LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 17 – 5 LUGLIO 1939 XVII

LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 17 – 5 LUGLIO 1939 XVII
LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 17 – 5 LUGLIO 1939 XVII
LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 17 – 5 LUGLIO 1939 XVII
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LA DIFESA DELLA RAZZA ANNO II N. 17 – 5 LUGLIO 1939 XVII
SCIENZA – DOCUMENTAZIONE – POLEMICA – QUESTIONARIO

“Uomini siate, e non pecore matte, sì che’l Giudei di voi tra voi non rida!” (Dante – Paradiso V)
DIRETTORE: Telesio Interlandi
Lire: Una

L’ombra giudaica sulla vita italiana

SOMMARIO p. 2

PUBBLICITÀ/INSERZIONI: LO ZUCCHERO; ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONI; BIBLIOTECA DELLA DIFESA DELLA RAZZA; STORIA; TUMMINELLI&C; BANCA COMMERCIALE ITALIANA; IL TEVERE; QUADRIVIO
Disegno di Bepi Fabiano p. 5

DOCUMENTAZIONE
IL PROBLEMA DELLA RAZZA NEL RISORGIMENTO
Di S. Perticone p. 6

L’autore cerca di dimostrare con l’articolo la presenza di germi di razzismo già nel Risorgimento…

LA BELLEZZA DELLA RZZA ITALIANA
Di Umberto Caramore p. 7

La bellezza della razza italiana che tiene elevato lo spirito…
Tre immagini a corredo del testo…

IL GIUDAISMO NELLA MUSICA SECONDO RICCARDO WAGNER
Di Carlo Barduzzi p. 9

Citazioni dal testo del 1850 di Richard Wagner con il quale il celebre compositore denunciava la presenza ebraica nella Musica…
Due immagini a corredo del testo…

POLEMICA
LA MANOMISSIONE EBRAICA DELLA NAZIONE ITALIANA p. 11

Che gli ebrei abbiano avuto il predominio delle cose materiale ed abbiano dato indirizzo alla cosiddetta economi in Italia, è cosa naturalissima, perché gli ebrei sono stati sono solo i principali autori della società borghese, in ogni contrada del mondo, ma sono il cervello dell’oligarchia mercantile. (p. 11)

LETTERATURA
Di Roberto Brighenti p. 13
L’autore denuncia l’influenza ebraica nelle correnti letterarie contemporanee, elencando gli autori ebrei o ebreizzati…

I giudei Svevo, Da Verona, Pitigrilli, Moravia, Loria, Grego, Segre, Terracini e compagni inserendosi totalmente, come spirito e come estetica, nelle pratiche finalità della lettearatura ebraica internazionale, hanno svisato i caratteri essenziali della letteratura italiana; e sono da considerarsi i principali artefici della sua manomissione indiretta da parte di molti scrittori, specialmente giovani, non ebrei.
[…]gli uomini sono tutti rappresentati come abulici o psicopatici o delinquenti o invertiti; e donne essere tutte di malaffare nella migliore ipotesi, quando cioè non siano lesbiche. (p. 13)
La superiorità degli ariani è indiscutibile. Ma specialmente noi italiani, figli dell’eterna Roma, abbiamo il dovere sacrosanto di difendere in ogni campo le nostre tradizioni dalla priovra giudaica. Non si deve, per esempio, permettere che la nostra narrativa, che – avendo avuto un Manzoni e un Verga – non si può assolutamente definire povera di tradizioni e di caratteri propri, continui ad essere influenzata ed avvilita da una schiera di maledetti. Ben scompaiano dunque dalla circolazione i romanzi, le riviste e, in genere, tutti gli scritti che, essendo di intonazione semita, non siano in linea colle nostre tradizioni e con le sane direttive del Fascismo. (p. 15)
Tre immagini a corredo del testo…

ARTE. L’INTERNAZIONALISMO: VERBO EBRAICO DELLA COSIDDETTA ARTE MODERNA
Di G. Dell’Isola p. 16

Articolo contro il razionalismo e la “degenerata” arte contemporanea dominata dagli ebrei…

