MICHAEL ENDE – IL MERCATINO DEI SOGNI. CANTI DI MEZZANOTTE E BALLATE SOTTOVOCE
ELARA – Collana IL PERDIGIORNO – MAGGIO 2018
Cura e Traduzione: Alessandro Fambrini
L’UOMO INVISIBILE p. 31
C’era una volta un uomo che
con suo gran cruccio era invisibile
[…]
Ma chi nessuno a cuore ha,
vaga ramingo per la città,
è un fantasma su questo pianeta!
Prima solo il suo nome svanisce,
poi ogni suo contorno sbiadisce…
L’invisibilità si fa completa.
Quell’uomo era in continuo movimento. (p. 31)
Andò avanti così finché alla morte
fu smascherato. Ma voglio dirvi forte con l’ingenua saggezza dei bambini:
siate grati a chi via ama, siate i primi
a dare amore, così sarà impossibile
che il vostro essere nel mondo sia invisibile! (p. 33)
IL SOGNO DI VOLARE
… e se ti capita ancora una volta di essere sfinito,
e la tua vita ti appare limitata e asfissiante,
e ti sembra che una rete grigia e soffocante
circondi la Terra con il suo ordito
nel quale ti senti paralizzato e prigioniero,
una rete di regole, abitudini e violenza,
una rete di confini che ti fanno uno straniero,
confini di filo spinato e scarsa intelligenza,
confini di ricchezza, di tempo limitato,
e i confini delle tue capacità…
e quando sbatti nelle sbarre del tuo stato, piccole e grandi, e ti fai male, sai che così sempre sarà,
sai che da quella trappola non uscirai,
resterai prigioniero in uno spazio stretto:
allora ti ritiri nel tuo angolo protetto
e sogni il sogno che non muore mai:
Apri le braccia e allarghi le spalle
e poi un bel respiro profondo!
Ti libri in alto sulla strada e la valle
e come un uccello voli sul mondo!
Voli e voli, nessuna meta più,
alla felicità basta l’esistenza.
Da lassù vedi una Terra senza
confini: non vorresti mai tornare giù.
Tutto è così semplice. Non ti meravigli però.
Nel sogno lo sai: non è un sogno, no.
E ti chiedi perché ce lo dimentichiamo,
perché non ci crediamo
che siamo liberi come uccelli sul mare
e che possiamo volare. (p. 113)
POSTFAZIONE p. 197
MICHAEL ENDE. LA FANTASIA AL POTERE
Di Alessandro Fambrini p. 199