LUCA MICHELINI – ALLE ORIGINI DELL’ANTISEMITISMO NAZIONAL-FASCISTA. MAFFEO PANTALEONI E «LA VITA ITALIANA» DI GIOVANNI PREZIOSI (1915-1924)

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Il libro si occupa di Maffeo Pantaleoni, autorevole economista che fortemente influenzò l’antisemitismo nazionalista e fascista.

 

Pantaleoni fu scienziato, cattedratico, saggista, editore, maestro diretto e indiretto di numerosi economisti, ma fu anche giornalista, opinionista e politico, prima deputato “radicale”, eletto anche con i voti delle cosiddette “estreme” (repubblicani e socialisti), e poi senatore, a suggello della sistematica attività pubblicistica e di consulenza svolta a favore di Benito Mussolini. A un certo punto della sua vita Pantaleoni fu anche il più spregiudicato e il più in vista antisemita che l’Italia poteva contare. Fu anche maestro del cattolico e spretato Giovanni Preziosi, il più assiduo antisemita italiano degli anni trenta e quaranta, solerte collaboratore, durante l’esperienza della Repubblica di Salò, di Mussolini e di Hitler nella realizzazione della “soluzione finale” nel corso della seconda guerra mondiale. (p.9)

 

ALLE ORIGINI DELL’ANTISEMITISMO NAZIONAL-FASCISTA

1. FASCISMO E ANTISEMITISMO

 

Tra i fautori dell’antisemitismo confluiti nel fascismo, non si può non annoverare Giovanni Preziosi. È di Maffeo Pantaleoni però, che di Preziosi fu “maestro” e precursore, che bisogna anche parlare.
La figura di Maffeo Pantaleoni non ha suscitato altrettanto interesse presso gli storici della cultura razzista e/o antisemita, nonostante sia proprio a Pantaleoni, come unanimemente riconosciuto, che si devono quelle argomentazioni antiebraiche che poi Preziosi svilupperà in numerose pubblicazioni – in primo luogo sulla «Vita italiana» -, e anche in modo autonomo dal pensiero dell’economista, che scompare nell’ottobre del 1924. […] In alcune ricerche, esso costituisce una sorta di preambolo e di cornice allo studio della posizione di Preziosi; in altre, la polemica antiebraica di Pantaleoni viene richiamata nel contesto della ricostruzione della sua militanza politica nazionalista e fascista, da cui, però, viene sostanzialmente avulsa, perché non se ne offre alcuna spiegazione e interpretazione (pp.14-15).
Già nel 1921, la rivista «Israel» si chiedeva: “Così in basso è caduta l’intelligenza di Maffeo Pantaleoni?“, tanto sconcertanti erano le posizioni del celebre economista…
2. PENSIERO ECONOMICO E «QUESTIONE EBRAICA»
Nessuno si è mai curato di analizzare la politica di Pantaleoni e, di conseguenza, il suo antisemitismo. Secondo Michelini Pantaleoni, Preziosi e gli altri
Sono dell’opinione opposta. Preziosi e Pantaleoni non furono affatto pensatori isolati, ma riuscirono a porsi al vertice, negli anni 1915-1924, di un complesso movimento culturale, politico nonché sociale. La campagna antiebraica italiana di questo periodo, insomma, è una componente essenziale di quel moto politico, culturale, economico e sociale che portò Mussolini al potere. (p.20)
3. PANTALEONI PRECURSORE DI PREZIOSI
Gli influssi su Preziosi dell’economista possono così essere riassunti:
Pantaleoni era molto influente nella redazione de «La Vita Italiana» e vi pubblicava articoli; ha propugnato la pubblicazione dei «Protocolli»
 Soffermiamoci anzitutto sui motivi per i quali gli storici dell’antisemitismo fascista non possono eludere le pagine di Maffeo Pantaleoni.

Primo Dal 1915 fino all’ottobre 1924, quando scompare, l’economista dirige, di fatto, con Preziosi «La Vita Italiana», che si dimostra non solo tra le riviste più attive nel fiancheggiare il nazionalismo e il fascismo, ma pubblica, come vedremo, diversi interventi antiebraici di Preziosi e dello stesso Pantaleoni.