A qual punto i provvedimenti per l’espulsione degli ebrei dalla nostra scuola fossero necessarii, si vede in ispecial modo nel campo dell’arte.
Nell’immediato dopoguerra, la scuola fu, purtroppo, la strada e il pretesto per operare in modo rapidissimo la sua strada e il pretesto per operare in modo rapidissimo la snazionalizzazione dell’architettura. (p. 17)
Questa è l’origine, ormai saldamente accertata, di quanto, da circa vent’anni, si è visto nell’architettura. Quanto alle altre arti, è chiaro che la pittura e la scultura hanno subito le ripercussioni dell’arte maggiore. Esse, non comportando interessi materiali, sono servite, più che altro, come terreno dove svolgere un’azione sociale e politica: di demoralizzazione delle masse, e di propaganda dell’internazionalismo. Sono conosciuti i sistemi seguiti, nel campo di queste due arti, particolarmente nel nostro paese: esaltazione, incondizionata e continua, di alcuni tipi o modelli, che si proponevano come esempio agli altri; e costituzione di alcuni gruppi, formati dai cosiddetti “giovani”, che erano, neanche a farlo apposta, o ebrei o loro seguaci. (p. 19)
Cinque immagini a corredo del testo…

SCIENZA. I SETTORI PIÙ DELICATI DELL’INSEGNAMENTO MONOPOLIZZATI DAGLI EBREI
Di Guido Landra p. 20

L’autore affronta il tema della presunta predominanza ebraica nell’insegnamento scientifico…

Chi per poco conosca la psicologia del popolo d’Israele sa come in essa, volta a volta, appaiano evidenti le caratteristiche proprie del tipo levantino e quelle proprie del tipo orientale o desertico.
Se infatti consideriamo la partecipazione degli ebrei all’attività scientifica e didattica del paese che li ospita noi vediamo come essi si comportino quali veri levantini nell’occupare i settori più delicati dell’insegnamento, seguendo l’istinto irresistibile che li spinge a dominare spiritualmente gli individui della razza vittima, ma, una volta che abbiamo paralizzato i gangli sensibili della vita intellettuale di un altro popolo, non sanno portare nessun serio contributo all’evoluzione del pensiero umano, data l’irrimediabile sterilità del tipo desertico a cui ancora appartengono.
Sarebbe troppo lungo riassumere su questa rivista quale è stata la reale manomissione della scienza italiana da parte dei giudei ma non sarà male ricordare ai troppo facili pietisti qualche dato e qualche cifra.
Nel mese di ottobre dell’anno XVI, Vita Universitaria, organo ufficiale dell’Università di Roma, pubblicava l’elenco preciso e autorizzato dei professori universitari che a termine del R. D. L. 5 settembre XVI dovevano lasciare l’insegnamento perché appartenenti alla razza ebraica.
Da questo elenco, che si riferiva unicamente ai professori di ruolo, e non comprendeva quindi gli incaricati, i liberi docenti, e gli assistenti, appariva in pieno a qual grado fosse giunta l’infiltrazione giudaica nelle università italiane. (p. 21)
Se il fenomeno dell’infiltrazione giudaica nelle università italiana si presenta ora come il lato più appariscente della manomissione operata dal popolo d’Israele sai danni della nostra cultura, non mneo grave era il risultato dell’infiltrazione giudaica negli altri ordini di scuole. […]
Senza tema di esagerazione possiamo affermare che il danno recato dai giudei alla cultura italiana è stato enorme ed esso può essere considerato sotto un duplice punto di vista.
Da un punto di vista semplicemente negativo i giudei occupando numerosi ed importanti posti destinati agli italiani hanno impedito a molti studiosi non giudei di affermarsi e di portare il loro contributo alla scienza del nostro paese.
Da un punto di vista positivo i giudei sono poi responsabili di avere deviato molto discipline dal loro vero scopo e soprattutto di avere impedito la collaborazione degli studi alle necessità della vita politica. Sono i giudei che hanno tentato di tenere lontano sempre la scienza dalla politica e che hanno continuato a coltivare la vecchia illusione della scienza per la scienza, della scienza internazionale e universalistica, che è uno dei tanti mezzi di cui si serve Israele nel suo piano di sterminio mondiale. (p. 23)
Sette immagini a corredo del testo…

GIORNALISMO. L’ELENCO COMPLETO DEI GIORNALI E PERIODICI EBRAICI USCITI IN ITALIA E NEI POSSEDIMENTI ITALIANI
Di Giorgio Almirante p. 24

Almirante dichiara sempre di propaganda qualsiasi pubblicazione ebraica stampata in Italia…

