OSAMU TEZUKA – IKKI MANDALA 1

OSAMU TEZUKA – IKKI MANDALA 1
OSAMU TEZUKA – IKKI MANDALA 1

OSAMU TEZUKA – IKKI MANDALA 1

HAZARD EDIZIONI – 2016

Traduzione: Andrea Mazzitelli

1900, Cina. Sanniang è una contadina che, bastonata per non aver pagato le tasse dagli uomini del corrotto esattore, si vendica uccidendolo nottetempo per averlo visto nudo con una concubina… I contadini che non possono pagare per via delle carestie, delle alluvioni e della siccità, subiscono le violenze e le prepotenze dei notabili, arrivando infine alla rivolta…

Mentre fugge, Sanniang viene catturata, risparmiata e aggregata a un gruppo di donne esaltate che marciano verso la città per unirsi alla rivolta dei Boxer. La ragazza è costretta a prendere parte all’assalto a una chiesa e all’uccisione di due sacerdoti…

I – BOXER p. 39

28 maggio 1900. Alla stazione di Hebei le donne assistono al discorso del leader locale della rivolta dei Boxer, Li Laiz-Hong che annuncia la prossima marcia su Pechino…

All’alba del giorno seguente il gruppo parte e raggiunge la capitale, partecipando all’assalto e al saccheggio. Finita nella casa di un nobile, Sanniang lo uccide finendo arrestata come cospiratrice politica…

II – MARCHIATURA A FUOCO p. 63

Sottoposta a tortura, Sanniang confessa di aver ucciso su ordine… Di lì a tre giorni sarà decapitata… Appena prima dell’esecuzione, Li interviene in sua difesa ottenendone la grazia… La ragazza di lui si è invaghita… In cella, prima del processo, aveva parlato con un vecchio intellettuale che le aveva consigliato di recarsi a Shanghai, dal suo conoscente Zhang Binglin, in caso di salvezza…

I boxer, ricevuti dalla regina madre, conservatrice, votano per la guerra con gli eserciti stranieri… I primi bombardamenti occidentali hanno infine inizio…

III – STERMINIO p. 91

La capitale viene bombardata e Sanniang riesce a evadere dalla prigione. I boxer vengono nel mentre massacrati dalle armi straniere, mentre la regina madre e l’imperatore fuggono a bordo di un carretto travestiti da contadini… La ragazza è preoccupata per la sorte dell’amato Li…

IV – SULLE RIVE DEL BAIHE p. 105

Li è uno dei pochi superstiti all’attacco occidentale. Mentre cerca di raggiungere il palazzo per parlare con l’imperatrice, viene soccorso da Sanniang che gli rivela della fuga della famiglia imperiale, noncurante delle sorti dei boxer e decisa ad arrendersi agli occidentali. L’uomo non le crede, finendo per svenire… Mentre lo porta lontano su di un carretto, è intercettata da soldati giapponesi e ritenuta membro dei boxer. Li è stato riconosciuto, ma lei nega. Quando Huang Lian viene trasportata in loco per il riconoscimento, nega di averlo mai incontrato lasciandosi uccidere da Sanniang su ordine dei giapponesi. La contadina può così allontanarsi con l’amato…

V – LA MANTIDE p. 121

Sanniang trasporta Li con una zattera. Le condizioni peggiorano sempre più e i giapponesi li intercettano. Forzano il blocco, ritrovandosi a bordo lo stesso ufficale che aveva obbligato Sanniang a uccidere Huang. Questi racconta l’omicidio, provocando la reazione di Li. Gli animi sono placati dallo stesso giapponese che lascia moneta militare per l’acquisto di alcune medicine. Ma ormai è troppo tardi e, al ritorno, la ragazza trova l’amato ormai moribondo. Si dispera, ma, in vista del porto, l’ufficiale le intima di placarsi e di seguirlo, lui che ha un debito con lei per avergli evitato un disonorevole annegamento…

VI – METAMORFOSI p. 161

Yasukawa, questo il nome dell’ufficiale giapponese, propone a Sanniang di raggiungere Shangai a bordo di un nave straniera in partenza a breve. La ragazza potrà così incontrare Zhang Binglin…

Travestita da giapponese, sotto falso nome Sanniang sale da sola a bordo, ritrovandosi ben presto molestata da un grasso capitalista giapponese. Sentendolo parlare con altri dello sfruttamento da perpetrare ai danni di lavoratori cinesi, li attacca. Smascherata, viene pestata e gettata in acqua…

Shangai, dicembre 1900. Zhang è un boxer estremista che propugna l’abbattimento della dinastia Qing arrivando a tagliarsi anche il codino da sempre imposto ai cinesi. Mentre torna a casa trova ad attenderlo Sanniang, cui non dà retta scambiandolo per un mendicante. La ragazza, ritenuta dai gendarmi il rivoluzionario, viene anche pestata, invitata la sera in casa da Zhang che la crede un uomo. Scoperto trattarsi di una donna, decide di cacciarla, ma alla fine le chiede di restare dato che i poliziotti l’hanno ritenuta nuova inquilina dell’appartamento…

VII – LO SPIRITO DI HUANG-DI L’“IMPERATORE GIALLO” p. 201

Un sicario viene assoldato per l’eliminazione di Zhang e degli altri leader dei ribelli…

Wang, giovane rivoluzionario della fazione di Zhang, una sera molesta Sanniang che se ne va dalla villa di famiglia dove l’aveva condotta. La ragazza si ritrova avvicinata dal sicario che la scambia per Zhang e lei lo asseconda. Si addormenta e quello decide di usarla come esca. Wang, di passaggio, si ferma, finendo torturato. Alla fine cede e fa i nomi dei complici. Ma ecco che, scorto il torturatore nudo, colta da una delle sue crisi nel vedere un uomo nudo, Sanniang lo uccide…

VIII – VERSO IL GIAPPONE. PRIMA PARTE p. 241

Una dura repressione si scatena ai danni dei ribelli. Zhang pretende la diffusione dei propri scritti per coinvolgere la popolazione, incaricando Sanniang di recarsi a trovare Wang. Questi informa la ragazza di essere prossimo alla partenza per il Giappone per volere del padre… Tornata a casa, Sanniang trova i poliziotti giunti per arrestare Zhang, nel mentre fuggito, finendo bersagliata con colpi di fucile, alcuni dei quali la feriscono. La ragazza, vagando per le strade, trova manifesti con la propria faccia e una taglia… Sviene, condotta dal padre di Wang, che la ritiene responsabile dell’attivismo del figlio, al commissariato. Proprio il giovane irrompe armato di fucile, portando via Sanniang fino al porto. Lì, tra i colpi dei doganieri, cercano di salire a bordo di una nave diretta in Giappone…