LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 20 – 20 AGOSTO 1939 XVII

LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 20 – 20 AGOSTO 1939 XVII
LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 20 – 20 AGOSTO 1939 XVII
LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 20 – 20 AGOSTO 1939 XVII
LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 20 – 20 AGOSTO 1939 XVII
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LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 20 – 20 AGOSTO 1939 XVII

SCIENZA – DOCUMENTAZIONE – POLEMICA – QUESTIONARIO

“Uomini siate, e non pecore matte, sì che’l Giudei di voi tra voi non rida!” (Dante – Paradiso V)

DIRETTORE: Telesio Interlandi

Lire: Una

52 Pagine

SOMMARIO p. 2

SCIENZA

RAZZA GUERRIERA p. 5

Fotografia nella quale sono ritratti tre “bersaglieri alle grandi esercitazioni dell’anno XVII”…

STRANI USI DI UNA FORTE RAZZA DELL’IMPERO. I GIANGERÒ

Di Lidio Cipriani p. 7

9 foto a corredo del testo…

L’autore descrive i Giangerò, abitanti della zona montana a nord-est di Gimma…

Su queste genti ho compiuto ricerche antropologiche ed etnografiche durante una mia missione nell’Africa Orientale Italiana (dicembre 1938-maggio 1939).

ATTRAZIONE MATRIMONIALE E PUREZZA DI RAZZA

Di Vincenzo de Agazio p. 9

Tre immagini e cinque tabelle a corredo del testo…

Attraverso citazioni e dati statistici, l’autore descrive l’influenza inconscia dell’omogeneità dei caratteri biologici tra i coniugi…

Riassumendo, le recenti ricerche dimostrano che esistono indubbie rassomiglianze somatiche fra coniugi, le quali non possono spiegarsi che come un indizio di simpatia o attrazione reciproca.

[…]per cui si può dire che, in media, nella massa di una popolazione, le combinazioni coniugali avvengono a preferenza fra individui razzialmente più simili.[…]

In conclusione bisogna convenire col Genna che al lume delle ricerche sull’attrazione matrimoniale per caratteri fisici, la purezza della nostra razza appare già come una aspirazione spontanea della massa. (p. 10)

TERRA E RAZZA

Di Giuseppe Lucidi p. 11

Tre immagini a corredo del testo…

Lode alla vita rurale, tempratrice di spiriti e corpi sani e robusti, in contrasto con la decadente e insalubre vita cittadina…

“i popoli che abbandonano la terra sono condannati alla decadenza”…

La lotta condotta fin da oggi dal Fascismo per il ritorno alla terra, alla sana vita dei campi, è un fattore essenziale di vittoria nella battaglia per il numero e la qualità delle future generazioni. […]

Dalla campagna sale il canto prepotente della vita[…]. (p. 12)

STUDIOSI AMERICANI DI PROBLEMI RAZZIALI

Di Guido Landra p. 13

Sei immagini e due tabelle a corredo del testo…

Per confutare la accuse di politicizzazione degli studi razziali italo-tedeschi, l’autore compie una rassegna di quelli compiuti negli Stati Uniti da autori quali Franz Boas, N. C. Nelson, James Mc Gregor, Lowie, Gladys A. Reichard e Julius E. Loips…

“I pochi esempi fin qui citati stanno a dimostrare come gli studi razziali siano ampiamente e appassionatamente trattati in America e come quindi le basi fondamentali di conoscenze dalle quali parte il razzismo costituiscono ormai delle verità universalmente accettate, anche al di là di ogni idea politica”…

POLEMICA

GLI EBREI NELL’AFRICA FRANCESE

Di Nicola Marchitto p. 17

Quattro immagini a corredo del testo…

L’autore denuncia l’opera nefasta dell’ebraismo nel Nordafrica…

Se la presenza di ebrei nei paesi europei è nefasta, ancor di più lo è nei paesi africani, poiché qui si trovano in presenza due razze bianchi ed indigeni. (p. 17)

In conclusione la manomissione ed il violamento della razza bianca nel Nordafrica francese ad opera ebraica, complici spesso – incoscienti o coscienti – i francesi stessi, si volge e progredisce tranquillamente. (p. 18)

IL FALLIMENTO DELLA COLONIZZAZIONE BRITANNICA IN AFRICA

Di Antonio Petrucci p. 19

Cinque immagini a corredo del testo…

Critica della colonizzazione britannica, il cui fallimento è reso evidente dalle continue rivolte delle colonie dell’Africa del Sud e di quella Orientale…

Questi perché la colonizzazione britannica non si propone altro scopo che lo sfruttamento totale delle risorse naturali del paese occupato. E tra le risorse naturali annovera, non in primo luogo, anche le popolazioni indigene.