Del giornalismo come arma di propaganda politica gli ebrei intuirono l’importanza fin da quando, nei primi anni dell’Ottocento, di giornalismo politico vero e proprio non v’erano tra noi che pochi saggi. Ed era naturale che così fosse, giacché gli ebrei, usciti appena dai ghetti e circondati ancora dalla salutare diffidenza che per secoli li aveva quasi ovunque segregati dal popolo, sentivano il bisogno di un’arma che consentisse loro di spargere largamente il mal seme dei principi dell’Ottantanove, di operare nelle coscienze la massima confusione possibile fra tali principi e quelli che dovevano presiedere al vero Risorgimento d’Italia, di addivenire infine alla costituzione di quella Internazionale ebraica, che più tardi Cremiuex avrebbe realizzato, ma che fin dai primordi dell’Ottocento era nelle aspirazioni di tutti i giudei “benpensanti”. […]
D’altra parte, la distinzione fra i giornali che possiamo definire fi cultura ebraica e quelli di propaganda ebraica o sionistica, non è tanto netta quanto potrebbe sembrare. (p. 25)
Abbiamo detto che anche i giornali ebraici di argomento religioso e filosofico – quelli cioè che a prima vista parrebbero del tutto inoffensivi – nascondevano l’insidia della propaganda. (pp. 25-26)
Abbiamo parlato dei giornali ebrei. Bisognerebbe ora parlare dei giornalisti ebrei che prestarono la loro opera in giornali non ebraici. […]
Nella manomissione della cultura e della vita politica italiana operata dagli ebrei, la scalata al giornalismo occupa un posto di primissimo piano, ed è perciò che abbiamo voluto così ampiamente (se pure assai incompletamente) documentarla, sacrificando spesso le considerazioni soggettive all’obbiettiva esposizione dei fatti e dei documenti. (p. 27)
Quattro immagini a corredo del testo…

CINEMA
Di Antonio Petrucci p. 29

Articolo sul presunto predominio ebraico nel campo cinematografico…
“Come hanno bene insegnato alle folle, gli ebrei della pellicola, l’oscenità sentimentale! Tutte le “carezze e le confessioni”!… La fogna dei lunghi baci… l’oltraggio… l’enorme vomito “d’amore”! L. F. CÉLINE
Céline è un pazzo, Céline esagera. Céline ha il gusto, l’arte, la fissazione del paradossale! E sia. Lo dicono tutti. Come si fa a non crederlo? […]
Certo Céline è un pazzoide, e se scrivesse oggi di queste cose, con le nuove leggi antirazziali finirebbe, con gran gioia di Blum, in gattabuia, ma se, dopo aver letto quanto sopra, si prenda al contenuto dei film che si è veduti le cose cambiano aspetto e non si può davvero dire che abbia proprio tutti i torti. Che il cinema sia nelle mani degli ebrei, che gli ebrei ragionino apertamente o nel segreto del loro io alla maniera, ricordate?, del Benrubi del Gog di Papini, non c’è dubbio. (p. 28)
C’è bisogno di dire che lo aver chiuso le porte dell’Italia a questi tossici frutti dell’albero di Giuda è stato un provvedimento in difesa dell’integrità della razza? (p. 29)
Cinque immagini a corredo del testo…

BANCA. GLI ISTITUTI FINANZIARI E INDUSTRIALI ITALIANI GRADUALMENTE CONQUISTATI DALL’EBRAISMO INTERNAZIONALE
Di Franco Callari p. 30

Articolo sul presunto controllo giudaico degli istituti finanziari…

Chi studia le condizioni dell’Italia dal ‘70 ad oggi, al di sopra delle considerazioni di partito, non può fare a meno di constatare che non sempre noi italiani siamo stati padroni in casa nostra. c’è un periodo, che si può limitare ai primi trent’anni di questo secolo, nel quale l’Italia è stata gradualmente conquistata dagli ebrei[…]
Il potere degli ebrei in Italia era giunto a tal punto che sembrava una fatalità ineluttabile di fronte alla quale moltissimi pensavano forse inutile lottare, preferibile sottomettersi. Ma il Fascismo è sorto in tempo a difendere la integrità del nostro popolo ed oggi, che gli ebrei sono stati esclusi da ogni attività nazionale di responsabilità, gl’italiani continuino lo stesso a diffidare degli ebrei e indagando fino a che punto la luce giudaica ha tentato d’infettarli, constatando la loro potente opera di penetrazione negli organismi nazionali raggiunta principalmente a mezzo delle banche. (p. 31)
La prova di fuoco è nel periodo delle sanzioni. L’Italia mobilita tutte le sue forze e resiste e sconfigge la coalizione economica, anche questa volta manovrata dagli ebrei. (p. 33)
Quattro immagini a corredo del testo…

DIRITTO
Di Giorgio Piceno p. 34
Della presenza ebraica nelle professioni giuridiche…