Secondo È la rivista, per iniziativa di Preziosi, ma probabilmente su suggerimento di Pantaleoni, a promuovere la pubblicazione in italiano, nel 1921, del famigerato testo I Protocolli dei savi anziani di Sion, che Preziosi ripubblicherà più volte, fino al 1945. (p.21)

Suggerisce a Preziosi di pubblicare gli elenchi di ebrei

Terzo È Pantaleoni a suggerire a Preziosi, in una lettera del 16 agosto 1920, di stilare e pubblicare elenchi degli ebrei che ricoprono ruoli di rilievo nella vita pubblica italiana. […] Diligentemente, Preziosi stilerà e pubblicherà questi elenchi sulla «Vita italiana». (p.22)

Quarto. Pantaleoni distingue l’antisemitismo dal razzismo secondo un’argomentazione che, nei primi anni venti, Preziosi fa propria […] (p.24)

 

4. PER LO STERMINIO DEGLI HOSTES
Dal 1921 la «Vita Italiana» inizia ad attaccare i sionisti e, di conseguenza, gli ebrei, campagna ripresa da Pantaleoni che aveva denunciato il sionismo e le congiure politico-economiche ebraiche già nel 1917.
Pantaleoni attaccava con virulenza gli avversari politici già dal 1915, chiedendo a gran voce di schiaccciare con violenza i traditori e inemici interni della patria, altro tema ripreso e sviluppato dalla rivista. Socialisti e bolscevichi sono perciò nemici, “hostes” da eliminare. Secondo Michelini dunque, Pantaleoni e Preziosi sono sempre stati “eliminaziosti”…
5. ECONOMIA E POLITICA
Ancor più evidenti sono le influenze di Pantaleoni in ambito economico.
[…]l’ex sacerdote, infatti, condivide le idee economiche dell’economista. […]
Primo Preziosi e Pantaleoni furono sodali, dalle pagine della «Vita italiana», nella campagna di stampa a favore dell’italianizzazione della Banca Commerciale, considerata avamposto della Germania in Italia e massima espressione del sistema di potere di Giovanni Giolitti, un coacervo di camorrismo, parassitismo economico e protezionismo: «germanesimo economico e giolittismo politico» sono «una cosa sola». Taluni degli scritti di Preziosi, introdotti dalle riflessioni di Pantaleoni, sono raccolti nel volume La Germania alla conquista dell’Italia, edito in due edizioni (1915 e 1916) e tradotto anche in Francia.

Secondo Preziosi e Pantaleoni furono sodali nella campagna di stampa contro quello che definivano il «cooperativismo rosso piovra dello Stato». (p.39)

Più in generale, si può notare che, allorquando Pantaleoni e Preziosi denunciano il costituirsi degli ebrei in «Stato nello Stato», non fanno che utilizzare una terminologia tipica della loro polemica antisocialista.

Terzo Quando Preziosi assume la direzione del quotidiano di Napoli «Il Mezzogiorno», per svolgere opera di appoggio e di indirizzo del governo Mussolini4, Pantaleoni ne diverrà la firma più illustre e più assidua, teorizzando e difendendo un programma di politica economica che egli definiva «manchesteriano», proponendosi l’obiettivo di un sostanziale ritorno al liberismo inteso come antistatalismo e antisocialismo. (p.40)

 

