OSAMU TEZUKA – LUDWIG B

OSAMU TEZUKA – LUDWIG B
OSAMU TEZUKA – LUDWIG B

OSAMU TEZUKA – LUDWIG B

J-POP – 2019

Traduzione: Roberto Pesci

Vienna, 1762. In una villa, il pavone Ludwig grida provocando le doglie della padrona, Antonia. Il capofamiglia, barone Kreutzstein, informato, s’infuria decidendo di ucciderlo, cagionando però un nuovo stress alla partorienda. Il piccolo, Frantz, viene alla luce, ma la donna muore…

Il barone cresce da solo il piccolo che, nel tempo, non ha perso l’abitudine di emettere il suono del pavone, fatto che lo manda su tutte le furie…

17 dicembre 1770. A Bonn nasce il nipote di un maestro di coro di corte, Ludwig Van Beethoven…

1774, Frantz, deriso dai compagni, finisce per accoltellarne uno alle spalle. Per soffocare lo scandalo, il padre è costretto a inviarlo a Bonn dai parenti e diseredarlo… L’adolescente promette di vendicarsi di tutti coloro si chiamino Ludwig…

Ludwig viene sottoposto dal padre, Joahnn, orchestrale di corte dedito alcool, a durissime esercitazioni al piano, volendosene fare un bambino prodigio con il quale lucrare…

Dopo un’esibizione a Bonn, in effetti Ludwig viene indicato su un articolo di giornale come potenziale prodigio, finendo per attira l’attenzione di Frantz…

Durante un’escursione in un pollaio per rubare uova per conto degli amici, Ludwig viene aggredito con una bastonata da Frantz. Il colpo lo rende momentaneamente sordo e il problema si rende evidente quando il padre lo conduce dal maestro Neefe… Informato da una servitrice del maestro di quanto accaduto, dapprima Frantz se la ride, poi deve fare i conti con lo spirito del rimorso…

Umiliato dai nobili per i quali deve cantare, Johann torna a casa in lacrime, spronando il figlio a scrivere ottima musica che lo liberi dal giogo degli aristocratici…

Nonostante i problemi d’udito, Ludwig riesce a ricevere le lezioni, imbattendosi sovente nell’odioso Frantz… Il padre gli promette di mandarlo a Vienna non appena avrà completato alcune sue composizioni. Il bambino vuole infatti conoscere Mozart, artista che ha udito in teatro ammirandolo enormemente…

Due anni dopo, nell’aprile del 1787, eccolo così a Vienna dove riesce a incontrare il maestro che, uscito da un casinò, lo invita ad aspettarlo a casa. Lì si presenta a notte ormai fonda, acconsentendo ascoltarlo suonare qualcuno dei pezzi che si è portato dietro per poi farlo improvvisare. Accertate le capacità di Ludwig, lo prende come allievo… L’ospite è sorpreso dal genio del maestro, in grado di comporre di getto e fautore dell’ispirazione, in questo con lui in contrasto, ma anche di essere volgare, indifferente al denaro e per questo pieno di debiti, sottomesso ai nobili dai quali viene sovvenzionato…

Ricevuta la notizia della malattia della madre, Ludwig torna subito a casa in tempo appena per dare l’addio alla morente donna… Il dolore lo attanaglia, mentre i rapporti con il padre, sempre più dedito all’alcool, peggiorano. Lui stesso è ora un musicista d’orchestra…

Un pomeriggio Frantz chiede al padre di Ludwig di passare al suo servizio assieme al figlio, ma l’uomo, seppur oberato di debiti, rifiuta… Frantz se ne va, sempre più in preda alla follia… Qualche tempo prima, a casa dei nobili Breuning, uscito con la figlia maggiore, Eleonore, aveva provocato la morte del di lei bianco cavallo appellato Ludwig… La sua rabbia s’accresce ora, giacché, chiedendo Eleonore in fidanzamento, è costretto a ritrovarsi nella di lei casa Beethoven come maestro di pianoforte… La ragazza è peraltro colei che aveva fermato Frantz al parco mentre voleva bastonare ancora Ludwig, anni addietro…

1790. Beethoven insegna il piano a tutti i rampolli Breuning. Un giorno ha modo di comporre di getto un pezzo (24 variazioni su Venni amore di Righini) che tocca anche il cuore di Frantz. Un amico della ragazza, Waldstein, gli propone di abbandonare l’insegnamento per vendere le sue composizioni, ma Ludwig si schermisce, incapace peraltro di dichiararsi a Eleonore. Il nobile, d’idee moderne, gli prospetta l’ingresso all’Università per istruirsi e apprendere l’etichetta… Eccolo quindi studiare storia, esternare idee repubblicane, appassionarsi di poesia (in estasi per L’inno alla gioia di Schiller)…

