LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 22 – 20 SETTEMBRE 1939 XVII

LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 22 – 20 SETTEMBRE 1939 XVII

SCIENZA – DOCUMENTAZIONE – POLEMICA – QUESTIONARIO

“Uomini siate, e non pecore matte, sì che’l Giudei di voi tra voi non rida!” (Dante – Paradiso V)

DIRETTORE: Telesio Interlandi

Lire: Una

SOMMARIO p. 2

Fotografia di soldati a p. 5

POLEMICA

L’IRRELIGIONE DEL GIUDAISMO BORGHESE

Di Armando Tosti p. 6

Sei immagini a corredo del testo…

Con particolare riferimento alla Francia, l’autore denuncia l’allontanamento degli ebrei dalla religione spirituale, interessati unicamente alle ricchezze e al potere, propugnatori del mercantilismo borghese…

Sta di fatto che la tradizione religiosa di Israele in Mosè, nei profeti, nei messianisti, assume uno spiccato carattere sociale e terreno: la giustizia, il benessere, l’eguaglianza fra i figli di Israele devono realizzarsi in questo mondo, su questa terra, nella Gerusalemme terrestre, nella città degli uomini, non del mondo di là, nella Gerusalemme celeste, nella Città di Dio; lo spirito è ignorato dagli ebrei, e con lo spirito l’immortalità. […]

Ora tolti i dogmi fondamentali della spiritualità di Dio e dell’immortalità dell’anima, della religione giudaica altro non rimane che la parte cerimoniale, piena di superstizioni e di pratiche assurde. (p. 6)

[…]gli Israeliti si vanno staccando dalla loro religione tradizionale e perfino, spesso, la ripudiano. (p. 7)

[…]la lotta contro i giudei deve necessariamente assumere il significato di difesa contro la passione selvaggia che caratterizza il cosmopolitismo ebraico: la passione del denaro del lucro. (p. 9)

IL PROBLEMA DEI NOMI EBRAICI

Di A. A. Monti Della Corte p. 10

L’autore denuncia il problema sorto per alcune famiglie cristiane i cui cognomi, sessanta dei quali citati, assunti dagli ebrei nel corso del tempo, rischiano di farli additare come tali… Propone, a tal fine, alcune misure utili a risolvere la questione…

Basta infatti percorre il più recente elenco dei cognomi portati dai nostri circoncisi […] per constatare subito come non solamente alcuni fra i cognomi nostrani più diffusi (Bianchi e Rossi, ad esempio) ma molti antichi e storici casati nobiliari siano stati rubati e usurpati da ebrei, sicché adesso essi vengono promiscuamente usti da Italiani di buona e pura stirpe ariana e da intrusi del ghetto e della Sinagoga. (p. 10)

Provvedimento giusto sarebbe quello inverso: obbligare gli ebrei a rendere il maltolto e a deporre la maschera di cui si son vestiti, sia riprendendo il proprio cognome primitivo quando se ne conservi o ritrovi memoria, sia premettendo al nuovo, come parte integrante, una giunta che valga a caratterizzarlo. Ad esempio Israele, e pertanto: Israelbianchi, Istralrossi, Israelneri. […]

Infine, e per escludere anche l’ombra di un dubbio circa le rispettive pertinenze razziali, dovrebbe esser vietato ai genitori ebrei di iscrivere i figlioli allo Stato Civile con prenomi cattolici, greco-romani o nordici, restandone ristretta la facoltà di scelta a quelli che si incontrano nel Vecchio Testamento.

Con queste provvidenze si otterrà, nella pratica, una demarcazione netta e inequivocabile tra non ebrei ed ebrei, senza che trai due campi si crei una zona di ombra, propizia alle evasioni. (p. 11)

RITI EBRAICI

Di Carlo Alberto Masini p. 12

Cinque immagini a corredo del testo…

L’autore elenca una serie di sacrifici rituali attribuiti nel corso dei secoli agli ebrei, il più noto di essi quello di Simoncino…

SCIENZA

INQUINAMENTO LEVANTINO DELLA FILOSOFIA CLASSICA

Di G. Dell’Isola p. 15

Due immagini a corredo del testo…

L’autore attribuisce la riscoperta delle opere di Aristotele ai Romani, dimenticato in patria a seguito della prominenza ivi assunta nel tempo dai levantini (cinici, stoici, panteisti)…

I Greci avevano dimenticato, da secoli, le opere di Aristotele. Non cominciarono a conoscerle che quando i Romani si dedicarono alla filosofia.[…]

Perché Aristotele non era stato capito in Grecia? Perché, invece, ebbe, fino da principio, il suo vero seguito in Italia? Evidentemente, per il carattere distinto delle due razze. […]

La verità, in tutti i tempi, ha trovato da noi meno ostacoli: ed era necessario che Aristotele, l’unico dei Greci il quale, per forza d’intelletto, vi si era accostato, fosse il filosofo dell’Italia. (p. 15)

I FALASCIÀ. EBREI DI ETIOPIA

Di Claudio Calosso p. 17

Quattro immagini a corredo del testo…

Articolo dedicato ai Falascià, gli ebrei d’Etiopia…

EBREI IN ROMANIA

Di Gino Lupi p. 20

Nove immagini a corredo del testo…

Cronistoria della presenza degli ebrei in Romania e solite accuse sulla loro presunta ingerenza e preponderanza in campo economico e giornalistico… Non mancano, di conseguenza, reazioni degli autoctoni, proverbi e caricature…

DOCUMENTAZIONE

UN SANTO ANTISEMITA. NILO DA ROSSANO

Di Mario Borretti p. 24

Quattro immagini a corredo del testo…

L’autore tratteggia la figura di San Nilo da Rossano (nato tra il 905 e il 910), annoverandolo tra gli antisemiti…

CARATTERI RAZZIALI DELLA RAZZA SVEDESE

Di Guido Landra p. 26

Landra si occupa del livello raggiunto dagli studi razziali in Svezia, tratteggiando le principali caratteristiche della popolazione attraverso la citazioni dei risultati di alcune pubblicazioni…

In complesso, la nazione svedese risulta solo parzialmente modificata dal punto di vista razziale e attualmente presenta la più elevata percentuale di individui appartenenti al tipo «nordico» che non qualsiasi altro popolo della terra. (p. 27)

L’osservazione di varie carte stabilite sulla distribuzione dei caratteri razziali quali la statura, il colore degli occhi e la forma della testa dimostrano l’esistenza di una particolare zona nella Scandinavia, detta area «Kernel» della razza nordica.

Questa zona, dove si presenta particolarmente puro il tipo nordico, corrisponde alla parte centrale e costiero-orientale della penisola scandinava. (p. 28)

PENSIERI DI LEOPARDI

Il tormento della Germania p. 30

QUESTIONARIO p. 30

Due immagini a corredo del testo…

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