6. UNA RIVISTA D’«AVANGUARDIA»: «LA VITA ITALIANA»
La vita italiana non si occupava solo di antisemitismo, ma anche di politica, economia, scienza, con la collaborazione di scrittori, economisti, giornalisti, parlamentari, filosofi, docenti universitari etc… La rivista era dunque un importante centro culturale…
7. LA CONGIURA ANTIPATRIOTTICA: SOCIALISMO, WILSONISMO, GIOLITTISMO, GIUDAISMO
I primi attacchi di Pantaleoni sono rivolti ai socialisti, ai pacifisti, ai nemici della patria, ai banchieri, alla stampa radical-liberale…
8. POLITICA ED ECONOMIA DELLA «CONGIURA». LA LOTTA CONTRO IL COLLETTIVISMO
In Pantaleoni l’intreccio tra teoria e politica è sempre presente. Lotta al socialismo, all’affarismo borghese, al giolittismo, alla collettivizzazione. L’antisemitismo viene di conseguenza…
Il nesso tra la riflessione teorico-politica di Pantaleoni e il suo antisemitismo è dunque costitutito, inultima analisi, dal suo antisocialismo. La polemica contro l’ebreo socialista el’ebreo capitalista è in stretta continuità, segnandone come l’apogeo degenartivo, della incessante polemica che l’economista ha condotto contro «l’affarismo borghese e socialista» […] (p.65)
9. LA BANCA COMMERCIALE: UN IMPERO ECONOMICO, POLITICO E MEDIATICO
Una strenua lotta combattuta da Pantaleoni e Preziosi, è senz’altro quella condotta contro la Banca Commerciale, figlia dell’imperialismo tedesco colluso con i giolittiani, i socialisti e i loro giornali. A ruba andò il libro “La Germania alla conquista dell’Italia“…
10. LA TEORIA DEI «SALVATAGGI» E I SALVATAGGI BANCARI DI MUSSOLINI
La lotta ai salvataggi, tipica del sistema giolittiano, fu strenua, poi però prona al fascismo (salvataggio delle banche “amiche”: Banca Sconto, Banco di Roma…), che quel tipo di politica coninuò a portare avanti…
11. BANCA COMMERCIALE E «QUESTIONE EBRAICA»
È il capitolo a nostro avviso “più debole” del libro. Libro con diverse “forzature” e fortemente schierato già dalle prime pagine. A tal proposito, risultano ridonandi e fastidiosi i continui corsivi e i sottolineati inseriti per rafforzare le tesi proposte.
Michelini scrive che Pantaleoni, negli scritti economici del 1916-1917, non fa cenni all’ebraismo. Insiste sull’antiebraismo della «Vita Italiana» senza notare che questo diviene centrale dopo la “scoperta” dei Protocolli. Anche gli attacchi al coopeartivismo e alla Commerciale non presentano infatti antisemitismo…
12. RIVOLUZIONE COMUNISTA E ANTISEMITISMO
Secondo Michelini, Pantaleoni e Preziosi avviano la campagna antisemita per reazione al Biennio Rosso, al massimo pericolo rivoluzionario per l’Italia.
“L’antisemitismo di Preziosi e di Pantaleoni, dunque, nasce come campagna contro il «bolscevico ebraico». (p.92)
Anche qui Michelini “forza” la tesi citando testi dall’agosto 1920 in poi, dopo aver indicato la “svolta antisemita del 1916-1917″… Non nomina mai a fondo la lotta ai massoni, il fatto che le accuse e i temi siano ripresi tutti dalla stampa estera e, in particolare, dai Protocolli…
13. MUSSOLINI «BOLSCEVICO»
Il testo antiebraico più celebre di Pantaleoni è Plutocrazia e bolscevismo giudaico sgretolano il fascismo (giugno 1921). Lì si attaccava anche l’opearto di Mussolini, reo di essere troppo poco fascista…
14. METAFISICHE DELLA RAZZA ITALIANA
L’antisemitismo di Pantaleoni, come abbiamo visto, non è razziale, ma politico-economico“. (p.102).
Secondo Pantaleoni la guerra avrebbe generato la nuova razza italiana…

 

15. «MITI» RAZZIALI E «PUBBLICA OPINIONE»
Pantaleoni considerava strumento di cultura di massa la stampa quotidiana e periodica. I suoi scritti non vanno pertanto presi sotto gamba…
APPENDICI

 

1. «LA VITA ITALIANA». DISTRIBUZIONE E PUBBLICITÀ

2. PRO ISRAELE. ASSOCIAZIONE NON ISRAELITICA PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEL POPOLO EBREO. PROGRAMMA.

INDICE DEI NOMI