THE PRODIGY – THE FAT OF THE LAND EXPANDED

THE PRODIGY – THE FAT OF THE LAND (EXPANDED 2012 ed)


 

 A quindici anni di distanza dall’uscita, la XL-Recordings ripubblica il bestseller dei The Prodigy, quel The Fat of the land che nel 1997 ha fatto conoscere il gruppo a livello globale dopo i primi due ottimi lavori, ancora legati al mondo della dance e dei rave old style, segnandone al contempo l’inizio di una crisi culminato con l’abbandono di Tornhill e anni di silenzio (Always outnumbered never outgunned uscirà solo nel 2004!). Personalmente preferisco Music for the jilted generation, album più omogeneo, ma come non ammirare brani che hanno scosso e innovato il panorama musicale della seconda metà degli anni 90 (su tutti Smack my bitch up e il suo controverso censurato video, Breathe e Firestarter)? Anche a distanza di anni i suoni distorti, che sempre più nel corso degli anni Howlett ha sviluppato, sanno di novità e la poliedricità del disco, che ingloba generi diversi (perfino il rap!), lo rendono un prodotto di pregevole fattura. Un paio di brani solamente sono sottomedia (ci riferiamo a Serial Thrilla e Fuel my fire), ma altri sottovalutati come Narayan, Mindfields, Climbatize e Fuel my fire ben si ricollegano alle top hits (Smack my bitch up, Breathe e Firestarter).
Il costo (15 euro circa) e il non eccelso livello dei remix (a nostro avviso solo Mindfields è di pregevole livello, buone le due Smack my bitch up, appena sufficiente e scarse le due Breathe), rendono questo doppio cd un prodotto consigliato ai soli fan-collezionisti. La versione normale costa meno e consente di reinvestire parte del denaro nell’acquisto di altri album come, lo consigliamo, Music for the jilted generation.

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Libretto dei testi non modificato rispetto all’originale.

REMIX
Firestarter è troppo confusionaria e ha storpiato l’originale.
Breathe (Zeds dead remix) è appena sufficiente, mentre la versione di The Glitch mob a tratti presenta suoni assurdamente distorti che rendono decente il solo ascolto delle parti con le basi originali che precedono il ritornello.
Mindfields è, a nostro avviso, il miglior remix del disco.
Le due Smack my bitch up innovano l’originale senza storpiarlo.

TRACK LIST

1. Smack My Bitch Up (5:42)

2. Breathe (5:34)

3. Diesel Power (4:17)

4. Funky Shit (5:16)

5. Serial Thrilla (5:11)

6. Mindfields (5:39)

7. Narayan (9:05)

8. Firestarter (4:39)

9. Climbatize (6:38)

10. Fuel My Fire (4:18)

THE ADDED FAT EP
SIDE A
SMACK MY BITCH UP
Noisia Remix
FIRESTARTER
Alvin risk remix
MINDFIELDS
Baauer Remix
BREATHE
Zeds dead remix
SMACK MY BITCH UP
Major lazer remix