La gioia di sapere Waldstein prossimo alle nozze con un’altra ragazza, lo spingono a comporre di getto una nuova opera che proprio al nobile dona. Questi lo contraccambia con un pregiatissimo pianoforte Stein…

Frantz, intanto, rifiutato da Eleonore, si colma nuovamente d’ira nel saperla innamorata di Ludwig… Raggiunto il rivale, che si è recato in Cattedrale per salutare Haydn e lasciargli alcuni spartiti, è felice di vederlo in preda a una nuova sordità. Dato l’addio ad Eleonore parte quindi per Vienna, dove deve prestare giuramento al nuovo imperatore ed ereditare i beni e il titolo del padre morto. Ma Leopoldo II gli rinfaccia subito il suo essersi macchiato di disonore che potrà lavare prestando servizio presso l’Ordine Asburgico. Suo maestro sarà Ludwig Gross che gli mostra quanto sia scarsamente allenato…

1791. Ludwig si ritrova alle prese con l’insistente Maria Anna Westerholt, figlia di un barone che non vuole sia il di lei maestro di piano…

Dopo una festa indetta da Eleonore il barone gli chiede di esibirsi di fronte a un altro prelato suo amico esperto di musica. Prima dell’esibizione Ludwig apprende con tristezza della morte di Mozart, riuscendo tuttavia a dare il meglio di sé grazie allo sprone del prelato…

La Rivoluzione Francese porta alla cattura del re Luigi XVI e della Regina Maria Antonietta, sorella dell’imperatore d’Austria che scatena così nuove guerre… L’esercito francese resiste con fermezza e nel settembre 1792 anche i cavalieri asburgici sono inviati al fronte in rinforzo. Frantz chiede invano di poter partire per il fronte… Decide così di tentare d’uccidere Gross, accorgendosi, nel farlo, della presenza dell’accampamento francese proprio oltre un dirupo. Avverte così il superiore che gli consente di entrare nella prima squadra e di partecipare all’assalto previsto all’alba. È il 6 novembre 1792 e a Jumappes, in Belgio, e gli austriaci, dopo l’iniziale sorpresa, vengono infine sopraffatti… Frantz resta stordito per un’esplosione, mentre Gross, ferito alla testa, viene catturato e condannato a morte. A salvarlo è proprio Frantz… I due si rifugiano in un casolare, dove una contadina si appresta a uccidere il giovane per vendicare il figlio e la nuora da soldati uccisi. Frantz perde il controllo e la uccide, portandosi dietro l’infante rimasto in casa. Lo lasciano in un monastero, ma il giovane decide poi di riprenderlo… Avanzando verso Bonn, sono intercettati da una pattuglia francese alla quale sfuggono spacciandosi per contadini…

In città, intanto, Ludwig si appresta a ricevere Haydn che ha manifestato l’intenzione di conoscerlo dopo un colloquio con il prelato Schtalker… Il vecchio maestro gli propone di raggiungerli a Vienna dove potrà perfezionare la propria arte. Ludwig decide così di partire, arrivando anche a litigare con il sempre più alcolizzato padre. Questi trova un assegno donato al figlio dal barone, decidendo di uscire per affrontare il nobile ma ritrovandosi arrestato e morendo di lì a poco…

Preso commiato dagli amici che gli hanno organizzato un ricevimento, Ludwig parte così per la capitale dove giunge otto giorni dopo accolto dai perfidi allievi del maestro…

A Vienna torna intanto anche Frantz dopo aver litigato con la zia di Bonn che lo aveva cresciuto, presso la quale si era rifugiato con Gross, non volendosi separare dal bambino che chiama Ulysses e che introduce nel gennaio del 1793 nella casa come figlio illegittimo…

Il 21 gennaio, intanto, i sovrani di Francia sono ghigliottinati segnando una svolta epocale nella storia…

Ludwig s’impegna molto, deluso dalla scarsa considerazione che Haydn gli accorda, oberato d’impegni… Il suo udito, peraltro, va peggiorando…

La fama del giovane s’accresce sempre più e Frantz decide di convocarlo a palazzo dove gli chiede invano di scrivere un’opera per il figlioletto. Ludwig rifiuta, propugnando peraltro i valori della Rivoluzione Francese…

Peggiorando il proprio udito, in ogni occasione Ludwig deicide di mettere su carta i suoni della natura…

Una sera, poi, si ritrova sorpreso da Frantz in una stanza dove di solito dà lezioni ai nobili. Per non essere denunciato compone e dona all’infingardo la Moonlight Sonata…

LA STANZA DI BEETHOVEN

Di Osamu Tezuka p. 500