La Legge ha eliminato anche dalle libere professioni gli ebrei, limitandone l’attività alla clientela ebraica. […]
In quelle categorie nelle quali maggiormente si accentrava la ricchezza sino a ieri, vale a dire tra gli ebrei e nella borghesia, l’ebreo professionista trovava appoggi, per costituirsi una clientela ricca.[…]
Similmente le imprese industriali, commerciali, bancarie e le grandi compagnie di assicurazione servivano a mettere in evidenza avvocati ebrei. […]
Che l’amministrazione della giustizia, la giustizia dei cristiani per intenderci, abbia sempre interessato gli ebrei è cosa certa; in via diretta o indiretta i giudei han sempre cercato di influenzarla. Anche nel campo del giure infatti la morale talmudica prevede due sistemi di diritto, l’uno ad uso interno, tra ebrei, l’altro per regolare i rapporti tra ebrei e non ebrei. E mentre tra ebrei la regola è che l’onestà sia seguita (e non lo è), tra ebrei e on ebrei è lecita ogni cosa perché ogni sopruso subito dal cristiano lo indebolirà, e rinforzerà l’ebreo.
Da quando uscirono di ghetto, anche in Italia, gli ebrei si lanciarono nella professione forense. […]
Indice di questa preponderanza ebraica, nel settore giuridico e forense è il seguente elenco, che dice quale fosse la situazione delle facoltà di giurisprudenza, nelle università italiane, che, nelle mani ebraiche serviva a potenziare i laureati ebrei. […]
Né molto diversa era nelle riviste italiane di diritto la situazione. (p. 35)
Cinque immagini a corredo del testo…

FINANZA
Di Giuseppe Forteguerri p. 38

Della preponderanza ebraica nel campo della finanza internazionale…

Ma occorreva un ulteriore passo, e questo è stato fatto con “l’arianizzazione del settore bancario”. Questo ha eliminato il pericolo, che col tempo il potere politico, come già in passato, diventasse schiavo o mancipio della onnipotente finanza internazionale. (p. 40)

SCIENZA
ALIMENTAZIONE DEGLI ITALIANI
Di Edmondo Vercellesi p. 41

Dell’importanza di una sana alimentazione ed assimilazione delle sostanze nutritive per la razza.

Grandissima è l’importanza dell’alimentazione sull’andamento della vita sociale della stessa civiltà dei popoli: non v’è dubbio che certi popoli sono superiori ad altri perché, tra le altre ragioni, mangiano meglio. […]
Dal che risulta evidente che i figli sani e robusti sono la diretta risultante dell’alimentazione materna, come pure le razze forti e robuste sono figlie dei popoli meglio alimentati. (p. 41)
[…]si potrebbe ugualmente affermare che il popolo italiano nella sua sobrietà è più che sufficientemente nutrito ed a ciò deve di essere annoverato tra le razze forti e robuste. (p. 42)
Quattro immagini a corredo del testo…

LA LOTTA CONTRO LA MALARIA PER LA SANITÀ DELLA RAZZA
Di Alfonso Petrucci p. 43
Dell’importanza della lotta alla malaria per la sanità della razza…

La malaria costituisce uno dei problemi sanitari della più grande importanza per i territori dell’Impero; importanza di natura razziale, sociale ed economica. (p. 42)
Sei immagini a corredo del testo…

LA PAOLOGIA CIRCOLATORIA NELLA RAZZA ITALIANA E NELL’EBRAICA
Di Bruno della Maggiore p. 46

Insomma, i soggetti di razza ebrea più di quelli di razza italiana sono esposti ad alcune malattie: specialmente delle arterie periferiche e del ricambio; questo fatto inoppugnabile è un’altra conseguenza della diversità di razza; e da esso deriva un corollario, cioè: sia per ragioni intrinseche all’albero circolatorio (soprattutto cuore, arterie periferiche) sia per ragioni estrinseche all’albero stesso (obesità, diabete, ipertensione, ecc.) l’israelita è in condizione di minore efficienza rispetto al tipo italiano. Infatti, qualunque sia la condizione menomante, unica o plurima, il soggetto in media sarà in condizioni di inferiorità della circolazione nella rapida vita moderna: in poche parole sarà un individuo al quale la vita moderna fa venire il fiatone. (p. 46)
Un’immagine a corredo del testo…

LA LINGUA TOCARIA. UNA NUOVA PARLATA ARIANA
Di Emilio Villa p. 47

Sulla scoperta di una lingua parlata da un popolo di origine ariana…

[…]la lingua tocaria. […]
Ma quale razza parlava questa lingua? Certamente una razza ariana stabilitasi nella Battriana, o Tocharistan, verso il I o II sec. d.c. Anche le altre qualità di questa razza, oltre che la lingua, dimostrano chiaro trattarsi di una purissima razza ariana affine ai latini. (p. 47)
Tre immagini a corredo del testo…

PENSIERI DI LEOPARDI p. 48

QUESTIONARIO p. 49
Quattro immagini a corredo del testo.

IL RAZZISMO IN LIBRERIA p. 54