LOUIS-FERDINAND CÉLINE – “PREFAZIONE DI BEZONS À TRAVERS LES ÂGES DI ALBERT SEROUILLE, OPERA PUBBLICATA DA DENOËL 1944.”

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PREFAZIONE DI BEZONS À TRAVERS LES ÂGES DI ALBERT SEROUILLE, OPERA PUBBLICATA DA DENOËL 1944.
Povera banlieue parigina, zerbino prima della città dove ciascuno si pulisce i piedi, fa un bello scaracchio, passa, chi se ne occupa? Nessuno. Abbrutita dal lavoro, rimpinzata di spazzatura, fatta a pezzi, a brandelli, è ormai solo una terra senz’anima, un campo di lavoro maledetto, dove il sorridere è inutile, la fatica sprecata, noiosa la sofferenza. Parigi « il cuore della Francia », che canzone! Che pubblicità! La banlieue tutt’attorno che crepa! Calvario in terra permanente, di fame, di lavoro, e sotto bombe, chi se ne preoccupa? Nessuno, naturalmente. È brutta e questo è tutto. Gli ultimi anni non hanno aiutato le cose. Non c’è dubbio.Banlieue di risentimento sempre vagamente ribollente una sorta di rivoluzione che nessuno spinge o porta a termine, malata morente che non muore mai. Ci voleva una penna ardente, il dono del coraggio e dell’emozione, il talento di alta cronaca per rianimare questi poveri posti, i loro fantasmi, le loro gioie scomparse, la loro grandezza, la loro impassibilità, i loro respiri di alito cattivo.
La banlieu soffre e non poco, espia senza fede la colpa di niente. Mai tempi furono più vuoti. Bel poeta quello che resta incantato dalla Bretagna! Dalla Corsica! dall’Angoumois! dall’Esperides! Il bell’affare! Cantare Bezons, ecco la prova! Ecco il generoso genio. Catturare il più ripugnante, il più disprezzato, il più rozzo e rendercelo amabile, simpatico, grandioso!
Serouille esegue questo miracolo, ci fa palpitare Bezons, meglio d’un poeta, senza travestire, senza ridondare, tutto con proba passione storica. Ci rende il ritmo e la vita, vince. È la verità!
Un esempio!
Alsazia-Lorena! Quanti discorsi! quanto inchiostro! Quanto sangue! sfilate! Un Francese su centomila sa che dobbiamo l’Alsazia-Lorena al maresciallo Marquis de Bezons? La Francia è cafona. Al volo. Mille altre meravigliose caratteristiche in questo libro su Bezons.
Gloria al suo autore!
Nel momento in cui tutto ci minaccia, dove la morte sta in mille parti, fame, bombe, stanchezza, odi, il libro di Serouille ci porta a calma divina, ci dà la chiave dei campi, la chiave dei sogni direi, ci permette d’immaginare di avere ancora una Patria, tra i morti, non una Patria di parole, qualche drappo di bazar, colpo di fortuna di pubblicità, ma una terra per noi tristi, meno fredda di altre, su due chilometri quadrati. Possiamo scegliere la nostra Katyn? L’ambizione è forse immensa… Viva dunque la morte a Bezons! Lo conosco un po’. Serouille ce lo arreda. Viva Montjoye e Saint-Denis! Non molto lontano! Viva Courbevoie! la mia nascita! Tutta la mia patria, ahimè! è già là sotto terra! Necessariamente m’interesso. Un ultimo sguardo. Per stare bene in un luogo è necessario conoscere i fantasmi. Serouille sa tutto questo, ci guida, è a suo agio nel Tempo, ci abitua, per così dire. Tutto andrà bene. La Storia è la soglia della quarta dimensione.Quella di domani. Vorrei molto che mi si seppellisca con « La Storia di Bezons »; mi piacerebbe molto sapere cosa si pensa laggiù di Serouille? tutto il bene del mondo, ne sono sicuro.Che scrupoli! Che delicatezza! Tutta la sua opera è d’un poeta, malgrado tutto, anche se lui lo nega, la preoccupazione, la partenza, il volo, un migliaio di aspetti toccanti e d’infinito. No, non è per niente un lavoro banale.
BEZONS nel dizionario? Due linee e scialbe per di più… Che cattiveria! Che schifezza! Ma tutta la Storia della Francia passa per Bezons! Esattamente! E di preciso sul ponte di Bezons.Gli anni della Francia sono d’abbondanza, di prosperità, di felicità? La Fiera di Bezons ferve! Si caccia a Maisons-Laffitte, le truppe sfilano per Carrières, sono cortei in bagliori?, gioie e baldorie, su entrambi i lati tutto va bene!
