato lontano con Django. Con un colpo di precisione fa saltare la carrozza sotto la quale aveva piazzato un ingente carico di esplosivo. Ricevuto il fucile da King, Django dimostra di essere un innato tiratore…
Più tardi, mentre cenano, Django chiede a King come faccia a sapere che i padroni di Brumilda fossero tedeschi. Per via del nome, risponde l’altro. Un’eroina salvata da Sigfrido, Brumilda… Il cacciatore di taglie gli propone allora di passare l’inverno con lui, come assistente. Poi, in primavera, cercheranno insieme Brumilde per liberarla come un novello Sigfrido…
Smitty Bacall è il primo ricercato che Django uccide da uomo libero, dopo aver appreso da King a non aver pietà per assassini e rapinatori come quello… King gli insegna inoltre a sparare meglio e più rapidamente anche con la pistola e da distanza ravvicinata…
Trascorso l’inverno, come da programma i due raggiungono il Mississippi… A Greenville scoprono che Brumilda von Shaft è stata venduta a Calvin Candie, padrone dell’immensa Candieland. Dopo esser stata frustata e marchiata sulla guancia, King sa che non potrà più essere usata per servire in casa né nei campi per via della sua bellezza, ma che sarà destinata alla prostituzione. King boccia l’idea di Django di provare a comprarla, proponendogli invece di spacciarsi come esperto di lottatori negri e suo assistente nell’acquisto di campioni. Grazie a una conoscenza che King ha con l’avvocato di Candie, Leo, possono così incontrare il possidente con la scusa di voler entrare nel giro delle lotte tra schiavi. Una di esse è in corso e Calvin invita King a seguirla in prima linea. Combattimento che si conclude con la vittoria del lottatore di Candie. Trattando l’acquisto di un lottatore, Django specifica che King si fida di lui e che quelli che ha visto non gli sembrano validi. Vuole “quelli che non vuole vendere” ed è disposto a spendere fino a dodicimila dollari per un campione… La trovata ha successo e così l’indomani eccoli partire assieme a Candie e ai suoi per raggiungere Candieland… Strada facebndo King invita Django a non esagerare nel ruolo e a non indispettire Candie, confermandogli la presenza di Brumilde a Candieland…
Imbattendosi in uno schiavo fuggito, Candie, che lo ha pagato cinquecento dollari, inizia a rimproverargli di non aver combattuto i cinque incontri previsti. King si propone di rimborsargli i soldi, ma Django lo ferma rendendo più viva la parte che stanno recitando. Candie ordina quindi di liberare i cani affinché sbranino il fuggitivo…
All’arrivo alla villa il caponegro Stephen attacca Django che ha osato arrivare in sella a un cavallo. Chi sono? Ospiti, e dovrà trattarli bene. King chiede a Candie di mandargli in camera Brumilde, che loro chiamano Hildie, ma Stephen informa il padrone di averla messa in punizione nella fornace per aver tentato nuovamente la fuga. Candie ordina che venga liberata e messa a disposizione dell’ospite tedesco… Dopo tanto tempo Django può così rivedere la moglie che, più tardi, viene condotta da Lara nella camera di King. Questi, per evitare che altri ascoltino, le parla in tedesco. Le svela che la libererà assieme all’uomo nascosto dietro la porta. Rivedendo Django, Brumilde sviene…
A cena discutono d’affari. Lara nota che Brumilda è incantata da Django, insospettendo così Stephen che gli chiede se lo conosca. Lei nega, ma, mostrando la sua schiena frustata, Django è palesemente scosso. Stephen attacca ancora Brumilde, accusandola di mentire. King sta per proporre l’acquisto anche di Brumilde ma Stephen chiede a Calvin di parlare in privato, svelandogli l’inganno: i due ospiti sono lì per acquistare la donna. Con la scusa del mandingo si sono fatti introdurre in casa. Django conosce Brumilde, forse ne è il marito… Tornato in sala di umore pessimo, Calvin dà una dimostrazione del senso di sottomissione dei negri, misurando parti del teschio di un fedele servitore dei suoi antenati. Butch irrompe in sala con un fucile e Leo viene incaricato di disarmare gli ospiti. Poi, fatta entrare Brumilde, Candie gli intima di acquistarla per dodicimila dollari, viceversa la ucciderà a martellate di fronte ai loro occhi. King ovviamente paga e i documenti vengono compilati. Brumilda viene dichiarata libera dal tedesco ma, nell’andarsene, Candie vuole umiliarlo obbligandolo a dargli la mano per rendere efficace l’accordo. L’altro rifiuta, costretto infine dalla minaccia di vedere uccisa la negra. Tornato sui propri passi, King uccide Candie finendo a sua volta eliminato da Butch. Django s’impossessa di una pistola di Butch uccidendolo assieme ad altri sottoposti di Candie al termine di una cruenta sparatoria interrotta da Stephen che è riuscito a far prendere in ostaggio Brumilda, costringendo così Django alla resa…
Appeso a testa in giù, Django sta per essere evirato, ma Lara ha deciso di spedirlo come schiavo in una miniera di carbone della società LeQuint Dickey come suggeritole da Stephen…
Durante il trasporto, carpisce la fiducia dei negrieri cui promette undicimilacinquecento dollari per le taglie sulla banda Bacall il cui avviso aveva tenuto come ricordo, su consiglio di King, nella tasca. Lui e King erano andati a Candyland per stanarli, spiega, ma ne è nata una sparatoria che ha portato anche alla morte di Candie che a lui hanno addossato. Le testimonianze degli altri schiavi trasportati confermano il racconto di Django che ottiene così la libertà e una pistola con la quale uccide i tre ingenui per poi partire a cavallo con tanto di dinamite puntando dritto su Candieland… Uccisi alcuni sottoposti, recuperato il cappello e il certificato di proprietà e di libertà di Brumilde dalle tasche del defunto King, Django preleva la moglie dalla stanza in cui era stata reclusa. Al ritorno di Lara dal funerale del fratello, uccide lei e gli altri collaboratori, gambizzando Stephen ma permettendo agli altri negri di fuggire prima di far esplodere la villa con la dinamite. Poi si allontana a cavallo con Brumilde… Sullo sfondo, le macerie in fiamme di Candieland…

CONTENUTI SPECIALI

IN RICORDO DI MICHAEL RIVA – LA SCENOGRAFIA DI DJANGO UNCHAINED

20 ANNI DI CINEMA – LA COLLEZIONE BLU-RAY TARANTINO XX (spot uscita film in blu ray)

LA COLONNA SONORA (Trattasi del mero spot)

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