MASSIMILIANO BRUNO – GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI
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Luciana Colacci punta una pistola contro l’uomo che le sta intimando di gettarla… La donna vive ad Anguillara, operaia in una fabbrica tessile, la Green Life, sposata con Stefano, abile meccanico che si ritrova però disoccupato per non voler lavorare sotto padrone…
Luciana trova lavoro alla giovane nipote di un’amica…
In paese giunge intanto, a seguito di un trasferimento con disonore, il poliziotto Antonio Zanzotto, trasferito a seguito della tragedia capitata a un collega. Nessuno vuole lavorare con lui, affetto peraltro da una forma acuta di timidezza… S’invaghisce di Manuela, procace sudamericana quarantenne…
Con gli amici esce spesso, divertendosi tra gite fuori posto, pranzi, cene e battute…
Un giorno, scoperta incinta dal datore di lavoro per colpa della soffiata di una collega, la stessa che aveva raccomandato, le viene annunciato il mancato rinnovo del contratto a meno che… la gravidanza non venga portata a termine… Da sempre desiderosa di avere un figlio, non ha la minima intenzione di abortire. Il responsabile del personale, Tommaso Finardi, la rassicura, promettendole di riassumerla poi…
Antonio riceve la visita della madre per le vacanze natalizie, essendogli state negate le ferie… Scoprirà poi che Manuela è un trans, comprendendo così le risatine dei paesani… Inevitabile il litigio tra i due…
Luciana arrotonda lavorando come addetta al catering assieme alle amiche Rossana e Simona… Stefano crede invece di poter svoltare acquistando e rivendendo oltre cento sedie per locali… Ovviamente l’affare andrà in fumo, gettando sul lastrico la famiglia. Luciana viene peraltro estromessa dai servizi di catering per via del suo avanzato stato di gravidanza… Inevitabili i litigi con Stefano, accusato di essere un fannullone mantenuto che non si degna neanche di riservarle la minima attenzione… L’indomani, mentre lo cerca per le strade, viene avvicinata dal padrone di casa, al quale devono sei mesi di arretrati… Nel mentre, Antonio s’incanta a guardare un bambino che tiene in pugno una pistola giocattolo, evitando di soccorrere i colleghi vittime di un’aggressione verbale e fisica… Sarà attaccato da uno dei colleghi negli spogliatoi, lui accusato di aver provocato la morte di un collega per vigliaccheria…
Prima di uscire per la sera alla feste di paese con un’amica, Luciana la assiste mentre Manuela le sistema l’acconciatura, scovandovi l’accendino di Stefano… Lo cercherà invano in strada, trovando finalmente la forza di reagire alle avversità scagliando l’accendino contro un orologio pubblico, poi affrontando Finardi che le rivela di non poterle far riavere il lavoro, essendo in vista altri licenziamenti… Furente, Luciana si allontana, cominciando a camminare…
Antonio, durante il servizio, avvicina Manuela, chiedendole scusa e invitandola a bare una birra insieme…
Luciana si presenta in azienda, irrompendo nella sala dove si sta tenendo una riunione dirigenziale, implorando di essere nuovamente assunta. Scacciata in maniera supponente, la donna si appropria della pistola di una delle due guardie giurate, Bruno, tornando nella sala a minacciare i dirigenti. Chiede solo di essere riassunta, non punita per via della sua maternità. Avendo precedentemente esploso un colpo contro una vetrina, ha attirato l’attenzione di Antonio. Bruno cerca di farla ragionare. Quando sembra esserci riuscito, irrompe in stanza Antonio arma in pugno a intimarle di abbassare la pistola. La donna ha anche un principio di doglie. Il film si ricollega all’inizio. Gridando lei “no”, Antonio spara, ferendola alla spalla destra. Il sopraggiunto Stefano, che traeva seco un anello per lei, la soccorre. All’arrivo dei sanitari, Luciana partorisce, mentre Antonio si allontana dopo aver riconsegnato la pistola al comandante, lui capace di dimostrare sul campo il proprio valore…
Anni dopo, Mario, il figlio nato da Luciana e Stefano, apprende i primi rudimenti del mestiere del meccanico… La famiglia sembra ora felice…