FORMAZIONE NEOGIUDAICA DELLA BORGHESIA

Di Armando Tosti p. 22

Tre immagini a corredo del testo…

Si forma proprio in questo modo quella borghesia neo-giudaica, nata come una moltitudine d’insetti dal connubio fra i discendenti della tribù di Giuda e il ceto degli affaristi (Ellero); quella borghesia che reca all’apogeo l’avidità del danaro, e contemporaneamente il regime parlamentare, che solleva di preferenza al potere i rappresentanti della ricchezza mobile, modifica da cima a fondo la legislazione economica, in modo che la libertà giuridica nelle sue molteplici e generali applicazioni giovi al preponderante capitale, sanziona le leggi sulla libertà dell’usura, sopra i titoli di credito, sulle società anonime, sulle banche, sulle borse, sui contratti aleatori ecc che con uniformità quasi universale di principi informativi e d’influssi si accomunano in tutti i paesi di Europa, anzi della civiltà occidentale. […]

Del resto, l’amoralismo ebraico non si limita al solo campo economico, e si estende invece al campo politico, religioso eccetera. (p. 23)

Ed è pure possibile concludere che l’amoralismo ebraico, ieri come oggi,minaccia sempre quelle nazioni che, come la Francia, si ostinano a non chiudere le proprie frontiere ad una razza, la cui religione si riassume solamente nella smania di invadere, di assorbire, di dominare e di possedere. (p. 24)

I GIUDEI E LE QUATTRO INTERNAZIONALI

Di Carlo Barduzzi p. 25

Cinque immagini a corredo del testo…

L’autore, attraverso citazioni di pensatori e scrittori del passato, denuncia l’espansione ebraica attraverso le Quattro Internazionali, elencandone le principali tappe storiche…

Da quando Carlo Marx, o meglio Mordechai discendente di rabbini, fondò con Federico Engels e coll’altro giudeo Ferdinando Lassalle la prima internazionale, dalla quale germinò la seconda dei socialdemocratici, poi la terza dei bolscevichi ed infine la quarta dei trotskisti, il mondo ha pagato un favoloso tributo di sangue, di ricchezza distrutta, di energia sprecata a questi indemoniati pastori col solo risultato che essi, attraverso le convulsioni sociali scatenate, hanno intralciato e quindi rallentato, il naturale processo evolutivo dell’umanità, legato la prodigioso sviluppo della scienza la quale ponendo a disposizione dei popoli in copia sempre maggiore le risorse della natura, ne ha grandemente elevato il tenore di vita e moltiplicato le possibilità culturali.

I maggiori pensatori tedeschi del secolo scorso si trovarono d’accordo cogli italiani nel diagnosticare il male. (p. 25)

Dalla pubblicazione ad opera di Marx del famigerato manifesto comunista del febbraio 1848 una catena di avvenimenti ha messo in evidenza una lunga teoria degli agitatori giudei. (p. 25)

IL SEMITISMO E GLI STUDI CLASSICI

Di G. Dell’Isola p. 29

Tre immagini a corredo del testo…

Ora il bello è che, onde fondare questo argomento, si è, da alcuni dei moderni grecisti, creato questo equivoco scambiando tra di loro lingua e nazione, si sono considerati greci tutti quegli scrittori che nell’antichità adoperavano il greco: senza più guardare a quale razza e a quale terra appartenessero: se alla Grecia e alle isole, abitate da arii, o per esempio alla Siria abitata da semiti: che, se ebbe anch’essa scrittori di lingua greca, non per questo di greci si può per essa parlare. (p. 28)

Poiché questo travisamento della Grecia aria, questo ritorno degli istinti asiatici non è evidentemente solo un portato francese: contro di noi il colpo è ancora più diretto, perché vi si aggiunge l’altro motivo consueto: l’odio contro Roma. […]

Oggi si fa d’ogni erba un fascio; si parla di classici, solo perché si leggono autori che adoperarono le lingue classiche; e si è giunti a tal punto che lo studio del greco, che fu la lingua d’omero, serve per presentarci, sotto veste estatica, la corruzione orientale o i veleni filosofici, che, venutici dall’Asia, infettarono il mondo antico.