Gli anni sono funesti? I guai si sciolgono sulla Francia?… Le avanguardie del disastro accampano a Bezons… Il ponte salta!… È il grande segno!… Andate a vederlo… Lo si ripara appena…
Ci vorrebbe quasi[,] a Bezons[,] un ponte rimovibile… Dieci volte nel corso della Storia salta, ri-salta, talvolta di barche, talvolta di querce, o pietra, sempre vola! … ogni volta!… e il ferro allora!…Il ponte di Bezons non tiene… verità di secoli. Ero lì su quel parapetto nel giugno del ’40! Che botto! Salnitro! Fumo! Polvere di Storia!… Che epilogo! Venti secoli in acqua!… L’acqua di Bezons!… Tutti ci sono passati… sotto il ponte… sul ponte… O guado! Goti…Normanni… Romani… Inglesi… Britannici… Cosacchi… e altri ancora!… Conquistatori di tutto… Domani chi?… Tutto è promesso!… Il Maresciallo Marquis de Bezons, chi difendete dai luoghi bui? Vincerò io sotto la vostra bandiera io che tanto persi in pieno giorno? Ammirate il ritratto d’acciaio!… Ho indossato anch’io una corazza…Questo ci avvicina!… Che ricordi!… Francia se facessimo i nostri conti!… Più pesanti di ferite che di corpi che non porteranno via molto quelli che mi adocchiano… Ci penso!… Un sacco di guai e di ossa!… – Come si sentiranno derubati! Come mi malediranno ancora!… Sacri cafoni!…
Il Marchese nel sole dei morti che passa in rassegna avremmo gente!… Andrete a vedere il suo castello… Esiste ancora (per quanti mesi, settimane?…). Napoleone è annunciato, passa in carrozza… e Madame, al ponte di Bezons come gli altri… i notabili avanzano…
Salutano… i Cent Gardes!… Molto prima di lui, Enrico IV… Così nel corso del tempo… alla riscoperta di dramma in dramma… gioie così fragile intrecciate… La trama della storia è atroce!… Serouille ce lo fa vedere, anche in quelle poche are quadrate!… Quanta ricchezza di tragedia! Quanta acqua passata sotto i ponti!
E poi una canzone di Festa!… Bella sorpresa… Serouille ce la fornisce… tutta vispa ancora… e poi un eco della moda dei primi anni di laggiù… tutto all’inizio del nostro nome… La Francia nel limbo… Mérovée senza dubbio… una fibula… Serouille ce la presenta… Che gioiello!… l’abbiamo in mano, spilla di dama… ha mantenuto su una spalla un grazioso velo alla romana… tulle al vento… bella moda “degli anni Cento” tra Carrières e Argenteuil! … Tutte le mode finiscono nella bara… Questa qui fu ritrovata intatta nel luogo chiamato “Les Mine d’or” sotto Bezons intorno al 1912.
Francese dei primi anni, Signora, siamo tornati qui da voi dopo quale spaventoso percorso! Venti secoli a tastoni, che fatica!… Ah! Signora, che avventura! È finita ovunque, ci dicono! Tanto meglio, mio Dio!È sicuro? Mille anni… mille anni… passano in fretta alle ore del mondo! Altri mille ancora… un altro Serouille, Cinese indubbiamente[,] in quei tempi lì ci troverà sepolti a poca distanza gli uni dagli altri… ci metterà nello stesso sacco?… Probabilmente! O il meraviglioso destino di “non finire” senza tante cerimonie sposati con la signora con la fibula!…
Sono nato qui vicino a Courbevoie, l’altro gomito … Seimila anni meglio[,] tutto si sistema!… Ci si ritrova e tutto è detto!… L’avventura francese! …Ah! viviamo in tempi cupi. I nostri domani sono impossibili... Perseguitati, torturati, maledetti, nel passato tutto il nostro cuore! Siamo gelosi della nostra polvere [antenati N.d.T.]! Serouille li presenta in un luccichio meraviglioso!… Non c’è futuro senza duemila anni!eppure non sarete tranquilli!… Ne sfuggirete forse… Che la tradizione si riprenda i giorni felici!… Che la festa rinasca sulle due rive!… I Romani ammirarono già la scoperta della valle! Lassù verso il cielo d’Argenteuil con la prospettiva sul fiume…I grandi luoghi hanno un fiero spazio che porta al cielo. Sono sicuro che lo ammirerete. E tutto intorno al ponte i graziosi gabbiani nel loro soggiorno invernale, fiocchi palpitanti d’infinito, baci dal largo alle nostre disgrazie, briciole al Vento che tutto porta!… Oh poetizzo!… Oh l’avventura!
Il libro, vedete, può inebriare! Lo proverete voi stessi! La visita di questa vasta ricchezza… così poche pagine! …
Si deve leggere dunque a corti tratti… prudentemente… come si penetra a piccoli passi in una serra troppo calda… Dove troppi aromi stanno nell’aria! troppi profumi! Dove tutto impregna!
O pericoloso Serouille!
L.F. Céline
TRADUZIONE di
STEFANO FIORUCCI e JEANNINE RENAUX