PABLO BERGER – BLANCANIEVES
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Andalusia. 21 luglio 1920. La popolazione si reca all’arena per la corrida… Il celebre Antonio Villalta contro sei tori… La sfida lo vede sconfitto, sotto gli occhi della moglie, Carmen de Triana, ricoverato in ospedale dove si ritrova invalido… La donna, nel mentre, ha le doglie e perisce durante il parto di una neonata… Encarna, ambiziosa infermiera, si approfitta dell’invalido divenendo sua seconda moglie…
Gli anni passano e Carmencita cresce allevata dalla nonna, danzatrice di flamenco. Giunge il giorno della comunione e la piccola esprime il desiderio di poter rivedere il padre…
Durante i festeggiamenti della comunione, la nonna muore e così Carmencita si reca a vivere dal padre, vittima dei soprusi della perfida Encarna…
Alla morte di Antonio, assassinato da Encarnada per l’eredità, gelosa del di lui ravvicinamento alla figlia cui stava insegnando l’arte della corrida, manda a raccogliere fiori nel bosco Carmencita dove un militare suo amante la lascia esanime in acqua. Al tramonto la ragazza viene recuperata e salvata da un uomo che la conduce nella propria abitazione. È uno dei sette nani (Toreri Nani)… Con loro parte in tourné fino a che un impresario gli fa firmare un contratto per esibirsi a Siviglia…
La notizia giunge fino a Encarna che, in uno scatto d’ira, uccide l’amante…
Il 21 aprile giunge e Blancanieves, questo il nome d’arte scelto da Carmencita, si esibisce nell’arena che ha visto il ferimento del padre, ignara che la matrigna ha nel mentre tramato per la sua morte facendo invertire i cartelli dei tori da affrontare… Nonostante l’iniziale paura, la ragazza, nel ricordo degli insegnamenti del padre, trova lo spunto e la forza per vincere, graziando poi il toro su richiesta del padre… Osannata dal pubblico, Blancanieves accetta una mela offertale da una donna, Encarna, che si rivela essere avvelenata… I nani accusano Encarna che tenta la fuga finendo uccisa da un toro…
Il corpo addormentato di Carmencita viene portato in trionfo da alcuni spettatori, con il nano che l’aveva salvata a rimanere il solo a disperarsi nel mezzo dell’arena…
L’impresario sfrutta Biancaneve per far soldi, permettendo a chiunque di baciarla in cambio di soldi nel tentativo di risvegliarla… Il nano, che le è sempre rimasto al fianco, di lei follemente innamorato, una sera s’azzarda a baciarla. Dai di lei occhi cala una lacrima, segnale di risveglio…