Questa, per i grecisti alla francese, sarebbe la grecità. (p. 29)

IL RAZIONALISMO CARTESIANO CONTRO LA CULTURA ANTICA

Di Willi Nix p. 30

Cinque immagini a corredo del testo…

L’autore attacca Cartesio…

Insomma la radicale razionalizzazione della natura affondava nella meccanizzazione e nella tecnicizzazione. […]

Si era semplicemente ciechi di fronte al fatto che al di là della scienza naturale vi era ancora un mondo dello spirito.

La dittatura del Visibile e del Sensibile conduceva al materialismo del peggiore conio i cui effetti noi tutti abbiamo notati dopo l’ultima guerra. (p. 30)

L’aspettativa della vita, nata dal bisogno, preme ed aspira, riceve dal basso le sue prospettive, è un affaticante e segreta rivolta contro tutti, distruggitrice della armonia e di ciò che si chiama ordine, con la tendenza alla catastrofica inversione di valori: così abbiamo davanti a noi la fonte dei conseguiti risentimenti negativi.

Da tutto ciò, come ci ha dimostrato il bolscevismo, si risvegliano i corpi estranei rivoluzionari e spirituali. (p. 32)

DOCUMENTAZIONE

L’ALBANIA E IL SUO POPOLO

Di C. Gencarelli p. 33

Quattro immagini a corredo del testo…

L’autore, partendo dalle lodi di Byron per gli albanesi (“è forse la più bella razza del mondo”), ne tratteggia le caratteristiche razziali, attribuendogli origini pelasgiche, lodandone altresì il territorio…

GLI AINÙ. UNA RAZZA BIANCA IN ESTREMO ORIENTE

Di Eugenio De Aldisio p. 36

Quattro immagini a corredo del testo…

Quando, nei tempi preistorici, una popolazione di origine austronese, proveniente dal sud, e, molto più tardi, un’altra proveniente dalla corea, approdarono nelle isole dell’arcipelago giapponese mescolandosi e dando origine ai nipponici, vi trovarono un popolo di razza bianca, avente, come generalmente si ammette, affinità con gli Europei. […]

Questo antico popolo difese strenuamente il suo territorio[…].

Secondo il giudizio generalmente ammesso, sia dagli studiosi occidentali, sia da quelli giapponesi, gli Ainù hanno affinità con gli Europei. (p. 36)

Il loro incrocio coi conquistatori è evidente nei caratteri della stessa massa giapponese[…].

Alcuni di essi sono il risultato della mongolizzazione dei tipi Ainù preistorici. (p. 37)

[…]rappresentano, come abbiamo rilevato, un gruppo somaticamente, linguisticamente e culturalmente a parte, pur se si voglia comprenderlo nel ciclo culturale totemico. I superstiti Ainù subiscono inoltre una continua trasformazione del costume e della cultura al contatto civilizzatore dei Giapponesi. (p. 38)

SCRITTORI GIUDEI. ARNOLDO ZWEIG

Di Giovanni Savelli p. 39

Sei immagini a corredo del testo…

Tra gli scrittori ebrei di più sottile tendenziosità, cioè, al di là delle apparenze, più legati alle caratteristiche della razza, è da porre senz’altro Arnoldo Zweig[…]. (p. 39)

PENSIERI DI LEOPARDI p. 42

QUESTIONARIO p. 43

Quattro immagini a corredo del testo…

IL RAZZISMO IN LIBRERIA p. 50

Recensione del volume La razza italiana e le nuove leggi fasciste di Gino Sottochiesa…

Menzione dell’articolo di Wener Eicke, apparso sul «Westdeutscher Beobachter» di Colonia, nel quale i citano alcuni volumi sulla razza di autori italiani…

PUBBLICITÀ/INSERZIONI: FONTI ROMANE DELLA FRATTA; BANCA COMMERCIALE ITALIANA MILANO; LA GUERRA CONTRO L’ITALIA (libro); ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI; CONSUMATE PESCE