MICHAEL MANN – COLLATERAL

MICHAEL MANN – COLLATERAL

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Los Angeles. Vincent, sicario professionista, si scontra in aeroporto con un uomo con il quale effettua uno scambio di valigia…
Max Durocher, onesto tassista afro che sogna di aprire una società di noleggio di limousine, si ritrova come cliente la bella procuratore capo Annie, dalla quale riceve a sorpresa il numero di telefono a fine corsa. Suo cliente successivo è Vincent che gli chiede di condurlo fino a un primo indirizzo. Il sicario si rivela malinconico e attento all’interlocutore. Giunti sul posto, affermando di dover concludere un accordo immobiliare e di doversi poi recare presso altri quattro conoscenti, lo convince a rimanere al suo servizio per tutta la notte e ad accompagnarlo all’aeroporto alle sei del mattino, lasciandogli ben seicento dollari con l’invito ad aspettarlo sul retro dell’edificio…
Vincent s’introduce in un appartamento e, poco dopo, sul taxi di Max piove un cadavere proprio dall’alto. Il sopraggiunto Vincent confessa di averlo ucciso e, puntandogli la pistola contro, lo obbliga ad aiutarlo a caricare il cadavere nel bagagliaio prendendolo di fatto in ostaggio. Lavato il taxi, Max propone a Vincent di prendersi il taxi, ma il sicario ovviamente non può accettare…
Poco dopo nell’appartamento arriva il detective Fanning in cerca dell’informatore Ramon, ucciso poco prima da Vincent…
Il cinico Vincent comunica allo scosso Max l’indirizzo del prossimo uomo da uccidere. Sono tutti testimoni in un processo per droga contro il boss Felix-Reyes… Un’auto della polizia li ferma e stanno per essere scoperti, ma una chiamata per una sparatoria obbliga gli agenti ad allontanarsi…
Giunti all’esterno del secondo palazzo, Vincent si allontana per il secondo omicidio, quello del criminologo Sylvester Clarke, dopo aver risposto e fatto rispondere l’ostaggio in malo modo al proprietario della compagnia di taxi furioso per il danneggiamento del veicolo…
Max, rimasto solo e con le mani legate al volante, cerca di attirare l’attenzione suonando il clacson con la fronte. Un balordo lo rapina del portafoglio e se ne va con la valigetta di Vincent che, tornato, lo uccide senza pietà… Sono in anticipo e quindi il sicario propone di fermarsi a bere qualcosa e ascoltare musica in un locale Jazz…
Fanning e colleghi iniziano le indagini, apprendendo che nel vicolo era presente un taxi con due uomini…
Nel locale Vincent è in realtà entrato unicamente per uccidere il terzo testimone, il musicista Daniel… Max esce ancora più scosso, ma Vincent lo incalza. Una nuova chiamata dal principale ricorda al tassista che non si è ancora recato in ospedale a trovare la madre. Per evitare di attirare l’attenzione, Vincent lo costringe a passare in ospedale. Lì, in ascensore, casualmente si ritrovano assieme a Fanning, con il quale Vincent scambia alcune battute… Mentre il sicario si attarda a parlare con la donna, Max fugge con la valigetta, buttandola sulla superstrada…
Fanning in obitorio mostra gli ultimi cadaveri arrivati e palesemente uccisi dalla stessa persona…
A causa della perdita della documentazione necessaria a completare la missione, Vincent obbliga Max a recarsi nel locale di Felix, l’El Dorado, a recuperare il file o la chiavetta con l’elenco dei testimoni da assassinare, spacciandosi per lui dietro minaccia dell’uccisione della madre ricoverata…
Fanning scopre intanto che gli assassinati sono tutti testimoni e che il killer sta viaggiando a bordo di un taxi incidentato del quale recupera la targa…
Riuscendo a bluffare, Max ottiene una copia della lista dichiarando di aver dovuto buttare l’originale per non farla finire nelle mani dell’FBI… La polizia intanto, intercetta la sua voce e carpisce le sue immagini e, ovviamente, non quelle del vero sicario…
Nell’andare via, l’afro dichiara di applicargli uno sconto del trentacinque per cento. Felix ordina ai suoi di seguirlo per ucciderlo qualora dovesse andare male l’omicidio del quarto testimone, Lim, al locale Fever…
Fanning, patente alla mano di Max, non crede che sia lui il vero killer, ma i colleghi non gli danno retta puntando anch’essi verso il Fever…
Nel locale i poliziotti si concentrano su Max, lasciando così modo a Vincent di uccidere Lim…All’esterno spara anche a Fanning prima d’intimare a Max di salire in auto e riprendere la marcia…
Il tassista esterna disappunto per gli omicidi, ma Vincent replica con la sua filosofia nichilista… “Milioni di galassie e centinaia di milioni di stelle ed un puntino che vaga nello spazio. Siamo noi, persi per sempre. Lo sbirro, tu, io… Chi se ne accorge?”. Max replica di trovarlo squallido per la sua insensibilità. Ma Vincent gli mostra quanto la sua vita sia monotona e mediocre. Max decide allora di fermarlo facendo capottare il taxi dopo aver guidato a folle velocità e attraversato numerosi semafori con il rosso… Vicent esce indenne dall’auto, puntando di corsa verso il quinto ed ultimo obiettivo… Un sopraggiunto agente della stradale soccorre Max e, scorto il cadavere del primo assassinato, inizia ad ammanettarlo. Accortosi che l’ultimo obiettivo è Annie, seguendo l’esempio di Vincent, Max si divincola ammanettando il poliziotto dopo avergli sottratto la pistola. Durante il tragitto verso l’ufficio, tenta di contattare la donna, riuscendoci dopo un po’. Annie ne è inizialmente incredula, ma, ascoltando il nome di Felix, capisce non trattarsi di uno scherzo. Quando Vincent irrompe poco dopo nella stanza, la trova vuota, ascoltando al contempo la voce di Max provenire dalla cornetta… Il telefono di Max si scarica, mentre Vincent s’incammina verso la biblioteca dove ha scoperto essere la donna. Messo alle strette, Max è costretto a irrompere nel palazzo, ferendo alla spalla Vincent che aveva nel frattempo raggiunto Annie, dandosi con lei alla fuga. Saliti su un treno della metropolitana, sono inseguiti da Vincent. Separati da una porta i due si sparano a vicenda poi, ritrovatosi ferito a morte e senza munizioni, Vincent si siede facendo riferimento alla storia di un uomo morto a Los Angeles in metropolitana e accertato cadavere solamente dopo sei ore. La stessa storia che gli aveva raccontato a inizio corsa per esternare il proprio disprezzo per l’indifferente metropoli… “Un uomo sale sulla metropolitana di Los Angeles e muore. Pensi che se ne accorgerà qualcuno?”…
Max ed Annie scendono dal treno lasciandovi il corpo esanime del sicario…

Capolavoro del genere azione…